pronome
pronóme s. m. [dal lat. pronomen, comp. di pro-1 «invece di» e nomen «nome», calco del gr. ἀντωνυμία, formato anch’esso con ἀντί «invece di» e ὄνυμα, «nome»]. – Parte variabile del discorso che [...] superflui dove l’indicazione morfologica è chiaramente espressa dalla flessione verbale (lat. amo, amas, amat, amamus, ecc.; anche valore aggettivale, e sono caratterizzati dall’indicare in modo vago e impreciso la qualità o la quantità delle persone ...
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giunto1
giunto1 agg. [part. pass. di giungere]. – 1. Con i sign. trans. di giungere, è in uso soltanto nelle espressioni (pregare, supplicare) a mani g., cioè congiunte, unite tra loro palma contro palma, [...] ., cioè uniti; letter. o ant. con altre accezioni (ma con funzione più propriam. verbale), per es. in quella di raggiunto: Però si mosse e gridò: «Tu se’ treno al dirigente della stazione precedente, in modo che questi abbia la sicurezza che la linea ...
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sputare
v. intr. e tr. [lat. spūtare, der. di spūtum: v. sputo]. – 1. intr. (aus. avere) Espellere con forza dalla bocca un getto di saliva, anche misto a catarro e muco: è proibito s. per terra; s. [...] s. nel piatto dove si mangia, disprezzare chi, in qualsiasi modo, fornisce i mezzi per il nostro sostentamento; ormai rara la il muro sputa umidità. ◆ Part. pass. sputato, con valore verbale: sangue, veleno sputato; com. anche come agg. nella locuz. ...
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dilagare
v. intr. [der. di lago, con il pref. di-1] (io dilago, tu dilaghi; aus. avere o essere). – 1. a. Riferito ad acque, diffondersi rapidamente e largamente sul terreno, in modo da formare come [...] . 2. tr., ant. Allagare: ondeggiò il sangue per campagna, e corse Come gran fiume, e dilagò le strade (Ariosto). ◆ Part. pres. dilagante, con valore verbale e di agg.: contenere le acque dilaganti; frenare il malcostume, l’immoralità dilagante. ...
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intersemiotico
agg. Relativo al passaggio tra sistemi di rappresentazione e di segni diversi, allo scambio tra linguaggi e forme espressive diverse. ◆ Quando si analizzi una traduzione vera e propria, [...] in musica o balletto. Se si passa dal linguaggio verbale a quello visivo si cambia la materia stessa (dai una traduzione intersemiotica? Si tratta di analizzare e commentare in modo comparato alcuni testi che appartengono a generi e a linguaggi ...
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trasandato
traṡandato agg. [part. pass. di trasandare]. – Trascurato, negletto. Al contrario del verbo trasandare, è voce d’uso corrente, sia con valore prossimo al verbale: professione anticamente assai [...] e nell’acconciatura: un lavoro t.; con uno stile sciatto e t.; elegante negli abiti negletti e quasi t. (Bacchelli); è molto t. nel vestire; va in giro tutto trasandato. ◆ Avv. traṡandataménte, in modo trasandato: vestire, lavorare trasandatamente. ...
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terminare
v. tr. e intr. [dal lat. terminare, der. di termĭnus «confine, limite»] (io tèrmino, ecc.). – 1. tr. a. Finire, ultimare, portare a termine, a compimento: ha terminato gli studî; il lavoro [...] termina a mezzanotte. Seguito da un compl. che specifica il modo con cui qualche cosa finisce: un bastone che termina in bene. ◆ Part. pres. terminante, per lo più con valore verbale: parole terminanti in vocale. ◆ Part. pass. terminato, anche come ...
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sopraffare
(ant. soprafare) v. tr. [comp. di sopra- e fare] (io sopraffàccio o sopraffò, tu sopraffài, egli sopraffà, ecc.; gli altri tempi, coniug. come fare). – 1. a. Vincere, battere un avversario [...] si sono coalizzate contro la nuova ditta e tentano in ogni modo di sopraffarla. Con uso fig. e iperbolico: ti metterà e sopraffacenti (Bacchelli). ◆ Part. pass. sopraffatto, con funzione verbale e anche come agg., vinto, battuto, piegato, in senso ...
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si1
si1 pron. [lat. sē e sĭbi, accus. e dat. del pron. rifl. di 3a persona]. – 1. Forma atona del pronome rifl. di terza persona, sing. e plur., che serve alla coniugazione dei verbi riflessivi e in [...] citati), o posposta come enclitica ai verbi di modo infinito (che viene troncato: nascondersi, adirarsi, con i modi finiti del verbo (con rafforzamento sintattico dopo forma verbale tronca o monosillabica): fécesi; levòssi; dièssi (= si diede); ...
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cinesica
cinèṡica s. f. [dall’ingl. kinesics, der. del gr. κίνησις «movimento»]. – Studio della comunicazione non verbale (o paralinguistica), e soprattutto di quella che si attua attraverso i movimenti, [...] i gesti, le posizioni, la mimica del corpo, in modo volontario o involontario, con particolare riferimento ai codici comunicativi antropologici, culturali o artificiali, quali i gesti di cortesia o di disprezzo, la gestualità nelle varie tradizioni ...
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INDICATIVO
L’indicativo è il modo verbale finito più comune e frequente, usato per indicare un fatto, un’azione, un’idea come reali, obiettivi, sicuri; ha otto tempi
L’indicativo è usato sia nelle proposizioni ➔principali
Domani tornerà...
INFINITO
L’infinito è un modo verbale indefinito che ha soltanto i tempi presente e passato: l’infinito presente (o semplice) e l’infinito passato (o composto); l’infinito passato si forma con l’infinito dell’ausiliare e il participio passato...