imprimere
imprìmere v. tr. [dal lat. imprimĕre, comp. di in-1 e premĕre «premere»] (pass. rem. imprèssi, imprimésti, ecc.; part. pass. imprèsso). – 1. Premere sopra; lasciare, mediante la pressione, [...] impresse fortemente nel mio animo; va a scuola, dove ho la certezza che nulla possa accadergli, nulla s’imprima nella sua mente, siccome egli sonnecchia per tutto il tempo scolastico (Gianni Celati). 2. non com. Stampare; con questo sign., si adopera ...
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virtu
virtù (ant. virtude o virtute, e anche vertù, vertude o vertute) s. f. [lat. virtus-ūtis «forza, coraggio», der. di vir «uomo»; il sign. moderno è dovuto principalmente al lat. cristiano]. – 1. [...] a intendere ch’egli avea (Boccaccio); quindi anche all’influsso esercitato dagli astri e dai cieli: questo cielo non ha altro dove Che la mente divina, in che s’accende L’amor che ’l volge e la virtù ch’ei piove (Dante). b. L’opera, il volere di Dio ...
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turbare
v. tr. [dal lat. turbare, der. di turba, v. turba1]. – 1. a. Agitare intorbidando o comunque alterando lo stato di ciò che è limpido, chiaro, tranquillo, sereno: Quale o trota o scaglion va giù [...] 3. intr. pron. a. Guastarsi, minacciare tempesta: il mare, il cielo, il tempo si è turbato. b. Di persona, alterarsi nella mente o nell’animo per qualche emozione, e per lo più in modo manifesto: a quella vista, a quelle parole si turbò profondamente ...
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smemorare
v. intr. [der. di memore, col pref. s- (nel sign. 2)] (io smèmoro, ecc.; aus. essere), ant. e letter. – Perdere la memoria, o anche la lucidità di mente, uscire di senno: cominciò a s. e a [...] immemore, o dimenticarsi di determinate cose: mi maraviglio che voi, anziché eccitarmi a dimenticare questa massima, non me la rechiate a mente quando la troppa bontà me ne fa smemorare (I. Nievo). ◆ Part. pass. smemorato, anche come agg. (v. la voce ...
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malato1
malato1 agg. [lat. male habĭtus (modellato sul gr. κακῶς ἔχων «che sta male»), rifatto come un part. pass. (cfr. ammalato)]. – 1. a. Di chi è colpito da malattia, o è in genere non sano, temporaneamente [...] malate. 2. Fig., con riferimento a perturbazioni dell’animo o a particolari comportamenti: è m. di accidia, di avarizia; una mente m., turbata da fantasie vane, morbose; una società m., che soffre di crisi morali, o più semplicem. che attraversa una ...
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insinuare
insinüare v. tr. [dal lat. insinuare, der. di sinus «seno1» col pref. in-1; propr. «introdurre in seno»] (io insìnuo, ecc.). – 1. a. Introdurre a poco a poco, e per lo più con cautela e destrezza: [...] dottrine, opinioni, sentimenti, penetrare facendosi strada a poco a poco: è un’idea che si è insinuata ormai nella sua mente; la speranza, il dubbio, il sospetto, la disperazione si insinuavano nel suo cuore. b. Avanzare malignamente un sospetto o un ...
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levare
v. tr. [lat. lĕvare «alleviare, alleggerire, alzare», der. di lĕvis «leggero»] (io lèvo, ecc.). – 1. a. Lo stesso che alzare, nel suo primo e più generico sign., cioè sollevare in alto: l. le [...] lamentarsi, ecc.; levar protesto, nel linguaggio giur., fare il protesto; elevare, innalzare: l. il pensiero a Dio, l. in alto la mente; e con altro traslato: Levommi il mio penser in parte ov’era Quella ch’io cerco, e non ritrovo in terra (Petrarca ...
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scrivere
scrìvere v. tr. [lat. scrībĕre] (pass. rem. scrissi, scrivésti, ecc.; part. pass. scritto). – 1. a. Tracciare sulla carta o su altra superficie adatta i segni grafici appartenenti a un dato [...] che è scritto, è scritto, è stabilito irrevocabilmente; questa me la scrivo, me la lego al dito, cioè la tengo bene a mente. b. Esprimere i proprî pensieri, sentimenti, stati d’animo mediante la scrittura: ha scritto ciò che gli dettava il cuore; s ...
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snebbiare
v. tr. [der. di nebbia, col pref. s- (nel sign. 4), in opposizione a annebbiare] (io snébbio, ecc.). – Sgombrare dalla nebbia: il vento ha snebbiato il cielo, e, come intr. pron., il cielo [...] è snebbiato. In senso fig., liberare da ciò che offusca, che impedisce la vista o l’intelligenza: s. gli occhi, la mente; ... ciò che finì per snebbiarmi dal vino (Pavese); come intr. pron.: quando gli si snebbiò la vista era più sollevato (Fogazzaro ...
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carne s. f. [lat. caro carnis, affine al gr. κείρω «tagliare»]. – 1. Parte muscolare del corpo dell’uomo e degli animali: avere poca, molta c. addosso, essere magro, grasso; e così essere in c., essere [...] della rivelazione, e spec. in san Paolo: non abita in me, cioè nella mia c., il bene (Ep. ai Romani 7, 18); con la mente servo la legge di Dio, con la c. quella del peccato (Ep. ai Galati 5, 16; per altri esempî neotestamentarî, v. spirito, n. 2 ...
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Il complesso delle facoltà umane che più specificamente si riferiscono al pensiero, e in particolare quelle intellettive, percettive, mnemoniche, intuitive e volitive.
Biologia
Lo studio scientifico dei meccanismi biologici che, in tutte le...