valere
valére v. intr. [lat. valēre «essere forte, sano; essere capace; significare»] (pres. indic. valgo [ant. o poet. vàglio], vali, vale, valiamo, valéte, vàlgono [ant. o poet. vàgliono]; pres. cong. [...] di un’azione e per dire che lo stesso effetto si potrebbe o si poteva ottenere anche in altro modo (più semplice, o meno faticoso, ecc.): se l’esame deve andare male, tanto vale non farlo; se già allora eri propenso a cedere, tanto valeva rinunciare ...
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frequenza
frequènza s. f. [dal lat. frequentia]. – 1. L’essere frequente; l’accadere, il ripetersi spesso: paese umido per la f. delle piogge; m’infastidisce la f. delle sue visite; come giustifica la [...] (c): la f. della corrente alternata è 50 Hz; tensione elettrica ad alta, a bassa f.; talora il termine viene usato, meno propriam., per indicare la grandezza periodica cui la frequenza si riferisce: applicare una f. di 100 Hz a un amplificatore, cioè ...
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popolare1
popolare1 (ant. populare) agg. [dal lat. popularis, der. di popŭlus «popolo1»]. – 1. a. Del popolo, inteso come collettività dei cittadini, senza distinzione di classi sociali: cercare il favore [...] si riferisce al popolo inteso come insieme delle classi sociali meno elevate, aventi un tenore di vita modesto, e biglietto. c. Che è vantaggioso per il popolo, per le classi meno abbienti: una politica p.; una legge p.; provvedimenti popolari. d ...
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mano
s. f. [lat. manus -us] (pl. le mani; pop. in alcune regioni d’Italia le mane, con un sing. mana; ant. e dial. le mano [continuazione del plur. lat. manus]. Il sing. può troncarsi anche nell’uso [...] m. (Mostra d’aver, come tu avrai in effetto, Disio che ’l mago sia teco alle mani, Ariosto); giù le m.! (o giù la m.!, meno com. le m. a casa!), intimazione rivolta a chi alza le mani per usarle contro altri, o a chi sta tentando di appropriarsi di ...
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vuoto
vuòto (ant. o pop. vòto) agg. [lat. volg. *vocĭtus, da vacĭtus, part. pass. di un verbo *vacēre «vuotare», con la stessa radice di vacuus «vacuo, vuoto»]. – 1. a. Privo di contenuto, che non contiene [...] per pieno significa che il noleggiatore s’impegna a pagare il nolo sulla quantità di merce convenuta, anche se ne imbarca di meno. Si dice allora che il noleggiatore deve pagare anche il vuoto per pieno e il nolo relativo si dice nolo morto (ingl ...
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sfumare
v. intr. e tr. [der. di fumo, col pref. s- (nel sign. 5)]. – 1. intr. (aus. essere) a. ant. Consumarsi, dissolversi in fumo, in vapore; esalare, evaporare. b. estens. Dissolversi, svanire, venire [...] a capelli, acconciarli tagliandoli gradatamente fra la nuca e il collo: s. i capelli alti, bassi, facendo cioè la sfumatura più o meno alta sul collo. ◆ Part. pres. sfumante, anche come agg., raro, che sfuma, che ha i contorni o i colori non netti ...
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nientemeno
nienteméno (o 'niènte méno') avv. – 1. In misura non inferiore, allo stesso modo; con questa accezione (in cui è più com. la grafia staccata niente meno) è generalm. seguito da che o di: stelle [...] che altrettanti soli (D. Bartoli); era ben naturale che s’interessasse per quella cara Gertrude, niente meno de’ suoi parenti più prossimi (Manzoni). 2. Più frequente come espressione enfatica di meraviglia o stupore, o per sottolineare l’importanza ...
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seno1
séno1 s. m. [lat. sĭnus -us, propr. la piega concava formata dalla veste, nella quale le donne portavano i loro figlioletti; quindi, per estens., «petto, anima, cavità, insenatura, ecc.»]. – In [...] foglietto e se lo pose in s.; Un ramoscel di palma Et un di lauro trae del suo bel s. (Petrarca). Si dice anche, ma meno comunem., dell’uomo: si trasse di s. l’uno de’ tre pani li quali portati aveva e cominciò a mangiare (Boccaccio); così nel modo ...
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tratto2
tratto2 s. m. [lat. tractus -us, der. di trahĕre «trarre», part. pass. tractus]. – 1. a. ant. L’azione e l’atto di trarre o tirare, il fatto di venire tratto o tirato, in alcune delle accezioni [...] caratteriali; t. originarî o superficiali, t. comuni o unici; il t. della vivacità, il t. dell’egocentrismo. 3. a. Parte, segmento più o meno lungo di un corpo che si estende in lunghezza: s’è dovuto cambiare un t. di tubo, un t. di cavo elettrico; è ...
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sentire
v. tr. [lat. sĕntire] (io sènto, ecc.). – In senso ampio, avvertire un qualsiasi stato di coscienza indotto in noi dal mondo esterno attraverso i sensi o un qualsiasi stato affettivo insorgente [...] non ci sente, non ci sente affatto, è sordo; Non veder, non sentir m’è gran ventura (Michelangelo); da quest’orecchio ci sento meno; fig., non ci sente da quell’orecchio, è una questione su cui non vuol discutere o transigere, su cui non è disposto a ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...