morchia
mòrchia s. f. [lat. *amŭrcŭla, dim. di amurca (dal gr. ἀμόργη) «morchia»]. – 1. Residuo dell’olio di oliva dopo chiarificazione, dal quale, per ebollizione in acqua, cottura al forno o trattamento [...] ruote; sporcarsi di morchia. b. Qualsiasi sedimento grasso e catramoso: pulire la pipa dalla morchia. c. Morchia degli olî minerali, sedimento melmoso, grasso e di colore scuro che si deposita sul fondo dei serbatoi o si forma in certe lavorazioni. d ...
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fiore
fióre s. m. [lat. flōs flōris; già lat. (calco del gr. ἄνϑος) anche il sign. fig. di «parte migliore», ovvero di «parte superiore»]. – 1. a. La parte più bella e appariscente della pianta, che [...] tempo sinon. di acido borico; ecc. d. In mineralogia, al plur. e seguito da una specificazione, è nome di varî minerali: fiori d’arsenico, varietà terrosa di farmacolite; fiori di cobalto, varietà di eritrite sotto forma di patine terrose di colore ...
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paragneiss
paraġnèiss (o paraġnèis) s. m. [comp. di para-2 e gneiss]. – In petrografia, uno dei tre gruppi (gli altri due sono gli ortogneiss e i metagneiss) in cui, secondo l’origine, si dividono gli [...] una tessitura marcatamente scistosa; sono rocce molto diffuse, essenzialmente costituite da quarzo, feldspati e miche con uno o più minerali accessorî che, se abbondanti, determinano il tipo o la varietà: p. biotitici, p. a due miche, p. granatiferi ...
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lamina
làmina s. f. [dal lat. lamĭna]. – 1. In genere, lastra di piccolo spessore, soprattutto metallica (una l. d’acciaio, d’oro, d’argento, ecc.) e per estens. anche d’altra materia (una l. di legno [...] di esiguo spessore (qualche decimo di mm) e di piccola superficie (qualche cm2), che si preparano da campioni di minerali e di rocce per esaminarle al microscopio polarizzatore. 3. In botanica, la parte espansa e appiattita della foglia (cioè ...
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piombo
piómbo s. m. [lat. plŭmbum]. – 1. a. Elemento chimico di simbolo Pb, numero atomico 82, peso atomico 207,2, metallo bivalente e tetravalente, di color bianco bluastro che all’aria diventa rapidamente [...] carbonati che lo proteggono da ulteriori ossidazioni, di elevato peso specifico (11,3); è presente in natura in numerosi minerali quali la cerussite, l’anglesite, ecc., e, più importante, la galena, dalla quale principalmente si estrae attraverso un ...
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composito
compòṡito agg. [dal lat. composĭtus, part. pass. di componĕre «comporre»]. – 1. Composto: questo non seguita nelle cose miste e c. (B. Castiglione); macchina c., v. compound; per estens., eterogeneo, [...] detto di struttura complessa, tipica delle rocce ultrametamorfiche, caratterizzata dalla presenza di due o più associazioni di minerali geneticamente diverse. d. Nella tecnologia dei materiali, materiali c. (o solo compositi s. m.), quelli ottenuti ...
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stallo1
stallo1 s. m. [dal germ. *stall, da cui anche stalla]. – 1. Ampio sedile di legno, per lo più dotato di braccioli e spalliera, disposto in serie di varî elementi, spesso artisticamente pregevoli, [...] limitata all’esterno da pareti in muratura: forni di questo tipo sono ancora talvolta usati per operazioni di arrostimento di alcuni minerali (per es. siderite) e per la preparazione del carbone di legna. 5. ant. Lo stare in un luogo; sosta, dimora ...
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sutura
s. f. [dal lat. sutura «cucitura», der. di suěre «cucire»]. – 1. In chirurgia, operazione intesa a riunire tra loro mediante cucitura con fili o per mezzo dell’applicazione di grappette e clips [...] carpelli. c. In petrografia, fessurazione più o meno sottile delle rocce, talvolta a bordi frastagliati, cementata da sostanze minerali di varia natura (calcarea, silicea, ecc.), come le suture della maiolica, il calcare compatto organogeno che si ...
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bornite
s. f. [dal nome del mineralogista austr. Ignaz von Born (1742-1791)]. – Minerale monometrico, solfuro di ferro e rame, che si rinviene per lo più in masse compatte color bronzo, iridescenti nelle [...] zone ossidate per esposizione all’aria, e che perciò viene detto anche erubescite o rame pavonazzo; è uno dei migliori e più ricchi minerali di rame, presente anche in Italia (Liguria, Toscana). ...
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boro
bòro s. m. [tratto da borace; il nome dell’elemento, scoperto dal chimico ingl. H. Davy nel 1807, compare la prima volta in francese, bore (T. Gay-Lussac, 1808), successivamente in inglese, boron [...] , di durezza poco inferiore a quella del diamante, ed è usato in metallurgia. È diffuso in natura in composti minerali, diffusissimo nelle piante, per le quali si ritiene indispensabile, e presente anche in prodotti di organismi animali (latte, uova ...
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Ogni sostanza organica o inorganica, solida o fluida, chimicamente e fisicamente omogenea, con una composizione chimica ben individuabile, facente parte della litosfera terrestre, ma anche degli altri corpi solidi planetari.
Caratteri generali
In...
RADIOATTIVI, MINERALI
Gian Alberto BLANC
I corpi radioattivi sono assai diffusi in natura, ma per lo più sotto forma di tracce così esigue da non essere rivelate dall'analisi chimica o spettroscopica, bensì soltanto mediante quei delicatissimi...