godere /go'dere/ (lett. o ant. gaudere) [lat. gaudēre] (io gòdo, ecc.; fut. godrò, meno com. goderò, ecc.; condiz. godrèi, meno com. goderèi, ecc.). - ■ v. intr. (aus. avere) 1. a. [provare intima soddisfazione, [...] contentezza, anche con la prep. di o con prop. dipendente con vari costrutti: godo della notizia che mi dai; godo che tu sia tornato tra noi; tutti godono di (o nel) vederti guarito] ≈ e ↔ [→ GIORE]. b. ...
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mondo² s. m. [lat. mundus (voce d'incerta origine), che designò dapprima la volta celeste e i corpi luminosi che la popolano, poi la Terra e i suoi abitanti]. - 1. [la totalità di tutte le cose create [...] (o gran) mondo [l'insieme delle persone delle classi più agiate che conducono vita mondana] ≈ e ↔ [→ MONDANITÀ (3)]. □ mettere (o, meno com., dare) al mondo [dare la vita: mettere al m. due gemelli] ≈ (fam.) avere, dare alla luce, generare, partorire ...
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corrompere /ko'r:ompere/ [dal lat. corrumpĕre] (coniug. come rompere). - ■ v. tr. 1. a. [esercitare un'azione di disfacimento, detto soprattutto di alimenti] ≈ avariare, decomporre, deteriorare, guastare. [...] guastare, pervertire, sviare, traviare. ↔ edificare, elevare, nobilitare. ↑ redimere. b. [indurre con denaro o con promesse a venir meno al dovere: c. i giudici, i testimoni] ≈ (fam.) comprare, subornare, (pop.) ungere. ■ corrompersi v. intr. pron. 1 ...
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sottovalutare v. tr. [comp. di sotto- e valutare] (io sottovalùto, ecc., meno corretto ma più com. io sottovàluto, ecc.). - [valutare una persona o una cosa meno di quello che effettivamente vale: tu sottovaluti [...] le tue capacità] ≈ sottostimare. ↔ sopravvalutare, sovrastimare, supervalutare ...
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corto /'korto/ (ant. region. curto) [lat. cŭrtus]. -■ agg. 1. a. [di poca lunghezza o meno lungo del normale: fiori a gambo c.; maniche c.] ≈ breve, [di caffè] ristretto. ↔ lungo. b. [di statura, meno [...] alto della norma] ≈ basso, (fam.) tracagnotto. ↔ alto, longilineo. ‖ slanciato. 2. (estens.) [di breve durata: una seduta più c. del solito] ≈ breve. ↔ (lett.) diuturno, esteso, lungo, prolungato. 3. [di ...
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eterno /e'tɛrno/ (ant. etterno) [dal lat. aeternus, da aeviternus, der. di aevum "evo"]. - ■ agg. 1. a. [che non ha principio né fine, riferito a Dio, a cose divine e sim.: la giustizia e.] ≈ infinito, [...] sono comunissimi, da secoli, usi fig. e iperbolici. Il sinon. meno marcato è infinito, che tuttavia, a differenza di e., si riferisce nel senso di «che non si rovina», con il sinon., meno fam., indistruttibile e, più attenuato, resistente: quel mobile è ...
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rammollimento /ram:ol:i'mento/ s. m. [der. di rammollire]. - 1. [il rammollire o il rammollirsi] ≈ ammorbidimento, (non com.) intenerimento, (non com.) rammorbidimento. ↔ (non com.) assodamento, consolidamento, [...] . 2. (fig.) a. [il divenire meno vigoroso: r. dell'organismo] ≈ illanguidimento, .) malacia. ● Espressioni: rammollimento cerebrale [processo degenerativo che rammollisce una zona più o meno ampia dell'encefalo] ≈ Ⓣ (med.) encefalomalacia. ...
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rammorbidire [der. di ammorbidire, col pref. r(i)-] (io rammorbidisco, tu rammorbidisci, ecc.). - ■ v. tr., non com. 1. [far diventare molle] ≈ e ↔ [→ RAMMOLLIRE v. tr. (1)]. 2. (fig.) [spec. con riferimento [...] molle] ≈ e ↔ [→ RAMMOLLIRE v. intr. (1)]. 2. (fig.) [con riferimento al carattere e sim., diventare meno aspro: spesso con l'età il carattere si rammorbidisce] ≈ addolcirsi, ammorbidirsi, mitigarsi, raddolcirsi, temperarsi. ↔ inacidirsi, inasprirsi ...
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croce /'krotʃe/ s. f. [lat. crux crŭcis]. - 1. a. [strumento di pena, in uso presso gli antichi, costituito da due legni, posti trasversalmente, sui quali venivano legati, inchiodati e lasciati morire [...] .: fig., fam., a occhio e croce ≈ all'incirca, approssimativamente, grosso modo, indicativamente, più o meno, pressappoco, su per giù. ↔ esattamente, né più né meno, precisamente. 4. (estens.) [nome e insegna di enti di assistenza civile e militare ...
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nascondere /na'skondere/ [lat. tardo inabscondĕre, der. di abscondĕre "nascondere", col pref. in-] (pass. rem. nascósi, nascondésti, ecc.; part. pass. nascósto). - ■ v. tr. 1. a. [sottrarre qualcosa o [...] Nievo); può la passione stessa talvolta velare l’intelligenza (G. Verga). Coprire è per l’appunto il verbo più generico e meno formale, con connotazione ora neutra, ora negativa: il signor Ottavio ha condisceso a coprire sotto il manto dell’umiltà la ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...