peccare
v. intr. [lat. peccare, di origine incerta] (io pècco, tu pècchi, ecc.; aus. avere). – 1. Commettere peccato: p. mortalmente, venialmente, commettere peccato mortale, veniale; p. di gola, di [...] in pensieri, in parole. Anche con uso assol.: disposizione, facilità a p.; ho peccato, e me ne rammarico; non sei stato a messa, hai peccato; il giusto pecca sette volte al giorno, prov., nessuno può vantarsi di essere senza peccato. 2. In senso meno ...
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guardia1
guàrdia1 (ant. guarda) s. f. [der. di guardare]. – 1. a. L’atto del guardare, per custodia, vigilanza, protezione, conservazione di qualche cosa, come compito temporaneo o anche abituale: fare [...] In elettrotecnica, fune o filo di g., fune metallica tesa sulle estremità dei tralicci di una linea elettrica, e qui messa a terra, che ha lo scopo di proteggere la linea da scariche atmosferiche. In elettrologia, conduttori di guardia, conduttori a ...
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lettura
s. f. [dal lat. tardo lectura, der. di legĕre «leggere», part. pass. lectus]. – 1. a. L’azione di leggere, di decifrare cioè un testo scritto o stampato: la l. di un manoscritto, di un’iscrizione; [...] cattolica, ciascuno dei passi della Sacra Scrittura (detti anche lezioni) che vengono letti nella prima parte della messa, cioè nella «liturgia della parola». g. Discorso, conferenza, relazione su un argomento letterario, scientifico o d’altro ...
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strissimo
strìssimo agg. – Aferesi pop., ormai ant., di lustrissimo (che a sua volta è aferesi di illustrissimo): «Signor maestro, siete voi da messa?» «Strissimo sì, son nuovo celebrante» (Alfieri). ...
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roncare
v. tr. [lat. runcare «sarchiare»] (io rónco, tu rónchi, ecc.). – Tagliare, potare, estirpare con la ronca, in genere per mettere a coltivazione un terreno: lo immagino occupato a r. parte del [...] bosco e farne campo o vigneto (Einaudi); se di quella riva fossi stato padrone, l’avrei magari roncata e messa a grano (Pavese). Spesso con uso assol.: ne’ monti di Luni, dove ronca Lo Carrarese (Dante); risaiole, immerse a r. nella marcita (Pascoli ...
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spettinare
v. tr. [der. di pettinare, col pref. s- (nel sign. 1)] (io spèttino, ecc.). – Mettere in disordine i capelli, scomporre la pettinatura: il vento mi ha tutta spettinata; anche come intr. pron. [...] e rifl., spettinarsi: si è messa in testa una retina per non spettinarsi; la pettinatura che mi ha fatto il parrucchiere non mi piace, mi spettinerò subito. ◆ Part. pass. spettinato, anche come agg., che ha i capelli in disordine, non pettinato: è ...
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satellite
satèllite s. m. [dal lat. satelles -lĭtis, con il sign. 1 a, trasferito all’ambito astronomico da J. Kepler (1610)]. – 1. a. In origine, guardia del corpo, persona armata che accompagna e segue [...] corpuscoli materiali che circondano pianeti solari esterni, in partic. Saturno. b. In astronautica, s. artificiale, ogni massa materiale messa, per opera dell’uomo, in un’orbita attorno a un corpo celeste (i satelliti artificiali del Sole sono detti ...
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mitraglia
mitràglia s. f. [dal fr. mitraille «monetina; insieme di monetine» e, per estens., «frammenti di metallo, mitraglia», alterazione di mitaille, der. di mite «monetina di rame»]. – 1. a. Quantità [...] di pallottole e schegge di ferro che, messa in un tubo di latta, si adoperava un tempo invece delle palle ordinarie per caricare i cannoni nel tiro ravvicinato contro persone, o anche per riempirne le granate: caricare a m.; sotto i colpi della ...
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bacinella
bacinèlla s. f. [dim. di bacino]. – Bacile, catinella o vaschetta, di dimensioni ridotte e di materia per lo più non preziosa (maiolica, porcellana, vetro, metallo smaltato, materiale plastico), [...] , che serve a più usi: per le pulizie personali (ormai quasi dovunque sostituita da impianti fissi, ma, nella liturgia della messa, ancora adoperata dal celebrante per lavarsi le mani prima di accostarsi all’altare), come utensile da cucina, per il ...
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bacio
bàcio s. m. [lat. basium]. – 1. Atto compiuto applicando le labbra e premendole, per un tempo più o meno lungo, su persona o cosa in segno di amore, venerazione, affetto, devozione: dare un b., [...] pace (Manzoni). Nella liturgia cattolica, il b. di pace, come espressione di amore e di fraternità, è dato nella messa solenne prima della consacrazione (nei riti orientali) o della comunione (nel rito romano e ambrosiano) dal celebrante al diacono ...
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La più importante azione sacra delle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana, celebrata dal sacerdote con la comunità dei fedeli.
La m. nel cristianesimo cattolico
Nella dottrina cattolica (istruzione Eucharisticum Mysterium del 25 maggio 1967),...
MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. La parola "messa" rimonta al sec....