nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] l’aggettivo e, talvolta, le forme nominali del verbo (nome verbale). In senso ristretto, e nell’uso com., il sostantivo, a nomi comuni: avere nome, essere chiamato in un determinato modo, con un determinato appellativo: quella bella età che ha n. ...
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parlare1
parlare1 s. m. [uso sostantivato del verbo]. – 1. a. L’atto, il fatto di parlare; in questo sign. conserva sempre un po’ del suo valore verbale: il p. è inutile, bisogna agire; se n’è fatto [...] un gran p. in paese. Anche con più chiara funzione verbale in frasi come nel p. di quest’argomento; col p. si ottiene sempre parole: ripensando A quel parlar che mi parea nemico (Dante). 2. Modo di parlare: a. Con riguardo alla pronuncia: un p. lento, ...
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infinito
agg. e s. m. [dal lat. infinitus, comp. di in-2 e finitus, part. pass. di finire «limitare»]. – 1. agg. a. Che non ha principio né fine; che non ha limiti: il tempo i.; lo spazio i.; la misericordia [...] possano considerare trascurabili le azioni del campo. 5. In linguistica, modo i. (o assol. infinito s. m.), forma del verbo persona e nel numero, che esprime puramente il processo verbale astratto. I. sostantivato, l’infinito adoperato con funzione ...
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doomscrolling s. m. inv. In internet, l’azione di scorrere in modo compulsivo pagine di siti e bacheche di social network alla ricerca di cattive notizie. ♦ “Doomscrolling” diventa sinonimo di una tendenza [...] ritroviamo anche nel piccolo, fra i discorsi della gente e nel modo di consumare il web. Ore e ore del nostro tempo passano s. doom (‘sventura; ‘condanna’) e dalla forma verbale sostantivata scrolling (‘scorrimento’, dal verbo to scroll ‘far scorrere ...
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slayare v, intr. Nel linguaggio dei social media, fare un ottimo lavoro, realizzare una performance molto soddisfacente, usato in modo impressivo in una dimensione colloquiale. ◆ E poi ci sono “Slay” (mutuato [...] . ingl. (to) slay (propriam. ‘uccidere, trucidare’) con il suffisso verbale it. -are, per formare un verbo che nel gergo dei social media si tratta semplicemente di fare le cose bene e in modo serio: nel vocabolario della Generazione Z e degli Alpha, ...
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predicativo
agg. [dal lat. tardo praedicativus]. – 1. Del predicato, che concerne il predicato. In grammatica, verbo p., che costituisce da solo (a differenza del verbo copulativo) il predicato (verbale); [...] quando il collegamento tra l’aggettivo e il nome non avviene in modo diretto, ma per mezzo di un verbo, come nella frase «ci moviamo?»); in partic, nella grammatica generativa, il sintagma verbale di una frase composta da un soggetto e un predicato. ...
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verbalizzazione1
verbaliżżazióne1 s. f. [der. di verbalizzare1]. – L’atto, l’operazione di verbalizzare, cioè di mettere a verbale, di stendere un verbale, e il modo stesso con cui si esegue e risulta: [...] procedere alla v. di una testimonianza; la responsabilità, se la v. non è fedele, è del segretario e del presidente della riunione ...
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poesia
poeṡìa s. f. [dal lat. pŏēsis, che è dal gr. ποίησις, der. di ποιέω «fare, produrre»]. – 1. a. L’arte (intesa come abilità e capacità) di produrre composizioni verbali in versi, cioè secondo determinate [...] ., il carattere di qualsiasi composizione o opera anche non verbale, in quanto raggiunge un valore «alto» in opposizione a tramonto; la p. della vita; non c’è p. nel suo modo di fare; non ci trovo poesia in quel matrimonio; basta vederla mangiare ...
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volere2
volére2 v. tr. [lat. *vŏlēre, per il classico velle, formato su volo, volebam, volui] (pres. indic. vòglio [tosc., in proclisi, vo’], vuòi [poet. vuòli], vuòle [poet. o pop. vòle], vogliamo, [...] ’opinare si unisce a quello del desiderare): ognuno la vuole a suo modo, chi la vuol cruda e chi la vuol cotta, frasi di uso la pittura. ◆ Part. pres. volènte: è usato, con valore verbale, nell’espressione volente o nolente (che equivale a «per amore ...
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spolpare
v. tr. [der. di polpa, col pref. s- (nel sign. 4)] (io spólpo, ecc.). – 1. a. Levare la polpa: s. un pollo; s. un osso, togliere e mangiare la carne che vi è attaccata: mangiavano fino a che [...] ben si spolpa (Dante). ◆ Part. pass. spolpato, in funzione verbale e anche come agg., privo di carne: un osso spolpato; per spesso spólpo), completamente, nel modo più assoluto; in senso fig. (con uso verbale), impoverito, sfruttato, ridotto allo ...
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INDICATIVO
L’indicativo è il modo verbale finito più comune e frequente, usato per indicare un fatto, un’azione, un’idea come reali, obiettivi, sicuri; ha otto tempi
L’indicativo è usato sia nelle proposizioni ➔principali
Domani tornerà...
INFINITO
L’infinito è un modo verbale indefinito che ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto); l’infinito passato si forma con l’infinito dell’ausiliare e il participio passato...