scala
s. f. [lat. tardo scala -ae (nel lat. class. soltanto al plur., scalae -arum), der. di scandĕre «salire»]. – 1. Termine generico per indicare varî tipi di strutture fisse o mobili, a scalini o [...] , quelle esterne ai due lati della nave, che portano dal pelo dell’acqua al ponte di coperta, congegnate in modo da poter essere alzate, abbassate e assicurate solidamente al fianco della nave in navigazione (quella situata a poppa, sul lato ...
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come
cóme avv. e cong. [lat. quōmŏ(do) et, propr. «nel modo che anche ...»] (radd. sint.). – Può essere apostrofato davanti a vocale, spec. davanti a e: com’egli volle; com’eravamo d’accordo; nell’uso [...] credevo; preceduto dalle prep. a, da, secondo significa «il modo, la maniera, in cui»: stando a come si son messe come c sta a d». 2. Avv. interrogativo. Significa «in qual modo?» ed è usato in proposizioni dirette o indirette: come ti chiami?; come ...
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mettere
méttere v. tr. [lat. mĭttĕre «mandare», nel lat. tardo «mettere»] (pass. rem. miṡi, mettésti, ecc. [pop. tosc. méssi, mésse, méssero]; part. pass. mésso). – Verbo di sign. ampio e generico, dai [...] genere, far stare in un luogo, far passare da un posto a un altro, sia spostando l’oggetto con le mani sia in altro modo; m. in, dentro, sopra, sotto, accanto, davanti, dietro; m. il tappeto in terra, i vestiti nell’armadio, i libri nello zaino; m. i ...
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andare1
andare1 v. intr. [etimo incerto; nella coniugazione, il tema and- si alterna in alcune forme con il tema vad- del lat. vadĕre «andare»] (pres. indic. vado [tosc. o letter. vo, radd. sint.], vai, [...] in automobile, col treno, in barca, con la nave, in aeroplano, sui pattini; a. per mare, per via aerea, per via di terra; o il modo di muoversi: a. piano, svelto, come il vento, come le lumache; a. al passo o di passo, a. di corsa, a. di o al galoppo ...
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tanto
agg., pron. e avv. [lat. tantus agg., tantum avv.]. – 1. agg. a. Al sing., riferito a cosa, così grande, in così gran quantità, e con sign. più determinati, così lungo, così ampio, così esteso, [...] poco: ce n’è rimaste tante poche; v. poco, nel sign. 5 d), i sign. e usi più notevoli sono: a. A tal punto, in tal modo, in tal misura: non credevo che costasse t.; è inutile che vi affanniate t.; non ti sporgere t.; perché gridi t.?; che c’è t. da ...
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sistema
sistèma s. m. [dal lat. tardo systema, gr. σύστημα, propr. «riunione, complesso» (da cui varî sign. estens.), der. di συνίστημι «porre insieme, riunire»] (pl. -i). – 1. Nell’ambito scientifico, [...] s., un brutto s. di comportamento; un s. di quieto vivere, ch’era costato tant’anni di studio e di pazienza (Manzoni). Fam., modo, maniera: adottare il s. forte; che bel s.!; non è questo il s.; ti par questo il s.?; qui bisogna cambiare sistema. e ...
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sapere2
sapére2 (ant. o dial. savére) v. tr. [lat. volg. *sapēre, per il lat. class. sapĕre «aver sapore; esser saggio, capire», che in epoca tarda ha sostituito nel sign. il lat. class. e letter. scire] [...] ; se la strada è lunga lo sanno le mie gambe. 3. a. Con sign. più generico, avere notizia di un fatto, di una condizione, di un modo di essere: sai come si chiama (o sai il nome di) quell’attrice?; sai dov’è la leva dei comandi?; scusi, sa dov’è via ...
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meglio
mèglio avv. e agg. [lat. mĕlius, neutro di melior -oris (v. migliore)]. – 1. avv. a. Funge da comparativo dell’avv. bene, e significa perciò più bene, in modo migliore: oggi mi sento m.; riesce [...] m., vedrò di fare il mio m., e sim., ciò che torna più vantaggioso a lui, a me. Per il m., per il verso migliore, nel modo più vantaggioso: pare che le cose vadano per il m., si mettano per il m.; ma con un agg. possessivo, per il tuo m., per il suo ...
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scorretto
scorrètto agg. [der. di corretto, col pref. s- (nel sign. 1)]. – 1. Che presenta errori o inesattezze, spec. di lingua, di stile o di tecnica: una traduzione s.; un tema vivace ma s.; un disegno [...] , che non è conforme ai principî dell’onestà, della lealtà, dell’educazione e della convenienza: essere s. negli affari; comportarsi in modo s.; fare un’azione s.; avere, tenere un contegno s.; assumere una posa s.; giocatore s., che non rispetta le ...
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moda
mòda s. f. [dal fr. mode, che è dal lat. modus «modo, foggia, maniera»; in francese la parola è stata usata al femm. fino al sec. 16°, oltre che nel presente sign., anche in quello generico di «modo, [...] hanno parte anche il patimento fisico e quello psichico. f. Fuori moda, locuz. avv. e agg., in modo non più conforme al gusto attuale, in modo superato: andare fuori m.; era vestita del tutto fuori m.; più spesso con valore di agg.: abbigliamento ...
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Il modo è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede e al legatario (art. 647 c.c.); può essere altresì previsto a carico del donatario (art. 793 c.c.)...
La forma particolare di essere o di presentarsi di una cosa, o di operare, procedere e simili.
Diritto
Il m. è tradizionalmente considerato un elemento accidentale del negozio giuridico. Consiste in un onere o peso che può essere imposto all’erede...