passare
v. intr. e tr. [lat. *passare, der. di passus -us «passo»]. – I. intr. (aus. essere) 1. a. Andare da un punto a un altro attraversando uno spazio o percorrendolo nel senso della lunghezza: p. [...] In senso fig.: ma che razza d’idee ti passano per la mente?; è un pensiero che non mi passa neanche per l’anticamera del , uscire e sim. (sempre con uso fig.): mi è passato di mente, l’ho dimenticato; p. di moda, non essere più attuale; passi ...
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capo
s. m. [lat. caput]. – 1. a. La parte più elevata del corpo umano, unita al torace per mezzo del collo. È sinon. di testa (per i riferimenti anatomici, v. questa voce), che è termine più com. (non [...] gli entrano in c., che non riesce a capire; saltare, frullare, passare per il c., di idee bizzarre che vengono in mente; mettere il c. a partito, ridursi alla ragione, mettere giudizio; c. scarico, persona spensierata (v. caposcarico); c. ameno (v ...
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ingegno
ingégno (ant. ingènio) s. m. [lat. ingĕnium «carattere naturale, indole, ingegno, idea ingegnosa», dal tema gen- di gignĕre, genus, generare, ecc.]. – 1. a. Il complesso delle qualità intellettuali, [...] (e si può dire anche di opere manuali); invece, opere dell’i., quelle in cui prevale l’attività della mente (cioè, secondo la legge sul diritto d’autore, quelle che appartengono alla letteratura, musica, arti figurative, architettura, cinematografia ...
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avere2
avére2 v. tr. [lat. habēre] (pres. ho ‹ò› [radd. sint.; ant. àggio], hai ‹ài›, ha ‹a› [radd. sint.]; abbiamo [ant. avémo], avéte, hanno ‹ànno› [ormai disus. le grafie ò, ài, à, ànno]; pass. rem. [...] di tempo; ci hai una brutta cera oggi; ci ho un gran mal di testa; se ci avesse voglia, potrebbe farlo; ci ho in mente qualcosa che fa proprio al caso nostro; ci ho da fare ora. Come si vede, questo suono del parlato è difficile da rendere nella ...
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libro s. m. [dal lat. liber -bri, che indicava originariamente la parte interna della corteccia che in certe piante assume aspetto di lamina e che, disseccata, era usata in età antichissima come materia [...] e con l’ascensione o escursione che intendono compiere. Usi fig. del linguaggio com.: segnare nel l. della memoria, fissare nella mente un ricordo; non essere più nel l. dei viventi, essere defunto. 4. In botanica (con sign. direttamente tratto da ...
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cibo s. m. [dal lat. cibus]. – 1. a. Nome generico per indicare tutto ciò che si mangia: abbondanza, scarsezza di cibo; riempirsi di cibo; aver bisogno di un c. sano, sostanzioso, nutriente; cibi squisiti; [...] ). Anche l’atto o il momento del pasto: non è bene coricarsi subito dopo il cibo. 2. fig. Nutrimento, in senso fig.: i buoni libri sono un buon c. per la mente; la meditazione è il c. dello spirito; c. eucaristico, l’Eucaristia. ◆ Pegg. cibàccio. ...
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statuto2 s. m. [dal lat. tardo statutum, forma neutra del part. pass. statutus di statuĕre «stabilire»]. – 1. ant. Ciò che è stato stabilito, disposto, deliberato, e che perciò può acquistare valore di [...] ne lo abisso De l’etterno s. quel che chiedi, Che da ogne creata vista è scisso (Dante), dove l’«eterno statuto» è la mente stessa di Dio nella quale fin dall’eternità tutto è stabilito. 2. a. Nel medioevo e nell’età rinascimentale, il complesso e la ...
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sìmbolo s. m. [dal lat. symbŏlus e symbŏlum, gr. σύμβολον «accostamento», «segno di riconoscimento», «simbolo», der. di συμβάλλω «mettere insieme, far coincidere» (comp. di σύν «insieme» e βάλλω «gettare»)]. [...] segno di reciproca amicizia. 2. fig. a. Qualsiasi elemento (segno, gesto, oggetto, animale, persona) atto a suscitare nella mente un’idea diversa da quella offerta dal suo immediato aspetto sensibile, ma capace di evocarla attraverso qualcuno degli ...
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s. f. Scandalo relativo a concessioni edilizie e controlli amministrativi di favore autorizzati dietro pagamento di tangenti da parte degli albergatori beneficiati. ◆ [tit.] Albergopoli a Venezia, la mente [...] è padovana - In manette il “dominus” delle mazzette [...], geometra di Cittadella. (Mattino di Padova.it, 31 marzo 2011, Cronaca) • [tit.] Albergopoli, prima confessione / «Regali in cambio di favori» ...
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abitudine
1. MAPPA L’ABITUDINE è la tendenza a ripetere una determinata azione, a rinnovare una determinata esperienza; si acquisisce per lo più con la ripetizione frequente dell’azione o dell’esperienza [...] ha memoria, perché poche volte ha potuto ricevere questa o quella impressione, ed assuefarsi a richiamarla colla mente. Ma manca formalmente della facoltà della memoria, giacchè nessuno si ricorda delle cose dell’infanzia, quantunque le impressioni ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei meccanismi biologici che, in tutte le...