terza
tèrza s. f. [femm. sostantivato di terzo]. – 1. In relazione col valore e sign. di numerale ordinale di terzo, per ellissi di un sostantivo: a. La terza classe di una scuola: fare, frequentare [...] tre carichi, oppure tre briscole, ecc.). b. Gruppo di tre persone, nella locuz. in terza, per es. nella frase messa in t., variante region. di messa in terzo (v. terzo, n. 3 c); inoltre, nella divisione del lavoro, turno in t., turno secondo il quale ...
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dire
(ant. dìcere) v. tr. [lat. dīcĕre] (pres. dico, dici [ant. o pop. di’], dice, diciamo, dite, dìcono; imperf. dicévo, ecc.; pass. rem. dissi, dicésti, ecc.; fut. dirò, ecc.; condiz. dirèi, ecc.; [...] ho dette! Col senso di recitare: d. una poesia, d. la lezione; d. una preghiera, le devozioni, ecc.; ma d. la messa, celebrarla (diverso da dir messa, v. messa1, n. 1 b). 2. a. Con sign. più ampio, manifestare per mezzo di parole (e per estens. per ...
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campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, [...] due o più campane alternano ritmicamente i rintocchi); con partic. riferimento agli usi delle campane per il culto: le c. suonano a messa, a predica, a vespro, a gloria, a festa, a morto, ad angelo (per bambino morto, ma con suono di festa, come si ...
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ampolla
ampólla s. f. [lat. ampŭlla, dim. di amphŏra «anfora» (nella pronuncia pop. ampŏra)]. – 1. Piccolo recipiente di vetro, di cristallo, o anche, meno spesso, di argilla o di metallo, a collo sottile [...] , con apposita ampolliera, l’olio e l’aceto, e, nell’uso liturgico, per contenere l’acqua e il vino per la messa (più comunem. dette ampolline), gli olî santi e il crisma. 2. Nella tecnica, involucro, generalmente in vetro speciale, destinato a sede ...
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terzo
tèrzo agg. num. ord. e s. m. [lat. tertius, der. di tres «tre»]. – 1. agg. a. Che, in una sequenza ordinata, occupa il posto corrispondente al numero tre, viene cioè dopo altri due (in cifre arabe [...] versi; in terzo, compiuto da, o con la partecipazione di, tre persone, nella locuz. messa in terzo con cui, nella liturgia non più in uso, era indicata la messa solenne, per lo più cantata, che veniva celebrata nei giorni festivi dal sacerdote con la ...
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ordinario
ordinàrio agg. e s. m. [dal lat. ordinarius, propr. «conforme all’ordine», der. di ordo -dĭnis]. – 1. Che non esce dall’ordine, cioè dalla norma o dalla normalità, e quindi solito, consueto, [...] caratteri o meriti particolari. Nella liturgia cattolica, o. della messa, la successione delle preghiere e delle letture comuni a tutte le messe, nonché il testo delle parti invariabili della messa. Come locuz. avv., d’ordinario, o per l’ordinario ...
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moto2
mòto2 s. m. [lat. mōtus -us, der. di movēre «muovere»]. – 1. L’atto, il fatto, l’effetto del muoversi, cioè dello spostarsi di un corpo da una posizione a un’altra; si contrappone a quiete ed è [...] e decisa (la polizia è in m. per scoprire i colpevoli); mettere in moto, avviare un motore, una macchina (e analogam., la messa in moto, di un motore o altro); fig., mettere in m. qualcuno, spingerlo o persuaderlo ad agire, per lo più nel proprio ...
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piano1
piano1 agg. e avv. [lat. planus «di superficie uguale; facile, chiaro, intelligibile»]. – 1. agg. a. Che presenta una superficie di andamento uniforme, senza avvallamenti o rilievi: via p., senza [...] comune soprattutto nell’uso avverbiale (v. più avanti, al n. 4 b e c). Con sign. affine, nella liturgia, messa p. (o bassa), la messa che non ha parti cantate. 3. Con sign. tecnici partic. (qui disposti seguendo un ordine non di successione semantica ...
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servire
v. tr. e intr. [lat. servire, propr. «essere schiavo», da servus «schiavo»] (io sèrvo, ecc.; come intr., aus. avere e, in alcuni sign., essere). – 1. Essere servo, schiavo, soggetto interamente [...] servito con fedeltà ed onore, formula che appariva un tempo nel congedo militare. e. Servir messa, del chierico o laico che durante la celebrazione della messa assiste il celebrante, compiendo quegli uffici (all’altare o come lettore, ecc.) che sono ...
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zimbello
zimbèllo (o żimbèllo; ant. cimbèllo) s. m. [dal provenz. cembel «piffero» (che è il lat. *cymbellum, dim. di cymbălum: v. cembalo)]. – 1. a. Allettamento usato nelle tese di caccia e di uccellagione, [...] in natura. 2. fig. a. non com. Allettamento, lusinga messa in opera per indurre altri a servire al proprio tornaconto o comunque Persona che è oggetto di riso e di scherno: da quando si è messa a scrivere poesie, è diventata lo z. di tutti; non ho ...
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La più importante azione sacra delle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana, celebrata dal sacerdote con la comunità dei fedeli.
La m. nel cristianesimo cattolico
Nella dottrina cattolica (istruzione Eucharisticum Mysterium del 25 maggio 1967),...
MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. La parola "messa" rimonta al sec....