grande
agg. [lat. grandis]. – Quando è premesso al sostantivo che determina, può avere l’elisione davanti a vocale (con grand’impegno, una grand’emozione), mentre davanti a consonante, e anche davanti [...] (cfr. l’uso analogo del latinismo Magno). Sostantivato, personaggio illustre per opere gloriose o per nobiltà d’animo e di mente: seguire l’esempio dei grandi; riferire le parole di un grande; i grandi sdegnano le miserie umane; quel grande, Che ...
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fare2
fare2 (ant. fàcere) v. tr. [lat. facĕre] (pres. fo 〈fò〉 [radd. sint.] o fàccio, fai [ant. faci], fa [radd. sint.; ant. e poet. face], facciamo, fate, fanno; imperf. facévo, ecc. [ant. e poet., [...] ); f. caso di o a una cosa, darle peso, tenerne conto; farsi beffe di qualcuno, beffarlo; far mente, porre attenzione; f. mente locale, immedesimarsi nelle circostanze, orizzontarsi in una situazione difficile e complessa; f. la barba, raderla (al ...
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vacuo
vàcuo agg. e s. m. [dal lat. vacuus, affine a vacare: v. vacare]. – 1. agg., letter. Vuoto, privo, mancante: le file sempre restavano intere e niuno luogo era di combattitori vacuo, eccetto che [...] vacuo da ogni piacere e dispiacere, importa essere pieno di noia (Leopardi); uomo, animo v. di qualsiasi nobile sentimento; mente v. di pensieri, d’idee; più frequente senza complemento sottintendendosi in genere che ci sia vuotezza di sentimenti, di ...
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parto2
parto2 s. m. [lat. partus -us, der. di parĕre «partorire», part. pass. partus]. – 1. Con riferimento agli animali mammiferi, espulsione (o estrazione) del feto e degli annessi fetali dagli organi [...] tuo p. gentil figliuola e madre (Petrarca; cfr. Dante: Vergine madre, figlia del tuo figlio). b. fig. Creazione, prodotto della mente, delle facoltà intellettuali (oggi, per lo più in contesti di tono iron. o scherz.): p. letterario, poetico (o delle ...
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se
sé pron. rifl. [lat. sē] (radd. sint.). – 1. Forma forte della declinazione del pron. rifl. di 3a pers.; si usa soltanto quand’è riferito al soggetto (maschile o femminile, singolare o plurale) o [...] altri; fare parte per sé stesso, non far lega con altri; dentro di sé, fra sé, fra sé e sé, nell’intimità della propria mente, del proprio spirito (così pensava dentro di sé; diceva tra sé che ...; andava ragionando fra sé e sé); in sé, in sé stesso ...
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sovraffaticare
v. tr. [comp. di sovr(a)- e affaticare] (io sovraffatico, tu sovraffatichi, ecc.). – Affaticare eccessivamente: s. il proprio organismo; lo studio rischia di sovraffaticarmi la mente; [...] , e quindi dannosi alla salute: negli ultimi mesi si è sovraffaticato per preparare il concorso; mi sono sovraffaticata e il medico mi ha prescritto assoluto riposo. ◆ Part. pass. sovraffaticato, anche come agg.: mente, memoria sovraffaticata. ...
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ristretto
ristrétto agg. [propr., part. pass. di ristringere, ma usato come part. di restringere; cfr. lat. restrictus, part. pass. di restringĕre]. – 1. Lo stesso che stretto, di solito con valore genericam. [...] fare ben poco. In senso intellettuale o morale, meschino, gretto: è un uomo di idee molto r., di mente r.; quindi, assol., uomo r. (di mente, di cuore, nei suoi giudizî). c. Ridotto in minor volume, condensato: brodo r. (sostantivato per ellissi: un ...
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nous
noùs 〈nus〉 s. m. [traslitt. del gr. νοῦς «intelletto»]. – Nella terminologia filosofica, l’intelletto, la mente, la ragione, sia umana sia divina: Anassagora chiamò n. la divina ragione ordinatrice [...] del mondo. Talora usato al femm. (forse per attrazione dell’ital. mente): come potevi tu pretendere che la gente venisse da te a comperare la ‘Dike’, la ‘Enkrateia’, la ‘Noùs’...? (Panzini). ...
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tornare
v. intr. e tr. [lat. tornare «lavorare al tornio, far girare sul tornio», der. di tornus «tornio»] (io tórno, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) Avviarsi, essere diretti al luogo da cui si era partiti [...] ; è tornato più volte a controllare se c’eri; tornerò a farti visita sabato prossimo. Usi e sign. fig.: a. T. con la mente, col pensiero, col ricordo (a un luogo, a un tempo, a una persona, al passato, ecc.), rievocare, ripensarci: t. col discorso (o ...
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lavoro
lavóro s. m. [der. di lavorare]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi esplicazione di energia (umana, animale, meccanica) volta a un fine determinato: il l. dell’uomo, dei buoi, di un cavallo, di [...] , di precisione, di responsabilità; l. di mano, di braccia, di forza, e l. di mente, d’intelligenza, di concetto; l. meccanico, che impiega solo in piccola parte la mente, o monotono; l. umile, servile; l. di scalpello, di muratura; il l. dei campi ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei meccanismi biologici che, in tutte le...