condizionare
v. tr. [der. di condizione] (io condizióno, ecc.). – 1. ant. Mettere in condizione rispondente a un determinato fine, rendere idoneo: Lume ch’a lui veder ne condiziona (Dante). 2. a. Preparare [...] vivande, prepararle prima della cottura o, se già cotte, prima di portarle in tavola, con i necessarî ingredienti: un nuovo modo di c. il pesce. 3. C. l’aria, sottoporla a condizionamento (v.). 4. Subordinare o far dipendere da determinate condizioni ...
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parlato1
parlato1 agg. e s. m. [part. pass. del v. parlare]. – 1. agg. a. Che è parlato, che appartiene all’espressione orale; solo nelle espressioni la lingua p., il linguaggio p. (spesso sostantivato, [...] La gente l’ha ’n deriso, pensanno el so p. (Iacopone), l’ha in derisione pensando alle sue parole, al suo modo di esprimersi. b. In una rappresentazione scenica musicale, il complesso delle parti che non vengono cantate ma parlate, cioè recitate; per ...
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condotta
condótta s. f. [der. di condurre, nei varî sign. del verbo]. – 1. a. Ufficio del condurre e capitanare milizie, comando supremo: un esercito grossissimo militava sotto la c. dell’arciduca Carlo [...] dell’insegnante, del comportamento dell’alunno nella vita di relazione: ho avuto otto in c.; la sua c. lascia a desiderare. c. Modo di contenersi in determinate circostanze: non si sa mai quale c. tenere con lui; avere, seguire una linea di c. (e ...
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regime1
regime1 (non com. règime) s. m. [dal lat. regĭmen regimĭnis «governo, amministrazione», der. di regĕre «reggere»]. – 1. Ordinamento politico, forma o sistema statuale o di governo: r. democratico, [...] dalla sua forma, ha impostazioni e tendenze autoritarie, oppressive (un governo democratico che si sta trasformando in regime). 2. a. Modo di comportarsi e di regolarsi, sia nella vita economica e sociale: avere un alto o un buon r. di vita (sinon ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] p. è d’argento, il silenzio è d’oro, vale cioè molto di più (quando il silenzio sia opportuno). d. Modo di parlare, di discorrere: avere la p. facile, sciolta, pronta, abbondante, efficace, colorita, disadorna, stentata. 8. Con sign. più determinati ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] nel campo della natura o dell’agire umano: fatti che si svolgono secondo una r., senza una r. fissa; l’enunciazione di tale modo, che può o deve essere presa come norma in casi consimili; precetto, formula che indica e prescrive ciò che deve farsi in ...
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regolamento
regolaménto s. m. [der. di regolare2]. – 1. L’azione, l’operazione di regolare, il fatto di venire regolato, e il modo con cui si attua. Raro in riferimento a operazioni tecniche (in espressioni [...] di estinzione di un’obbligazione mediante consegna di numerario o rilascio di titoli di credito; r. cambiario, modo di estinzione di un’obbligazione mediante rilascio di «pagherò» cambiario o emissione di tratta. In senso fig., r. di conti, azione ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, [...] che serve a r. la distanza delle due puntine; r. un apparecchio, e r. una bilancia di precisione o un orologio, in modo che segnino esattamente il peso o l’ora; a funzioni e processi fisiologici: un farmaco che regola la pressione arteriosa, o il ...
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matto1
matto1 agg. e s. m. (f. -a) [forse lat. tardo mattus, matus «ubriaco»]. – 1. a. ant. Stupido, stolto: così m. come egli è, senza alcuna cagione è ... fuori d’ogni misura geloso di me (Boccaccio). [...] insopportabile (e analogam.: se va avanti così, io divento m., e sim.); sei m.?, ma siete m.?, a chi si comporta in modo anormale, o fa discorsi irragionevoli, assurdi, o annuncia propositi poco saggi (e con sign. affini: ma tu sei m., sei proprio m ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto [...] a ogni coppia di curve della prima superficie una coppia di curve della seconda formanti uguale angolo. 3. avv., non com. In modo corrispondente, in ossequio o in conformità di, con la prep. a: ho agito c. ai tuoi desideri. Ormai raro l’uso assol ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...