poco
pòco (tronc. po’ 〈pò〉) agg., pron. e avv. [lat. paucus] (pl. m. -chi). – 1. agg. Indica in genere quantità o numero limitato, scarso, e si contrappone direttamente a molto. Quindi, unito a un sost. [...] un po’ stanco; mi sembri un po’ pallido; è un ragazzo un po’ strano; con avverbî e locuz. avverbiali: un po’ più, un po’ meno; un po’ meglio, un po’ peggio; l’ho fatto un po’ alla svelta; temo che abbia preso la faccenda un po’ alla leggera, ecc. c ...
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principio
princìpio s. m. [dal lat. principium, der. di princeps -cĭpis nel sign. di «primo»: v. principe]. – 1. a. L’atto e il fatto di cominciare, inizio: il p. di una azione, di un’impresa; il p. [...] prima del 1° paragrafo. c. Comuni le locuz. avv. con sign. temporale al p. (meno com. a p.), dal p. (o da p.), in p., sul p. e sim prima (Artusi). 2. a. Ciò che, in modo più o meno diretto, costituisce l’origine, la causa di un determinato fatto o di ...
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peggiore
peggióre (ant. piggióre) agg. [lat. peior -oris, compar. di malus «cattivo»; cfr. peggio]. – 1. È il compar. di cattivo, molto più frequente del compar. regolare più cattivo, eccetto quando [...] è uomo di cuore più cattivo) o al comportamento più o meno indocile e irrequieto dei ragazzi (oggi sei stato più cattivo il p. di tutti; è il p. della classe, l’alunno meno preparato o più indisciplinato; è il p. cliente che mi poteva capitare; ...
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ricco
agg. [dal longob. rihhi] (pl. m. -chi). – 1. a. Che possiede denari, beni, sostanze e in genere mezzi di sussistenza in misura maggiore di quanto occorra per vivere in modo normale (si oppone, [...] l’ammontare delle sue sostanze; è r. di famiglia (o è di famiglia r.); è più r. di Creso, per antonomasia, ricchissimo, è molto meno r. di quel che si dice; specificando: r. a milioni, a miliardi di euro; r. di campi, di case, d’armenti, d’ogni ben ...
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viemeno
vieméno (o 'vie méno'; meno corretto viemméno) avv., ant. – Ancora meno, sempre meno: poco impaccio m’ho dato da quinci addietro, e vie meno me ne darò da quinci innanzi (Sacchetti). ...
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ruota
ruòta (region. o ant. e letter. ròta) s. f. [lat. rôta]. – 1. Organo meccanico a forma di disco, che può ruotare attorno a un asse passante per il suo centro e contemporaneamente, in taluni casi, [...] ruota, di cerchio: mantello a r., a mezza r., costituito di un intero o, rispettivam., di mezzo cerchio di panno; gonna a r., meno com. di gonna a campana, gonna che s’allarga molto verso il fondo. Ormeggio a r., quello di una nave che, ormeggiata su ...
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giovane
gióvane (meno com. gióvine) agg. e s. m. e f. [lat. iŭvĕnis] (nel plur., quasi esclusivam. gióvani). – 1. agg. a. Che è nell’età della giovinezza: uomo g., donna g.; due g. sposi; una signora [...] riguardo alle forze fisiche, al vigore della mente: ha quasi settant’anni, ma è (o si sente) ancora giovane. Con valore relativo, più g., meno g., minore o maggiore di età rispetto ad altra persona: è più g. di me; ha la mia stessa età, eppure sembra ...
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sempre
sèmpre avv. [lat. sĕmper]. – 1. Con continuità ininterrotta, senza termine di tempo (cioè senza fine, e talora senza principio); estens., per un tempo lunghissimo, nel passato o nel futuro: Dio [...] entro ristretti termini di tempo: è una ragazza allegra e canta s.; tuo padre è s. di malumore; e con tono più o meno enfatico: sei s. il solito bugiardo; s. fortunato lui! In forma negativa, non s., soltanto qualche volta: non s. il gioco riesce ...
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ora2
óra2 s. f. [lat. hŏra, dal gr. ὥρα]. – 1. a. Unità di misura del tempo, pari alla 24a parte del giorno, e suddivisa in 60 minuti primi; ha come simbolo la lettera h posta a esponente (per es., 1h). [...] in testi di quei secoli: a ore 8 di notte, che nei mesi equinoziali (sul finire di marzo e di settembre) corrispondono più o meno alle nostre 2; se ne conserva tuttavia il ricordo in espressioni pop. come un’or di notte, due or di notte (v. ór, nel ...
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potere2
potére2 v. tr. [lat. *pŏtēre, per il class. pŏsse, rifatto sul participio potens e sulle altre forme in pot- della coniugazione (potes, poteram, ecc.)] (nella coniugazione si alternano i temi [...] posso portarla; non poter vivere senza qualcuno (o, meno spesso, qualcosa), provare grandissimo dolore per l’assenza o darsi pace; non potei trattenermi dal ridere; non posso proprio farne a meno; il posto è così bello che non lo si può descrivere. d ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...