prescritto
agg. [part. pass. di prescrivere]. – 1. Stabilito, ordinato in base a norme precedentemente fissate (anche con uso verbale di participio): attenersi alle norme p. dal regolamento; nei termini [...] , con valore neutro: secondo il p., secondo ciò che è prescritto, stabilito, imposto: Qual duro freno ... Farà che l’ira servi ordine e modo, Che non trascorra oltre al p. inante? (Ariosto). 2. Estinto per prescrizione: diritto p.; pena prescritta. ...
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avvolgere
avvòlgere (letter. avvòlvere) v. tr. [dal lat. advolvĕre, rifatto su volgere] (coniug. come volgere). – 1. a. Girare una o più volte una cosa intorno a un’altra o su sé stessa: a. il filo sul [...] Part. pres. avvolgènte, per lo più con valore verbale, usato soprattutto nel linguaggio milit.: manovra avvolgente, effettuata riprodotto da apparecchi ad alta fedeltà, quando si diffonde in modo uniforme e con timbro morbido. ◆ Part. pass. avvòlto, ...
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straziare
v. tr. [der. di strazio] (io stràzio, ecc.). – 1. a. Causare ferite, lesioni, mutilazioni e sim., non solo terribilmente dolorose, ma anche lesive della dignità umana: prima di fucilarlo, lo [...] sofferenze fisiche: i dolori continuano a straziarlo in modo insopportabile. b. Tormentare moralmente, affliggere profondamente: musica straziante. ◆ Part. pass. straziato, con valore verbale: corpi straziati dalla barbarie del nemico; le orecchie ...
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soffrire
(ant. sofferire e sofferére) v. tr. e intr. [lat. pop. *sufferire, lat. class. sufferre «portare su di sé, sopportare», comp. di sŭb «sotto» e ferre «portare, tollerare»] (io sòffro, ecc.; pass. [...] ingiustizia. b. Sopportare con grave disagio condizioni non favorevoli; risentirne in modo particolare: s. il caldo, il freddo; s. il mal di Part. pass. soffèrto, quasi esclusivam. con valore verbale: ricordare le pene, le delusioni, le umiliazioni ...
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lessicalizzazione
lessicaliżżazióne s. f. [dal fr. lexicalisation; v. la voce prec.]. – In linguistica, processo per cui un sintagma (o, più genericam., una sequenza di parole) acquista stabilmente carattere [...] più e per lo meno, all’improvviso, d’un tratto, le locuz. congiuntive in modo da, per il fatto che, i sost. fuorigioco, caffellatte, i nessi carta da quando una forma della flessione nominale o verbale si rende semanticamente autonoma e costituisce ...
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accusativo
accuṡativo agg. e s. m. [dal lat. accusativus (casus), malamente ricalcato sul greco αἰτιατικ ή (πτ ῶ σις) «(caso) causativo»]. – Caso a. (o semplicem. accusativo s. m.): uno dei casi della [...] visto il caso denotante ciò su cui incide l’azione verbale intesa come causa). Nelle lingue indoeuropee l’accusativo è nel caso accusativo e il predicato concordato con esso nel modo infinito; per es. in lat.: nuntiavit hostes appropinquare (« ...
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insistere
insìstere v. intr. [dal lat. insistĕre, propr. «star sopra premendo», comp. di in-1 e sistĕre «fermarsi»] (aus. avere). – 1. Perseverare in un’azione o in una richiesta, essere fermo e ostinato [...] in un atteggiamento o in una decisione. Si costruisce in vario modo: con la prep. in: i. in una ricerca, in un’indagine; i. nei proprî spazio. ◆ Part. pres. insistènte, usato con valore verbale soprattutto nel sign. geometrico; per l’uso come agg., ...
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struggere
strùggere v. tr. [aferesi di distruggere] (coniug. come distruggere). – 1. letter. ant. a. Distruggere (nel sign. più com. del verbo): una tempesta Che struggea i fiori, et abbattea le piante [...] ). b. Tormentare, far soffrire e languire in modo continuo: un cruccio infinito, incomprensibile la struggeva ( prec.). ◆ Part. pass. strutto, ormai ant., sia con funzione verbale, sia come agg., nei sign. di sciolto, liquefatto, fuso: burro ...
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negletto
neglètto agg. [dal lat. neglectus, part. pass. di negligĕre: v. negligere]. – 1. a. Trascurato, non preso in considerazione: un autore così al tutto sconosciuto e così ingiustamente n. (Carducci); [...] : un giardino folto e n. (Moravia); e con uso più chiaramente verbale, come part. pass. di negligere: l’onestà regal, che mai non nello scrivere. ◆ Avv. neglettaménte, raro, in modo trascurato, indolentemente, o con semplicità, senza artificio ...
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instaurare
(meno com. istaurare) v. tr. [dal lat. instaurare «rinnovare, rifare, restaurare» e sim., di origine sconosciuta] (io instàuro, ecc.). – 1. Istituire, stabilire facendo opera d’innovazione [...] tendenze spirituali e sim.: i. un nuovo costume di vita, un modo più libero di pensare e parlare; D’Annunzio instaurò un nuovo gusto nella instaurato, anche come agg., e solitamente con valore verbale; letter., rinnovato: Dall’aer cieco e da’ ...
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INDICATIVO
L’indicativo è il modo verbale finito più comune e frequente, usato per indicare un fatto, un’azione, un’idea come reali, obiettivi, sicuri; ha otto tempi
L’indicativo è usato sia nelle proposizioni ➔principali
Domani tornerà...
INFINITO
L’infinito è un modo verbale indefinito che ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto); l’infinito passato si forma con l’infinito dell’ausiliare e il participio passato...