mentalese
s. m. Il linguaggio della mente, della rappresentazione mentale di oggetti e concetti. ◆ Gli utensili in pietra sono l’archivio della preistoria. Dal modo in cui sono fatti si deducono interessanti [...] lo schema di alcune lingue straniere, come l’inglese o il francese. Analogamente il mentalese vuole indicare il linguaggio della mente, così come il francese indica il linguaggio della Francia. (Armando Plebe, Libero, 18 giugno 2006, p. 31).
Derivato ...
Leggi Tutto
indefensibile
indefensìbile (o indifensìbile) agg. [comp. di in-2 e lat. tardo defensibĭlis «difendibile»], ant. – Che non può essere difeso, sostenuto, indifendibile. ◆ Avv. indefensibil(e)ménte, o [...] indifensibil(e)ménte, in modo da non potersi difendere: mi cominciaro molti e diversi pensamenti a combattere e a tentare, ciascuno quasi indefensibilemente (Dante). ...
Leggi Tutto
yoga
yòga s. m. [voce sanscr. ‹i̯óoġa›, che significa propr. «unione, congiunzione (dell’uomo con la divinità)»], invar. – 1. Termine con cui viene indicato un vasto complesso di tecniche ascetiche, [...] la sottrazione dei sensi agli stimoli esterni. Il momento culminante, cioè lo svuotamento della mente, si articola in tre gradi: sforzo per concentrare la mente su un oggetto (o un’idea), attenzione continua a questo e, infine, raccoglimento assoluto ...
Leggi Tutto
trascorrere
trascórrere (letter. ant. transcórrere) v. tr. e intr. [dal lat. transcurrĕre, comp. di trans- «trans-» e currĕre «correre»] (coniug. come correre). – 1. tr. a. letter. Correre, o anche soltanto [...] improvviso: I’ son per te in tal dolor transcorso Che son per dare alla mia vita bando (Poliziano). Passare, con la mente o col racconto, ad altro argomento: Però trascorro a quando mi svegliai (Dante); e per indicare un passaggio rapido, lieve: la ...
Leggi Tutto
dimenticare
v. tr. [lat. tardo dementicare, der. di mens mentis «mente»] (io diméntico, tu diméntichi, ecc.). – 1. tr. a. Perdere, anche temporaneamente, la memoria di una cosa, non ricordare: d. il [...] libro (non mi sono ricordato di comperare, di portare, di mandare il libro); mi son dimenticato della lezione (m’è passato di mente che dovevo andare alla lezione, che era l’ora della lezione e sim.). Seguito da di e l’infinito può avere la coniug ...
Leggi Tutto
locale1
locale1 agg. [dal lat. tardo localis, der. di locus «luogo»]. – 1. Di luogo, che ha in sé idea di luogo: memoria l., che ritiene i luoghi, lo stato e la disposizione dei luoghi e delle cose; [...] , espressioni l.; colore l., nell’arte e nelle descrizioni letterarie (v. colore, n. 6 b); fig., fare mente l. (v. mente, n. 3 b); impiegato l., impiegato, con mansioni in genere esecutive, presso rappresentanze diplomatiche e consolari, assunto fra ...
Leggi Tutto
dio2
dio2 (e Dio, soprattutto nel sign. 1) s. m. [lat. dĕus, pl. dĕi e dī] (pl. dèi, ant. e dial. dii; al sing. l’art. è il, al plur. gli; la d- iniziale ha sempre, dopo vocale, il raddoppiamento sintattico; [...] Dio, quando giunge un bene o un aiuto insperato, o anche quando sopravviene una meritata punizione. Era ancora nella mente di Dio (anche nella forma lat. in mente Dei), alludendo a persona che, nel tempo di cui si parla, non era ancora nata o a fatto ...
Leggi Tutto
lampo
s. m. [dallo stesso tema di lampa, lampare]. – 1. Luce abbagliante e di brevissima durata, manifestazione ottica delle scariche elettriche che hanno luogo nell’atmosfera: il bagliore, il guizzare [...] (T. Tasso); ebbe un l. sinistro negli occhi. In similitudini e in usi fig., di cosa che si presenti o manifesti improvvisa, quasi illuminando d’un tratto la mente o lo spirito: ebbe un l. di speranza, di gioia; il l. del sospetto gli attraversò la ...
Leggi Tutto
entrare
(ant. intrare) v. intr. [lat. ĭntrare] (io éntro, ecc.; aus. essere). – 1. a. Andare dentro, penetrare in un luogo: e. in casa, e. a scuola, e. nel bosco, e. sotto le coperte; e. in acqua, immergervisi, [...] . b. Come sinon. di venire, insinuarsi (nell’animo, nella mente): mi è entrato il dubbio, il timore, il sospetto (anche: entra in testa; è un concetto che non gli entrerà mai nella mente; non gli entra nel cervello che il torto è soltanto suo. ...
Leggi Tutto
uscire
(ant. escire) v. intr. [lat. exīre, comp. di ex «fuori» e ire «andare», raccostato a uscio] (nella coniugazione, si ha il tema usc- quando l’accento cade sulla desinenza, èsc- quando cade sul [...] (o di testa, o dalla memoria), di cosa che viene dimenticata: m’era uscito di mente che avevo un appuntamento; u. dalla testa (o dal capo), dimenticare, non pensarci più: ti farò u. dalla testa queste idee balzane (o, in senso fig., questi grilli ...
Leggi Tutto
Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei meccanismi biologici che, in tutte le...