cavidotto
s. m. Conduttura predisposta per la messa in opera di cavi di vario genere. ◆ Purché non finisca nelle querelle fra i sostenitori dei pomodori e quelli dei pomidoro siamo anche disposti a tenerci [...] il «cavodotto». O il cavidotto? Sono cavi molto amari, specie per chi vive anche in estate in una delle città in cui vengono posati i cavi, mediante la liturgica e sempre più frequente rottura dei marciapiedi. ...
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donna-bomba
loc. s.le f. Attentatrice imbottita di esplosivo che perde volontariamente la vita nell’azione terroristica da lei compiuta. ◆ Ancora donne-bomba, ancora un massacro di matrice islamico-cecena, [...] di molte cecene rapite, drogate e violentate e della prima «martire» di Hamas, Rim al-Riashi, adultera, pare, e quindi messa dal marito militante di fronte alla scelta tra farsi shaida o essere vittima del buon vecchio «omicidio d’onore». Del resto ...
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mioelettrico
mioelèttrico agg. [comp. di mio-2 e elettrico] (pl. m. -ci). – Che riguarda, o utilizza, la mioelettricità; in bioingegneria, protesi m., e in partic. mano m., che sfruttano le deboli correnti [...] derivate a livello cutaneo: queste, opportunamente amplificate e integrate, possono agire su un relè e chiudere un circuito, permettendo a una batteria al nichel-cadmio di avviare un micromotore, per la messa in azione dell’apparecchiatura protesica. ...
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arrestare2
arrestare2 v. tr. [lat. *arrestare, comp. di ad- e restare «fermarsi»] (io arrèsto, ecc.). – 1. a. Far cessare un movimento, o anche un funzionamento, un’attività, un processo; è in genere [...] è stato arrestato per detenzione abusiva di armi. ◆ Part. pass. arrestato, anche come agg. e s. m. (f. -a), di persona messa agli arresti: uno dei giovani arrestati (o uno degli arrestati) era riuscito a fuggire. In araldica, attributo degli animali ...
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soffietto
soffiétto s. m. [der. di soffiare, per influenza del fr. soufflet]. – 1. Utensile usato, spec. in passato, in casa e da artigiani per ravvivare il fuoco: è costituito da due tavolette di legno, [...] l’obiettivo con il magazzino delle pellicole o delle lastre, e che si allunga o si accorcia per ottenere la messa a fuoco voluta (il termine viene talvolta usato con riferimento all’accessorio estensibile che si inserisce tra apparecchio fotografico ...
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verificazione
verificazióne s. f. [der. di verificare]. – Forma che concorre con verifica sia nel linguaggio com. sia in quello scient. e tecn., rispetto alla quale è ormai meno frequente e ha usi più [...] , asserisce che un enunciato ha significato se e solo se è verificabile e che tale significato coincide con la procedura messa in atto per verificarlo. La formulazione di tale principio è dovuta ai filosofi neopositivisti del «Circolo di Vienna» che ...
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piantagione
piantagióne s. f. [lat. plantatio -onis, der. di plantare «piantare»]. – 1. non com. L’operazione di piantare vegetali; più comunem., la messa a stabile dimora delle piante: la p. degli ulivi. [...] 2. Area più o meno estesa nella quale sono coltivate piante o di tipo diverso o dello stesso tipo; per lo più il termine si riferisce al secondo caso, cioè alle monocolture, spec. a quelle notevolmente ...
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verita
verità s. f. [lat. vērĭtas -atis, der. di verus «vero»]. – 1. Carattere di ciò che è vero, conformità o coerenza a principî dati o a una realtà obiettiva: dubitare della v. di una notizia; non [...] veniva applicata alle situazioni che sembravano oggettivamente corrette, o perché evidenti o perché dimostrabili; quando poi è stata messa in crisi l’idea di enti matematici oggettivi (per es., accettando la possibilità di più geometrie), la corrente ...
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acclamare
v. tr. [dal lat. acclamare, comp. di ad- e clamare «gridare»]. – 1. Applaudire, approvare ad alta voce, con esultanza: a. il nuovo presidente; a. la decisione presa; anche intr.: alla sua proposta [...] tutti acclamarono. 2. Nella nuova liturgia della messa, riferito al popolo, o assemblea, rispondere coralmente, ad alta voce (diverso perciò sia dal rispondere sia dal cantare), agli inviti del diacono o del celebrante: alla fine del Vangelo, il ...
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acclamazione
acclamazióne s. f. [dal lat. acclamatio -onis; v. acclamare]. – 1. Clamore levato da una moltitudine commossa per esprimere entusiastica ammirazione, augurio, consenso, esortazione e sim.: [...] consenso a una decisione o a un’elezione, senza procedere a votazione: approvare, eleggere per acclamazione. 3. Nella liturgia della messa, risposta corale, a voce alta, del popolo agli inviti del celebrante o del diacono: le a. dell’assemblea nella ...
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La più importante azione sacra delle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana, celebrata dal sacerdote con la comunità dei fedeli.
La m. nel cristianesimo cattolico
Nella dottrina cattolica (istruzione Eucharisticum Mysterium del 25 maggio 1967),...
MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. La parola "messa" rimonta al sec....