creatore
creatóre s. m. e agg. [dal lat. creator -oris, der. di creare «creare»]. – 1. Chi crea o ha creato, riferito per antonomasia (e scritto per lo più con iniziale maiuscola) a Dio, in quanto autore [...] nel campo dello spirito o comunque dell’ingegno; ideatore: il c. dell’epopea; il c. di una nuova scienza; i c. dell’alta moda; come agg.: ingegno c., potenza creatrice. 3. s. m. In meccanica, tipo di fresa a vite a profilo costante, usata per il ...
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storia
stòria (ant. o letter. istòria) s. f. [dal lat. historia, gr. ἱστορία, propr. «ricerca, indagine, cognizione» da una radice indoeur. da cui il gr. οἶδα «sapere» (e ἴστωρ «colui che sa») e il lat. [...] del diritto, del diritto romano; s. del cristianesimo, della Chiesa; s. dell’arte militare; s. della moneta; s. della moda; s. della storiografia, in quanto si studiano nel loro evolversi i metodi e le concezioni storiche. S. quantitativa, indirizzo ...
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creazione
creazióne s. f. [dal lat. creatio -onis, der. di creare «creare»]. – 1. a. L’atto di creare, di far nascere dal nulla; in partic., nella filosofia e religione cristiana, l’atto con cui Dio [...] c. superba, indovinata, infelice; un’ardita c. lirica; anche al plur.: le c. dello spirito, del genio. Nel linguaggio della moda, modello nuovo e originale di un capo di vestiario: ultime c., una c. di un famoso stilista italiano. 3. letter. Elezione ...
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passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] da luogo, andar via, allontanarsi, uscire e sim. (sempre con uso fig.): mi è passato di mente, l’ho dimenticato; p. di moda, non essere più attuale; passi da me questo calice, parole di Gesù nell’Orto di Getsemani (Matteo 26, 39: «transeat a me calix ...
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businesswoman
s. f. inv. Donna d’affari. ◆ Rita Rusic, 41 anni, la moglie di Vittorio Cecchi Gori, nota sia per la sua presenza fisica sia per le sue capacità di «businesswoman», ha chiesto il divorzio. [...] p. 12, Estero) • Il Wall Street Journal sfata anche il mito che la nuova businesswoman europea operi sostanzialmente nel campo della moda o dell’arte. (Ennio Caretto, Corriere della sera, 8 maggio 2003, p. 27, Economia) • Un’altra manager di origine ...
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ritorno
ritórno s. m. [der. di ritornare]. – 1. a. L’azione, il fatto di ritornare, di venire cioè di nuovo al luogo dal quale si era partiti o ci si era allontanati: r. a casa, in città, in ufficio; [...] timore del r. degli aerei nemici; e di avvenimenti o fenomeni varî che si ripresentano: r. di un’epidemia, della guerra; r. di una moda, di un’usanza; spesso con l’idea di periodicità: il r. delle rondini a primavera, il r. dell’estate, il r. di una ...
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disegnatore
disegnatóre s. m. (f. -trice, pop. -tóra) [der. di disegnare]. – Chi disegna; chi è provetto nell’arte del disegnare, o ha particolari attitudini nel disegno, sia d’arte sia ornamentale: [...] professionale, impiegato di concetto, o anche professionista, specializzato nel disegno tecnico o artistico: d. edile, navale, meccanico; d. d’arte, di costumi, d’arredamenti; d. di moda, per l’ideazione di nuovi modelli di capi d’abbigliamento. ...
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shopaholic
(shop-aholic), s. m. e f. e agg. inv. Chi o che ha la mania degli acquisti, non può fare a meno di comprare. ◆ Ieri a Milano per la promozione del cd «Comin Atcha» in tutti i negozi da oggi, [...] fashion victims? Di chi è la colpa? Talvolta di genitori shopaholic, che a loro volta cedono ai diktat della moda e poi contagiano i figli. Spesso della pubblicità televisiva, dei giornali e dei media, che bombardano i ragazzini quotidianamente ...
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silent party
(silence party), loc. s.le m. inv. Serata in silenzio, che i partecipanti amano trascorrere in relax, senza parlare e senza rumori. ◆ Questa è una festa. Sabato 27 settembre nella Mondrian [...] , sapori e colori. E scopre che l’assenza di rumori, in un mondo tartassato dai decibel, è il vero lusso. Dopo la moda newyorkese dei silence party, dove non si beve, non si balla e non si parla, ma si sperimenta la diversa comunicazione del silenzio ...
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storpiare
v. tr. [etimo incerto: forse lat. stŭprare «profanare, contaminare», da cui l’ital. stuprare; v. anche stroppiare] (io stòrpio, ecc.). – 1. ant. Impedire, disturbare: andai per parlare con [...] agli arti inferiori: non manco di fare parecchi giuochi ... come ... s. la gente colle calzature snelle (Leopardi; è la Moda che parla); nell’intr. pron., storpiarsi, diventare storpio: nell’incidente si è storpiato; è stato abbattuto il cavallo che ...
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Modà Gruppo musicale italiano composto da F. Silvestre (voce), E. Zapparoli (chitarra), D. Arrigoni (chitarra elettrica), S. Forcella (basso) e C. Dirani (batteria). Già molto apprezzati a Milano e dintorni (grazie a un’intensa attività live),...
Fenomeno sociale che consiste nell’affermarsi, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, di modelli estetici e comportamentali (nel gusto, nello stile, nelle forme espressive), e nel loro diffondersi via via...