mille
agg. num. card. e s. m. [lat. mīlle], invar. – 1. Numero cardinale, unità del quarto ordine nel sistema di numerazione decimale, equivalente alla terza potenza del dieci (perciò scritto anche, [...] .; ma per i numerali composti di più migliaia si adopera mila (v.), che è il plur. di mille (perciò duemila, diecimila, ecc.). Le Mille e unanotte, celebre raccolta di novelle arabe, ma di assai remote origini indo-persiane, conosciuta in Europa all ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] alle nove di sera; verso le due di notte, ecc.; per l’una e la mezza, si fanno seguire le precisazioni , di ansia, e il tempo non passa mai); parendole ancora ogni ora mille che con lui fosse (Boccaccio), essendole ogni ora, nell’attesa d’essere con ...
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lampada
làmpada (ant. làmpade) s. f. [dal lat. lampas -ădis, accus. lampăda, gr. λαμπάς -άδος, der. di λάμπω «splendere»]. – 1. Nome generico col quale si indicano varî tipi di sorgenti luminose artificiali. [...] e radioricevitore a tre lampade. 6. L. di Aladino, la lampada meravigliosa con la quale Aladino, in una novella delle Mille e unanotte, riusciva a soddisfare ogni proprio desiderio; in senso fig., mezzo, ritenuto prodigioso, col quale si riesce a ...
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ombra1
ómbra1 s. f. [lat. ŭmbra]. – 1. a. Zona oscura, o di minore luminosità, della superficie di un corpo, detta in partic. o. portata se è prodotta dall’interposizione, tra il corpo e la sorgente [...] si allungano; vide apparire sulla parete l’o. di una mano; mille vaghi aspetti E ingannevoli obbietti Fingon l’o. lontane ( luce in genere, oscurità, tenebre: le o. della sera, della notte; Come parte ombra a l’apparir del sole (Bembo); Chiama gli ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] parte; nella composizione con i numeri indicanti le decine, le centinaia, ecc.: ventuna pagina, le mille e unanotte, centouna volte, ma più spesso in tal caso si usa la forma non declinata del masch. sing., nella forma intera o apocopata: ventuno ...
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sesamo
sèṡamo s. m. [lat. sēsămum, dal gr. σήσαμον, voce di origine orientale]. – 1. a. Erba annua (Sesamum indicum), appartenente al genere omonimo della famiglia pedaliacee, originaria dell’Asia tropicale, [...] origine, con la credenza in un potere magico posseduto dalle piante di sesamo), con la quale, in una novella delle Mille e unanotte, Alì Babà apre la caverna miracolosa contenente un grande tesoro; si usa ripetere con allusione scherzosa a occasioni ...
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spillare2
spillare2 v. tr. e intr. [der. di spillo]. – 1. tr. a. Forare una botte con lo spillo, per farne uscire il vino, di solito per assaggiarlo: s. una botte, un barilotto di vino speciale. Fare [...] di piangere è riuscito a spillargli più di mille euro; il tuo caro amico ... ha lentamente per scoprirne il valore e il seme non tutto in una volta, ma a poco a poco, per assaporare più a il liquido contenuto: la botte ha spillato per tutta la notte. ...
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contare
v. tr. e intr. [lat. compŭtare, comp. di con- e putare nel senso di «calcolare, verificare un conto»; il sign. 3 sull’esempio del fr. compter sur quelqu’un] (io cónto, ecc.). – 1. tr. a. assol. [...] c. dall’1 al 100; sa c. fino a mille; c. sulle dita, sul pallottoliere; estens., fare, (aus. avere) a. Contare su una persona, su una promessa e sim., farci assegnamento: conto vo’ contarti un sogno Di questa notte (Leopardi); spec. con riferimento a ...
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tra
prep. [lat. intra] (radd. sint.). – 1. a. Indica fondamentalmente posizione intermedia tra persone, oggetti, o tra limiti di luogo e anche di tempo: un paesetto a mezza strada tra Siena e Firenze; [...] siete stati capaci d’indovinare!; tra una cosa e l’altra, il viaggio c’è costato quasi mille euro. Con questa accezione, cui nella città la moltitudine di quegli che di dì e di notte morieno (Boccaccio). Con questa accezione, soltanto tra (non fra). ...
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volare2
volare2 v. intr. [lat. vŏlare, riferito agli uccelli, ma usato anche in senso fig. per indicare grande rapidità] (io vólo, ecc.; l’aus. è per lo più avere: si usa essere quando il verbo è accompagnato [...] , fantasmi che volano nella notte; eroi della fantascienza capaci di letter. Espandersi nell’aria, di odori: Mille d’intorno a lui volano odori, volando la preda. d. Nel gergo di teatro, v. una battuta, fare una volata (v. volata, n. 3 a). ◆ Part ...
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(ar. Alf laila wa laila) Titolo di una celebre raccolta anonima di novelle in arabo, ma di lontane origini indo-persiane, conosciuta in Europa ai primi del 18° sec. attraverso la libera traduzione francese di A. Galland. Il testo canonico si...
Scrittore francese, nato a Digione nel 1720. Il posto di controllore delle Isole del Vento, che ottenne nel 1747 e al quale attese con zelo ed energia, non gl'impedì di coltivare le lettere. Infatti alla Martinica scrisse Oliver, poema eroicomico...