provare
v. tr. [lat. prŏbare «provare, approvare», der. di probus «buono, onesto»; propr. «riconoscere una cosa come buona»] (io pròvo, ant. pruòvo, ecc.). – 1. Fare una prova o alcune prove, sottoporre [...] perfetta prima della presentazione al pubblico: p. una commedia, un concerto, un coro, un balletto; p. una sfilata di moda. Con riferimento a persone: p. un cameriere, una domestica, una segretaria, una ragazza alla pari, tenerli in prova per ...
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abito peplo
loc. s.le m. Abito femminile che richiama i drappeggi di un peplo dell’antica Grecia. ◆ Tra le note «fucsia», l’abito peplo di Geraldine Chaplin, che con il sorriso ha ricordato il padre, [...] calchi di gesso del Canova. (Stampa, 14 luglio 2004, p. 16, Cronache Italiane) • Ieri, si è alzato il sipario sulla moda parigina, come sempre creativa. Da Balmain, disegnato dal giovane Cristoph De Carnin, il lusso è fatto di maglie tarmate e abiti ...
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abito-sottoveste
(abito sottoveste), loc. s.le m. Abito femminile semplice, disinvolto e insieme provocante, che ricorda una sottoveste. ◆ E poi un’infinita serie di abiti-sottoveste con dentro le primedonne [...] , scollatissimi dietro. (Laura Martellini, Corriere della sera, 28 gennaio 2003, p. 49, Cronaca di Roma) • Un trionfo di moda, di intimità: ci sono camicie da notte Dior, abiti-sottoveste Saint Laurent alternati a quella passione calligrafica che ...
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acchiappalettori
(acchiappa-lettore), agg. Che tende a catturare l’attenzione e l’interesse dei lettori. ◆ Ecco la trovata: [Rocco] Pinto ha chiesto a personaggi molto diversi tra loro di dare un suggerimento [...] : quest’anno siamo tutti individualisti, quest’anno gli abiti si portano scollati, anzi casti; oppure, contrordine, quest’anno va di moda il cinismo, no l’idealismo. (Marcello Veneziani, Giornale, 7 dicembre 2003, p. 9, Interni) • Non è un caso la ...
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mezzatinta
meżżatinta s. f. [da mezza tinta] (pl. meżżetinte). – 1. In genere, tonalità di colore non ben definita, intermedia tra il debole e il forte, tra il chiaro e lo scuro: gonna, camicetta in [...] m.; quest’anno sono di moda le m.; è un pittore che ama le mezzetinte. In senso fig., con riferimento allo stile, tono medio, effetto attenuato: pagina, racconto ricco di mezzetinte. Con questi sign., anche in forma staccata: mezza tinta. 2. In ...
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adultizzare
v. tr. Rendere adulto, far diventare precocemente adulto. ◆ il ministro [Livia] Turco nella sua relazione si sofferma appunto su una società che «adultizza» i più piccoli in modo precoce, [...] , dunque non poteva succedere altrimenti». (Paola Pollo, Corriere della sera, 24 settembre 2004, p. 22, Cronache) • La moda adultizza i bambini facendogli bruciare le tappe. Mentre madri e padri spesso si infantilizzano vestendosi da ragazzi, i figli ...
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obsoleto
obsolèto agg. [dal lat. obsoletus, part. pass. di obsolescĕre «logorarsi, andare in disuso»]. – 1. a. Disusato, antiquato, passato di moda, riferito a vocaboli, locuzioni, costrutti sintattici [...] e sim.: imparare i vocaboli ..., colle debite discriminazioni fra i più usati e i meno usati, fra i moderni e gli o., fra i prosaici e i poetici (Baretti). b. Nel linguaggio tecn., di apparecchi, impianti ...
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omopassione
s. f. Passione e innamoramento nei confronti di persone dello stesso sesso. ◆ Dopo i primi matrimoni gay nel Massachusetts (e ovviamente i primi divorzi gay), con la nostra televisione invasa [...] un giovane scultore, e al cinema il kolossal sul gay archeologico Alessandro il Grande, era ovvio che anche la moda maschile cominciasse ad essere più imprudente e sincera. (Natalia Aspesi, Repubblica, 17 gennaio 2005, p. 24, Cronaca).
Composto dal ...
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inventare
v. tr. [lat. *inventare, intens. di invenire «trovare», part. pass. inventus] (io invènto, ecc.). – 1. Trovare, con l’immaginazione o l’ingegno, e per lo più attraverso studî, esperimenti, [...] , molestia, ecc.: accidenti a chi ha inventato ...! 2. a. Con senso più generico, escogitare, ideare qualche cosa di nuovo: i. una moda, un ballo, un nuovo gioco; è una pietanza che ho inventato io; non sapresti i. qualche cosa per ammazzare il tempo ...
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opuscoleria
s. f. (iron. spreg.) La gran massa di opuscoli e saggi prodotti e pubblicati. ◆ Chi aveva vent’anni nel Settanta, chi nel Sessantotto era studente ricorda bene che Livio Maitan era una specie [...] l’opuscoleria politica ma il romanzo boccheggiava e l’asfissia creativa sembrava soffocare il cinema e il design, il teatro e la moda, la grafica e l’arte. (Pierluigi Battista, Corriere della sera, 22 ottobre 2007, p. 36, Cultura).
Derivato dal s. m ...
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Modà Gruppo musicale italiano composto da F. Silvestre (voce), E. Zapparoli (chitarra), D. Arrigoni (chitarra elettrica), S. Forcella (basso) e C. Dirani (batteria). Già molto apprezzati a Milano e dintorni (grazie a un’intensa attività live),...
Fenomeno sociale che consiste nell’affermarsi, in un determinato momento storico e in una data area geografica e culturale, di modelli estetici e comportamentali (nel gusto, nello stile, nelle forme espressive), e nel loro diffondersi via via...