sguainare v. tr. [der. di guaina, col pref. s- (nel sign. 3)] (io sguaìno, meno corretto sguàino, ecc.). - [tirare fuori dalla guaina o dal fodero: s. la spada] ≈ estrarre, (non com.) evaginare, sfoderare, [...] (non com.) snudare. ↔ (non com.) infoderare, (non com.) inguainare, rinfoderare, ringuainare ...
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sgualcire (meno com. gualcire) [dal germ. ✻walkjan] (io sgualcisco, tu sgualcisci, ecc.). - ■ v. tr. [far prendere grinze o pieghe a indumenti, fogli di carta e sim.: s. il vestito; s. il giornale] ≈ e [...] ↔ [→ SPIEGAZZARE]. ■ sgualcirsi (o gualcirsi) v. intr. pron. [prendere delle pieghe, delle grinze: la tovaglia si è sgualcita] ≈ [→ SPIEGAZZARSI] ...
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coinvolgere /koin'vɔldʒere/ v. tr. [der. di involgere, col pref. co-¹] (coniug. come volgere). - 1. [trascinare con sé in una responsabilità o in un'impresa che comporta conseguenze spiacevoli: c. altri [...] , di un progetto] ≈ interessare. ↑ sollecitare. ↔ distogliere. 3. (fig.) [suscitare un coinvolgimento emotivo più o meno forte: un romanzo che mi ha coinvolto] ≈ catturare, (fam.) prendere, toccare. ↑ appassionare, eccitare, entusiasmare. ↔ annoiare ...
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sgusciare¹ v. intr. [prob. voce di origine onomatopeica] (io sgùscio, ecc.; aus. essere). - 1. [venire meno alla presa: il pesce gli è sgusciato via] ≈ guizzare, scappare, scivolare, sfuggire. 2. (estens., [...] fam.) [sfuggire, allontanarsi di soppiatto o con destrezza, nell'espressione sgusciare via: il ladro è riuscito a s. via] ≈ (fam.) battersela, (fam.) filarsela, (non com.) sbiettare, (fam.) sbolognarsela, ...
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fumo (ant. e pop. fummo) [lat. fūmus]. - ■ s. m. 1. [complesso dei prodotti gassosi e solidi di una combustione, che in forma di colonna o di nube si alza nell'aria] ● Espressioni (con uso fig.): andare [...] , sostanza. ■ agg. invar. [che ricorda il colore del fumo: grigio f.] ≈ scuro. □ andare in fumo [venire meno: le nostre speranze sono andate in fumo] ≈ disperdersi, dissolversi, fallire, naufragare, scomparire, sfumare, sparire, svanire. ↔ attuarsi ...
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massa s. f. [lat. massa "pasta", dal gr. máza "pasta di farina d'orzo", der. di mássō "impastare"]. -1. [quantità di materia unita in un insieme più o meno compatto: una m. di neve, di terra] ≈ accumulo, [...] agglomerato, ammasso, cumulo, mucchio. 2. (estens.) [grande quantità: una m. di vestiti] ≈ (pop.) barca, (pop.) casino, catasta, caterva, congerie, cumulo, (volg.) fottìo, (pop.) fracco, infinità, (fam.) ...
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sì [lat. sic "così; sì"] (radd. sint.). - ■ avv. 1. [come risposta affermativa: "Vieni anche tu?" "Sì"] ≈ altroché, certamente, certo, d'accordo, esatto, O.K., okay, sicuramente, sicuro, (region.) sine, [...] sì ≈ annuire; sì e no [in modo non preciso: saranno sì e no le otto] ≈ all'incirca, a malapena, approssimativamente, più o meno, pressappoco; un giorno sì e uno no ≈ a giorni alterni. 2. (estens.) a. [come risposta a chi bussa alla porta] ≈ avanti. b ...
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vita¹ s. f. [lat. vīta]. - 1. (biol.) [insieme delle funzioni naturali degli organismi viventi: ambiente adatto alla v.] ≈ esistenza. ↔ morte. 2. a. [spazio temporale compreso tra la nascita e la morte [...] , (spreg.) schiattare, soccombere, spirare, (fam.) stendere le gambe, (pop.) tirare le cuoia, (lett.) trapassare, (eufem.) venire meno, (eufem.) volare in cielo (o in Paradiso). ↔ (fam.) campare, vivere. □ restare (o rimanere) in vita [continuare a ...
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principio /prin'tʃipjo/ s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di "il primo"] (pl. -i, meno com. -ii o -î). - 1. a. [atto e fatto di cominciare: il p. della guerra; il p. dell'anno] [...] ≈ apertura, avvio, (lett.) cominciamento, esordio, inizio. ‖ origine, (punto di) partenza. ↔ conclusione, fine, termine. ▲ Locuz. prep.: al (o da o in o sul) principio [nei primi tempi: in p. tutto andava ...
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sicché (meno com. sì che) cong. [grafia unita di sì che]. - 1. (lett.) [con valore consecutivo: Fieramente furo avversi A me e a miei primi e a mia parte, Sì che per due fiate li dispersi (Dante)] ≈ cosicché, [...] di modo che, tanto che. 2. a. [con valore conclusivo: non ho trovato nessuno s. ho fatto da solo] ≈ di conseguenza, perciò, pertanto, quindi, ragion per cui. b. [assol. e in tono interr., per invitare ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...