fede
féde (poet. fé) s. f. [lat. fĭdes]. – 1. a. Credenza piena e fiduciosa che procede da intima convinzione o si fonda sull’autorità altrui più che su prove positive: avere f. in Dio, nella Provvidenza, [...] giuramento: violare, tradire la f., la f. giurata; rompere f., venir meno all’obbligo di fedeltà: L’altra è colei [Didone] che s’ancise la comprovino. Nell’esclam. in fede di Dio e sim., è forma meno com. di fé (v.). ◆ Il dim. fedina è usato nel sign ...
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patina
pàtina s. f. [dal lat. patĭna «padella» (e poi anche il pasticcio che vi è contenuto e ne riceve la forma), con evoluzione di sign. non ben chiara]. – 1. a. Velatura, oscuramento o alterazione [...] studio, e sim.) sentite come ormai superate o comunque appartenenti a tempi lontani. b. Con sign. più generico, strato più o meno sottile di sostanza che si deposita su una superficie nascondendone o alterandone l’aspetto e il colore originarî: antri ...
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innanzi
(ant. inanzi) avv. e prep. [lat. in antea: v. anzi], letter. – 1. Avv. di luogo, sinon. meno pop. di avanti, con cui ha comuni molti usi; indica la direzione di fronte al soggetto (in contrapp. [...] (Boccaccio). 3. Come prep., unito di solito con la prep. a (o preceduto da pronome dativo), con valore spaziale o, meno com., temporale: ho sempre i. agli occhi quello spettacolo; sì come molti innanzi a noi hanno fatto e fanno (Boccaccio). Anche ...
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forestiero
forestièro (meno com. forestière; ant. o pop. forastièro, forastière) s. m. (f. -a) e agg. [dal provenz. forestier, der. del lat. foris «fuori»]. – Persona che non è nativa del luogo in cui [...] , né ha in esso stabile residenza, ma è venuta da altra città o da altra nazione per trattenervisi per un tempo più o meno breve, o come turista: movimento, afflusso dei f.; la città è piena di forestieri; si capiva dalla pronuncia che era un f. (o ...
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sapone
sapóne s. m. [lat. sapo -ōnis «miscuglio di grassi e cenere per tingere i capelli in rosso», voce di origine germ. pervenuta al lat. per tramite gallico]. – 1. Nome con cui si indicano comunem. [...] rossastre dovute ad aggiunta di oltremare o di sali di ferro; s. giallo resinato, preparato aggiungendo al grasso quantità più o meno grandi di resina; s. verde, preparato con olio di sansa di oliva grezzo. S. metallici, composti degli acidi grassi e ...
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spasmo
s. m. [dal lat. spasmus, gr. σπασμός: v. spasimo, che è la corrispondente forma pop.]. – 1. Variante ant. di spasimo. 2. In medicina, stato di contrazione della muscolatura volontaria o involontaria, [...] , sempre reversibile, talora intermittente, ma senza ritmo: spasmo di torsione, ipercinesia caratterizzata dalla contrattura, più o meno lenta e duratura, dei muscoli del tronco, degli arti e della nuca; spasmi dell’infanzia, manifestazioni spastiche ...
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papero
pàpero s. m. [voce onomatopeica]. – Oca giovane; può indicare il maschio soltanto, o genericam. il maschio e la femmina; talora indica addirittura l’oca adulta (spec. il maschio). Per il femm., [...] ’è molta differenza di costo per il mantenimento di grandi e piccini; i p. menano a bere le oche, quando chi ne sa di meno presume d’insegnare a chi ne sa di più; affidare (o lasciare, dare) la lattuga in guardia ai p., affidare qualcosa proprio alla ...
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tubo
s. m. [dal lat. tubus, di oscura origine]. – 1. Elemento cilindrico, meno spesso prismatico, cavo, di lunghezza variabile, usato essenzialmente per il trasporto di fluidi, e inoltre nelle costruzioni [...] dall’estremità dello stetoscopio, e, in altro ambito, i tubi per le comunicazioni a viva voce tra locali di una nave o, meno spesso, di un edificio (v. portavoce, n. 2); il generatore di suoni ottenuti facendo vibrare l’aria contenuta nel tubo stesso ...
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viola2
vïòla2 (ant. viuòla o vivuòla) s. f. [dal provenz. viola, viula, prob. voce onomatopeica]. – 1. Strumento musicale a corde e ad arco, appartenente alla famiglia del violino, del violoncello e [...] (e un’ottava sopra rispetto al violoncello), cioè do2, sol2, re3, la3; la tecnica d’esecuzione, a causa delle maggiori dimensioni dello strumento, è meno agile che nel violino, con passaggi molto più difficoltosi, e il colore del timbro è più scuro e ...
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quietare
(letter. quetare) v. tr. [dal lat. tardo quietare o quietari, der. di quietus «quieto»] (io quièto, o quèto, ecc.). – 1. Porre in quiete, calmare: q. le tempeste; q. il mare, le onde; q. un [...] . il verbo fu adoperato anche intransitivamente. Ant., mettersi in stato di pace con altri, stabilire rapporti pacifici: né era meno sollecito il re a quietarsi co’ prìncipi vicini (Guicciardini). In usi fig., trovare pace, appagarsi: Nel vero in che ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...