celebrazione
celebrazióne s. f. [dal lat. celebratio -onis, propr. «concorso di molta gente, affluenza», quindi «solennità, celebrazione»]. – Il celebrare, l’atto del celebrare: la c. di un anniversario, [...] d’un rito, della messa, delle nozze. In partic., nella liturgia cattolica, c. della parola di Dio, assemblea di preghiera modellata sullo schema della «liturgia della Parola» nella messa, ma senza la parte sacrificale, cioè senza l’Eucaristia. ...
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autofocus
autofòcus s. m. [dall’ingl. autofocus, comp. di auto-1 e focus «fuoco» (nel sign. ottico)]. – Dispositivo per la messa a fuoco automatica che può essere applicato a obiettivi di macchine fotografiche, [...] di proiettori per diapositive, ecc., costituito da un motorino elettrico che ruota la ghiera della messa a fuoco fino a ottenere la massima luminosità, e quindi la massima nitidezza, dell’immagine. ...
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graduale2
gradüale2 agg. e s. m. [dal lat. mediev. (eccles.) gradualis, der. di gradus -us «passo, scalino»]. – 1. agg. Salmi g., raccolta di 15 salmi (dal 119 al 133) della Vulgata, il cui titolo deriva [...] e al tempio. 2. s. m. a. Versetto, o doppio versetto, di un salmo (in origine un salmo intero) che nella messa viene recitato e cantato dopo la lettura dell’epistola: è così chiamato perché veniva intonato da un cantore sui gradini (lat. gradus) dell ...
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microprisma
s. m. [comp. di micro- e prisma] (pl. -i). – Prisma piramidale a base quadrata, di dimensioni molto piccole (pochi centesimi di millimetro), realizzato in materiale trasparente (vetro o plastica), [...] le proprietà rifrangenti soprattutto nei sistemi di messa a fuoco degli apparecchi fotografici reflex: se l’oggetto inquadrato non è perfettamente a fuoco, i microprismi presenti nella zona centrale dello schermo di messa a fuoco danno luogo a un ...
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vaso
vaṡo s. m. [lat. pop. vasum (e vasus), per il lat. class. vas vasis (ma già nel lat. class. il plur. era della 2a decl., vasa -orum)] (pl. -i, ant. le vasa). – 1. a. Nome generico dato a recipienti [...] e conservazione del vino; v. da notte, o semplicem. vaso, l’orinale; v. sacri, nella Chiesa cattolica, quelli destinati alla celebrazione della messa e alla conservazione delle specie eucaristiche: il calice e la patena, usati nel sacrificio della ...
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confiteor
confìteor s. m. [verbo lat., 1a pers. sing. del pres. indic. di confiteri «confessare» (quindi: «io confesso»), parola iniziale nel testo latino]. – Formula liturgica di confessione generica [...] di colpa, fissata nella forma attuale dalla riforma di Pio V, recitata nella messa prima dell’introito e anche nell’amministrazione dei sacramenti della penitenza e dell’unzione degli infermi: dire, recitare il c. (e s’intende non solo quello in ...
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precetto
precètto s. m. [dal lat. praeceptum, der. di praecipĕre «prescrivere, ordinare, insegnare», comp. di prae- «pre-» e capĕre «prendere»]. – 1. Principio, norma, regola di comportamento autorevole [...] obbliganti per i battezzati dopo i sette anni di età, non sempre uniformemente precisate, tra le quali: assistenza alla messa le domeniche e le feste comandate, digiuno e astinenza nei giorni stabiliti, confessione annuale e comunione pasquale; si ...
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velo1
vélo1 s. m. [lat. vēlum, che aveva il sign. 1 b]. – 1. a. Tessuto finissimo e leggerissimo, trasparente, di seta, cotone, lana, ecc., destinato a usi molteplici (per coprire il volto [v. veletta1], [...] nelle benedizioni eucaristiche; oppure agli oggetti: il v. del calice, che serviva a coprirlo al principio e alla fine della messa, di solito della stessa stoffa e dello stesso colore della pianeta; il v. del tabernacolo, del colore corrispondente in ...
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liscio1
lìscio1 agg. [prob. dal germ. līsi, cfr. ted. leise «lieve, piano»] (pl. f. -sce). – 1. a. Che ha la superficie piana, uguale, uniforme, priva di asperità, di solchi, increspature e sim.; si [...] , non punirlo. Meno com. le espressioni: a dirla liscia, a parlare con schiettezza (e così discorso l., franco, senza reticenze); messa l., messa piana, bassa, non cantata; e le locuz. avv. alla l. o alle l., per la più l., alla svelta, nel modo ...
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oremus
v. lat. [1a pers. plur. del pres. cong. di orare «pregare» (quindi: «preghiamo»)]. – Formula d’invito che il sacerdote cattolico, nella messa e in altri riti in latino, rivolge ai fedeli ogni [...] volta che sta per innalzare a Dio una preghiera in comunione con i presenti. Come s. m., il momento, soprattutto della messa, in cui il sacerdote pronuncia questa esortazione e recita la preghiera. ...
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La più importante azione sacra delle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana, celebrata dal sacerdote con la comunità dei fedeli.
La m. nel cristianesimo cattolico
Nella dottrina cattolica (istruzione Eucharisticum Mysterium del 25 maggio 1967),...
MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. La parola "messa" rimonta al sec....