parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] p. è d’argento, il silenzio è d’oro, vale cioè molto di più (quando il silenzio sia opportuno). d. Modo di parlare, di discorrere: avere la p. facile, sciolta, pronta, abbondante, efficace, colorita, disadorna, stentata. 8. Con sign. più determinati ...
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regola
règola s. f. [dal lat. regŭla (der. di regĕre, propr. «guidare diritto»), che significò dapprima «assicella di legno, regolo» e per traslato «regola, norma»; cfr. regolo1 e, per l’analogia del [...] nel campo della natura o dell’agire umano: fatti che si svolgono secondo una r., senza una r. fissa; l’enunciazione di tale modo, che può o deve essere presa come norma in casi consimili; precetto, formula che indica e prescrive ciò che deve farsi in ...
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regolamento
regolaménto s. m. [der. di regolare2]. – 1. L’azione, l’operazione di regolare, il fatto di venire regolato, e il modo con cui si attua. Raro in riferimento a operazioni tecniche (in espressioni [...] di estinzione di un’obbligazione mediante consegna di numerario o rilascio di titoli di credito; r. cambiario, modo di estinzione di un’obbligazione mediante rilascio di «pagherò» cambiario o emissione di tratta. In senso fig., r. di conti, azione ...
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regolare2
regolare2 v. tr. [dal lat. tardo regulare, der. del lat. class. regŭla «regola»] (io règolo, ecc.). – 1. a. Istituire, dare o imporre una regola o una norma, o un complesso di regole e norme, [...] che serve a r. la distanza delle due puntine; r. un apparecchio, e r. una bilancia di precisione o un orologio, in modo che segnino esattamente il peso o l’ora; a funzioni e processi fisiologici: un farmaco che regola la pressione arteriosa, o il ...
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matto1
matto1 agg. e s. m. (f. -a) [forse lat. tardo mattus, matus «ubriaco»]. – 1. a. ant. Stupido, stolto: così m. come egli è, senza alcuna cagione è ... fuori d’ogni misura geloso di me (Boccaccio). [...] insopportabile (e analogam.: se va avanti così, io divento m., e sim.); sei m.?, ma siete m.?, a chi si comporta in modo anormale, o fa discorsi irragionevoli, assurdi, o annuncia propositi poco saggi (e con sign. affini: ma tu sei m., sei proprio m ...
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conforme
confórme agg. e avv. [dal lat. tardo conformis «di forma uguale», comp. di con- e forma «forma»]. – 1. agg. a. Che ha forma uguale o simile: riproduzione plastica in tutto c. al vero; ritratto [...] a ogni coppia di curve della prima superficie una coppia di curve della seconda formanti uguale angolo. 3. avv., non com. In modo corrispondente, in ossequio o in conformità di, con la prep. a: ho agito c. ai tuoi desideri. Ormai raro l’uso assol ...
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particolare
(ant. particulare) agg. [dal lat. tardo particularis, der. di particŭla, dim. di pars partis «parte»]. – 1. a. Che è proprio di un singolo individuo, di una singola cosa, o di una determinata [...] più in contrapp. a generale, universale): gli interessi p. non devono prevalere sulle esigenze della collettività; ogni artista ha il suo modo p. di vedere o interpretare la realtà; i costumi, le usanze p. di una regione; le qualità p. di un genere ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] (o tanto che) e il cong. o, talora, l’indic.: ho fatto sì che alla fine quel seccatore se n’è andato, ho fatto in modo ecc.; con un’abile difesa ha fatto sì che assolvessero il reo; fecero tanto che lo costrinsero a cedere. c. Col semplice che e un ...
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secco
sécco agg. e s. m. [lat. sĭccus] (pl. m. -chi). – 1. agg. a. Privo d’acqua, di umidità, di umore, spec. con riferimento a condizioni atmosferiche: aria s., vento s., tempo s., non piovoso, con [...] (ma anche con influenza degli usi fig. di cui al numero seg.), le espressioni far s. uno, ucciderlo (ma s’intende sempre in modo rapido e quasi fulmineo: lo ha fatto s. con un pugno, con un colpo di pistola, con una coltellata, e sim.); e restarci ...
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storto1
stòrto1 agg. [part. pass. di storcere; lat. extŏrtus, part. pass. di extorquēre]. – 1. Non diritto, non rettilineo: a. Con riferimento a persona (o ad animale): avere le gambe s., un dito s., [...] un po’ s.; l’orlo della gonna è s.; giù per quella viottola s. (Manzoni); anche, non bene allineato, non collocato nel modo giusto: questo quadro è s.; hai messo la cravatta s., il cappello storto. c. In funzione di avv., con andamento non rettilineo ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...