levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] com. cavare); o prevenire nel dire: m’hai levato la parola di bocca; l. di mano le botte, o sim., comportarsi in modo da provocare le legnate (e con compl. indeterminato: le leverebbe di mano a un santo); l. il fiato, togliere il respiro: una salita ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] propria condotta, quindi disonesto, spregevole (è un uomo senza p.; gente senza principî). b. Con senso più generico, generalm. al sing., modo abituale di agire, di comportarsi: non mi sembra un buon p. quello di non far mai parlare gli altri; è un ...
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strumento
struménto (letter. istruménto; ant. instruménto, stroménto, storménto) s. m. [lat. instrumĕntum, der. di instruĕre «costruire, apprestare»]. – 1. Genericam., arnese, congegno, dispositivo e [...] e tamburi. Gli strumenti musicali sono in genere classificati secondo il corpo che, entrando in vibrazione, produce il suono, o secondo il modo in cui la vibrazione è prodotta: s. a corda, suddivisi a loro volta in s. ad arco o più brevemente archi ...
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rotazione
rotazióne s. f. [dal lat. rotatio -onis, der. di rotare «ruotare»]. – 1. Il fatto di ruotare, come movimento circolare o quasi circolare di un corpo o elemento intorno a un asse: imprimere [...] , il 3° tempo dei fenomeni meccanici del parto, in cui la parte presentata subisce un’inclinazione e una rotazione in modo da attraversare la regione inferiore dell’escavazione pelvica e disporsi con il suo maggior diametro in rapporto col diametro ...
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strutturare
v. tr. [der. di struttura]. – Dare una struttura; organizzare e realizzare secondo una determinata struttura, in base a un modello organico e globale: s. i rapporti sociali, o l’economia, [...] base fluida e le piastrine o altri elementi figurati come microelementi); in informatica, dati strutturati, quelli organizzati in modo che la struttura dei file e dei record rispecchi la struttura logica dei dati stessi; programmazione strutturata ...
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di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] , al pari di, e analogam. a dispetto di, a paragone di; di qua da, di là da, ecc.), in qualche locuz. congiuntiva (di modo che), e in parecchie locuz. avverbiali o aggettivali (di nuovo, di già; di gran lunga; di grazia, di nascosto, di sfuggita; di ...
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tortuoso
tortüóso agg. [dal lat. tortuosus, der. di tortus -us «avvolgimento»]. – 1. a. Che non segue la linea retta, ma si piega in più punti, presentando curve o gomiti, riferito a cose che hanno normalmente [...] di pensare o di parlare di chi non va diritto allo scopo, ma agisce copertamente e slealmente: una politica t.; un modo di procedere subdolo e t.; un ragionamento, un discorso t., contorto. 2. In araldica, attributo di un albero con tronco incurvato ...
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lezione
lezióne s. f. [dal lat. lectio -onis «lettura», der. di legĕre «leggere»]. – 1. a. ant. Lettura: se Dio ti lasci, lettor, prender frutto Di tua l. (Dante); la cognizione delle azioni degli uomini [...] A; l. dubbia, errata, probabile, sicura; testo ridotto a corretta lezione (v. anche lectio e variante1). Non com. in senso fig., modo con cui si racconta un fatto: dell’episodio si hanno diverse l. (più com. versioni). 2. a. Spazio di tempo di durata ...
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esprimere
esprìmere v. tr. [dal lat. exprimĕre, propr. «premere fuori, spremere», comp. di ex- e premĕre «premere»] (pass. rem. esprèssi, esprimésti, ecc.; part. pass. esprèsso). – 1. letter. Spremere, [...] è una frase che non esprime nulla; le parole esprimono solo in parte tutta la mia gratitudine; lo salutò in un modo ch’esprimeva un’affezione consueta, resa più intensa dalla pietà (Manzoni); i suoi occhi esprimevano la gioia; dipinto, statua che non ...
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peggio
pèggio avv. e agg. [lat. pĕius, neutro di peior -ioris (v. peggiore)]. – 1. avv. a. Comparativo dell’avv. male, che quindi significa più male, in modo peggiore: mi sento p.; non poteva finire [...] . Con valore olofrastico: tanto p.!, p. per lui!, quasi a dire che il danno sarà solo di chi ne ha la colpa; per il modo prov. peggio che andar di notte, v. notte, n. 2 a. 2. agg., invar. Equivale a peggiore (o al plur. peggiori), con cui tuttavia ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...