di1
di1 prep. [lat. de]. – Si accoppia con l’articolo, formando le preposizioni articolate del, dello, della, dei, degli, delle, che sono talora adoperate come articoli partitivi (per l’uso di questi, [...] e in dipendenza da verbo o locuz. di sign. verbale, introduce proposizioni soggettive (gli sembrava di aver capito), qua da, di là da, ecc.), in qualche locuz. congiuntiva (di modo che), e in parecchie locuz. avverbiali o aggettivali (di nuovo, di ...
Leggi Tutto
aspetto1
aspètto1 s. m. [dal lat. aspectus -us, der. di aspicĕre «guardare»]. – 1. letter. Atto di guardare, di vedere; sguardo, vista: E la mia donna in lor tenea l’a. (Dante); all’a. di ..., alla vista: [...] che intervengono nella formulazione dell’oroscopo (per es., congiunzione, opposizione, quadratura). 5. In linguistica, a. verbale o a. dell’azione verbale, il modo con cui è concepito lo sviluppo dell’azione indicata da un verbo, riguardo alla durata ...
Leggi Tutto
processo
procèsso s. m. [dal lat. processus -us, propr. «avanzamento, progresso», der. di procedĕre «procedere»; il sign. giuridico è del lat. mediev. (ellissi di processus iudici «svolgimento del giudizio»); [...] di fenomeni che presenti una certa unità o si svolga in modo omogeneo e regolare, e in genere ogni aspetto della realtà in il p. è rinviato. 5. P. verbale (calco del fr. procès-verbal), documento, compilato normalmente da un pubblico ufficiale ...
Leggi Tutto
perfettivo
agg. [dal lat. tardo perfectivus, der. di perficĕre; v. perfetto]. – 1. letter. Che tende o è atto a perfezionare, sia in senso assoluto, sia relativamente a determinate capacità o attitudini: [...] , e si riscontra, insieme al contrapposto aspetto imperfettivo (nel quale l’azione è vista come un processo in corso di svolgimento e senza un preciso confine cronologico), nel sistema verbale di molte lingue e in particolar modo nelle lingue slave. ...
Leggi Tutto
voce
vóce s. f. [lat. vox vōcis]. – 1. Serie o insieme di suoni articolati emessi dall’uomo (v. fonazione), o di suoni inarticolati emessi da varî animali (o anche dall’uomo), alla cui produzione concorrono [...] G. Prezzolini e infine di G. De Robertis; libera v., modo di parlare, o anche di scrivere, sincero, veritiero, non condizionato la v. della verità). c. letter. o non com. Espressione, verbale o anche scritta, di un comando, di una volontà, di una ...
Leggi Tutto
semplice1
sémplice1 (ant. sìmplice) agg. [lat. sĭmplex sĭmplĭcis, comp. della radice *sem- «uno, uno solo» (cfr. semel) e di una radice *plek- presente in plectĕre «allacciare», plicare «piegare» (cfr. [...] e accidenti e lor costume, Quasi conflati insieme, per tal modo Che ciò ch’i’ dico è un semplice lume (Dante per capire la situazione; basta la s. parola (la sola assicurazione verbale, senza giuramenti o impegni scritti o altro); rispondi con un s. ...
Leggi Tutto
composizione
compoṡizióne s. f. [dal lat. compositio -onis, der. di componĕre «comporre»]. – 1. a. L’atto, l’operazione, il lavoro del comporre, cioè del mettere ordinatamente e organicamente insieme; [...] con riguardo soprattutto all’unità stilistica; in architettura, il modo e il criterio con cui sono disposte e organizzate le più unità lessicali autonome per formare una nuova parola: c. verbale, consistente, di norma, nel premettere al verbo una o ...
Leggi Tutto
firmare
v. tr. [dal lat. firmare «confermare»]. – 1. Sottoscrivere uno scritto o un documento mettendoci la firma: f. una lettera, un decreto, un verbale; f. un assegno; anche, f. un disegno, un dipinto, [...] uno pseudonimo, con un nome falso; ma anche firmarsi, se modo abituale e ripetuto: scrittore che si firma con uno pseudonimo; pass. firmato, anche come agg. (v. la voce). Con valore verbale, si suol premettere (spesso in forma abbreviata: f.to o F ...
Leggi Tutto
uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] ma vorremmo uscirne con onore; uscirne per il rotto della cuffia (modo prov.), a stento, a malapena; per estens., ponendo un dilemma: pezza onorevole. ◆ Part. pass. uscito, sempre con valore verbale, anche se usato senza l’ausiliare: i ragazzi usciti ...
Leggi Tutto
linguaggio
linguàggio s. m. [der. di lingua]. – 1. Nell’uso ant. o letter., e talora anche nell’uso com. odierno, lo stesso che lingua, come strumento di comunicazione usato dai membri di una stessa [...] alberi, della natura; il l. degli antichi monumenti. 3. Modo individuale di esprimersi, sia per un uso particolare della lingua, 4. In diretta o implicita contrapp. al linguaggio verbale, costituito dalle lingue storico-naturali (per cui esso ...
Leggi Tutto
INDICATIVO
L’indicativo è il modo verbale finito più comune e frequente, usato per indicare un fatto, un’azione, un’idea come reali, obiettivi, sicuri; ha otto tempi
L’indicativo è usato sia nelle proposizioni ➔principali
Domani tornerà...
INFINITO
L’infinito è un modo verbale indefinito che ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto); l’infinito passato si forma con l’infinito dell’ausiliare e il participio passato...