quasimodo
quaṡimòdo. – Nell’espressione domenica q., o di q., con cui viene talora designata la prima domenica dopo Pasqua, cioè la domenica in albis, dalle parole con le quali comincia l’introito della [...] messa in latino di quel giorno: Quasi modo geniti infantes ..., tratte dal versetto 2, 2 della I Epistula Petri. Nella Vulgata, peraltro, la prima parola di tale versetto non è quasi (come è nella tradizione liturgica e ancora nel più recente Missale ...
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alberante
s. m. [der. di albero2 (della nave)]. – In marina: 1. Gabbiere scelto che, sulle navi a vela, posto ai piedi dell’albero presso le cavigliere (pazienze), ha il compito di porgere ai marinai, [...] capomanovra e prende nome dall’albero a cui è destinato: a. di trinchetto, di maestra, di mezzana, ecc. 2. Ai tempi della vela, operaio dei cantieri navali specializzato nella costruzione e messa in opera degli alberi dei velieri e relative manovre. ...
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emozionalizzato
p. pass. e agg. Che tocca le corde dell’emozionalità, che fa presa sulle emozioni. ◆ «seguendo la scia di una tv drammatizzata ed emozionalizzata, i giornali puntano al sensazionalismo, [...] alla messa in scena verbale, al teatro» [Gian Luigi Beccaria intervistato da Gilberto Bazoli]. (.com, 11 marzo 2006, p. 4).
Derivato dall’agg. emozionale con l’aggiunta del suffisso -izzato.
V. anche de-emozionalizzato. ...
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vento
vènto s. m. [lat. vĕntus; le accezioni del sign. 4 dallo spagn. viento]. – 1. a. In meteorologia, movimento di masse d’aria atmosferica che avviene orizzontalmente, da una zona di alta pressione [...] ; v. in fil di ruota, dritto da poppa. 2. estens. e fig. a. Aria, e soprattutto aria smossa o che può muoversi o essere messa in movimento: smettila di aprire e chiudere la porta, mi fai vento; farsi vento, con un ventaglio o con altri oggetti; il v ...
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elastico
elàstico agg. e s. m. [dal lat. mod. (sec. 16°) elasticus, nell’espressione vis elastica «forza propulsiva» (dell’atmosfera), adattam. del gr. tardo ἐλαστικός «agitatore», der. di ἐλαύνω «spingere, [...] che le competerebbero in regime elastico. 2. s. m. a. Sottile striscia di gomma elastica, a sezione circolare o quadra, messa in commercio per lo più in anelli di varia circonferenza, e adoperata in molteplici usi per stringere o per tenere insieme ...
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esercito Ue
loc. s.le m. Esercito comune agli Stati membri dell’Unione europea. ◆ [tit.] La proposta italiana / «Cinque quartieri generali per l’esercito Ue» / [Antonio] Martino al vertice dei ministri [...] grandi fondamenti, la moneta e la forza. La prima c’è già, anche la forza da usare come “extrema ratio” va messa in comune» [Francesco Rutelli intervistato da Gigi Padovani]. (Stampa, 27 marzo 2004, p. 6, Estero) • Quale questione metterebbe in cima ...
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cerimonia
cerimònia (ant. ceremònia, ant. o pop. cirimònia) s. f. [dal lat. caerimonia, caeremonia «venerazione, culto, pratica religiosa», voce di origine sconosciuta, forse etrusca; il sign. di «complimenti, [...] o complesso di gesti rituali che accompagnano il culto religioso o una solennità che ha carattere religioso: la c. della messa; celebrare la c. nuziale; assistere a una c. funebre. b. estens. Solenne celebrazione pubblica, anche in forma meramente ...
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puntatura2
puntatura2 s. f. [der. di puntare1]. – 1. Nelle arti grafiche, operazione di messa in registro dei fogli prima della stampa: consiste nel porre i fogli con i bordi contro le squadre frontali [...] e laterali che ne garantiscono la perfetta posizione rispetto alla forma con cui i fogli dovranno entrare in contatto. Il termine si usa anche per indicare genericam. l’alimentazione con fogli di una macchina ...
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nudita
nudità s. f. [dal lat. tardo nudĭtas -atis, der. di nudus «nudo»]. – 1. a. Il fatto, la condizione di essere nudo o parzialmente nudo, con riferimento al corpo umano, o alla sua raffigurazione [...] , ridotti alla loro n. scientifica (Gioberti). In senso più astratto, la reale essenza o condizione di qualche cosa, in quanto messa a nudo, e, con riferimento a persona, la natura autentica senza veli o infingimenti, i sentimenti più intimi e gelosi ...
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cero
céro (ant. cèreo e cèrio) s. m. [dal lat. cereus, agg. «di cera» e s. m. «candela, fiaccola di cera»]. – Grossa candela di cera, usata spec. in chiesa o nelle processioni religiose; c. votivo (anche [...] , posto su un candelabro (detto anch’esso, per estens., cero), che viene benedetto nella veglia pasquale e rimane acceso fino alla messa solenne dell’Ascensione. Locuzioni: diritto come un c., di chi sta diritto con la persona; sta lì che pare un c ...
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La più importante azione sacra delle Chiese cattolica, ortodossa e anglicana, celebrata dal sacerdote con la comunità dei fedeli.
La m. nel cristianesimo cattolico
Nella dottrina cattolica (istruzione Eucharisticum Mysterium del 25 maggio 1967),...
MESSA
Giuseppe DE LUCA
Giulio Cesare PARIBENI
. È l'unico e supremo rito sacrificale del cristianesimo cattolico, e sino dai primi secoli è stata il centro della vita liturgica e mistica della Chiesa. La parola "messa" rimonta al sec....