ubriachezza /ubrja'kets:a/ (meno com. ubbriachezza; ant. ebriachezza) s. f. [der. di ubriaco]. - 1. [temporanea alterazione psichica dovuta all'abuso di bevande alcoliche: guidare in stato di u.] ≈ ebbrezza. [...] ↔ lucidità, sobrietà. 2. (estens.) [l'abusare abitualmente di bevande alcoliche fino a diventare ubriaco: l'u. è ancora una grave piaga sociale] ≈ alcolismo, Ⓣ (med.) etilismo ...
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ubriaco /ubri'ako/ (meno com. ubbriaco; ant. ebriaco; pop. e tosc. briaco) [dal lat. tardo ebriacus, der. di ebrius "ebbro"] (pl. m. -chi). - ■ agg. 1. [che è in stato di ubriachezza acuta: è tornato a [...] casa u. (fradicio)] ≈ (fam.) acciucchito, avvinazzato, (fam.) bevuto, (fam.) ciucco, (lett.) ebbro, (fam.) sbronzo. ↔ lucido, sobrio. 2. (fig.) a. [innamorato al punto da perdere la lucidità di giudizio, ...
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udienza /u'djɛntsa/ s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire; nel sign. 2, sul modello dell'ingl. audience]. - 1. [l'ascoltare qualcuno per rispondere e provvedere a quanto chiede o [...] ) di ampia u.; settimanali di scarsa u.] ≈ audience, pubblico. ‖ target. b. (giorn.) [interesse suscitato in un pubblico più o meno vasto e soprattutto il fatto d'essere conosciuto, letto, ascoltato e seguìto: uno scrittore che ha ottenuto larga u ...
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Fabio Rossi
prendere. Finestra di approfondimento
Modi di esercitare una presa - P. è uno dei verbi più com. e generici dell’ital., spesso usato, soprattutto nel linguaggio fam., in luogo di sinon. più [...] , offerta e sim. - Tutta un’altra serie di sign. di p. ha sempre a che fare col senso del possesso, ma in modo meno diretto. P. è talora un sinon. fam. di acquistare, comprare: hai preso tu il pane?; esco a prendere il giornale. Oppure, può essere ...
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carponi /kar'poni/ (meno com. carpone) avv. [prob. connesso con il lat. carpĕre "carpire" e anche "brucare, pascolare"]. - [nella posizione di chi sta o avanza posando i piedi e le mani a terra: camminare, [...] strisciare c.] ≈ a quattro zampe, (gatton) gattoni ...
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uguale (meno com. eguale) [lat. aequalis, der. di aequus "uguale, piano, equo"]. - ■ agg. 1. a. [che, nella natura o nell'aspetto, non differisce da un altro oggetto, elemento, individuo, anche con la [...] prep. a: quel gattino è proprio u. alla madre] ≈ identico, (fam.) spiccicato, (fam.) sputato (è suo padre s.), tale e quale, tutto (ø: il bambino è t. suo padre), [per lo più assol.] (lett.) altrettale, ...
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ugualmente /ugwal'mente/ (meno com. egualmente) avv. [der. di uguale (o eguale), col suff.-mente]. - 1. a. (non com.) [senza presentare dislivelli, irregolarità e sim.: il fluido si spandeva u. ricoprendo [...] tutti i pori] ≈ regolarmente, uniformemente, [posposto al verbo o all'agg.] (fam.) uguale. ↔ irregolarmente. b. [in uguale misura: due persone u. dotate] ≈ (lett.) del pari, parimenti, [posposto al verbo ...
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pleonastico /pleo'nastiko/ agg. [dal gr. pleonastikós, der. di pleonasmós "pleonasmo"] (pl. m. -ci). - 1. (ling.) [che costituisce pleonasmo: espressione p.] ≈ espletivo. ‖ ridondante. 2. (estens.) [di [...] atti e comportamenti e sim., di cui si può fare a meno: le tue giustificazioni sono p.] ≈ inutile, superfluo. ↔ utile. ↑ indispensabile, necessario. ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...