pari1
pari1 (ant. pare) agg. [lat. par paris]. – 1. a. Uguale ad altra persona o cosa nella qualità determinata dal complemento, o uguale in genere: siamo p. d’età, di statura, di forza; le due colonne [...] comportato al p. di un mascalzone; tu ne hai l’obbligo al p. di tutti gli altri; io ne ho diritto al p. di te. Meno com., in confronto: al p. di lui, tutti sono zero; anche al pari che, quando il secondo termine di paragone è un complemento indiretto ...
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sotto-
– È la prep. (e avv.) sotto, usata come prefisso per la formazione di molti composti nominali e verbali, in alcuni dei quali conserva il sign. e anche la funzione di preposizione (come negli avv. [...] i prefissi sub- o so- ma è raro che non si istituiscano tra le varianti differenze più o meno notevoli di significato e di uso (cfr. sottentrare, sottodivisione, sottomettere, sottogiacere, sottopunto, di fronte a subentrare, suddivisione, sommettere ...
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risalire
v. intr. e tr. [comp. di ri- e salire] (coniug. come salire; come intr., aus. essere). – 1. Salire di nuovo: l’aliante, dopo essersi abbassato fin quasi a terra, cominciò a r.; tornare di nuovo, [...] stabilire come è nata questa diceria, bisogna r. alla fonte. c. Di avvenimenti accaduti o di opere compiute in un tempo più o meno lontano: la sua morte risale a venti anni fa (ma anche a poche settimane fa, a non più di tre giorni); la costruzione ...
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movimento
moviménto s. m. [der. di muovere]. – 1. a. L’azione del muovere o del muoversi; è dunque sinon. di moto (rispetto al quale è, in genere, meno specifico): imprimere un m. a qualche cosa; mettere, [...] di moto. c. Raro nel sign. fig. di moto dell’animo, tendenza, affetto, passione (in questo senso indica qualcosa di meno violento e subitaneo che moto): Vinca tua [della Vergine] guardia i movimenti umani (Dante); la quale [ira] niuna altra cosa è ...
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rischio
rìschio (ant. risco) s. m. [der. di rischiare]. – 1. a. Eventualità di subire un danno connessa a circostanze più o meno prevedibili (è quindi più tenue e meno certo che pericolo): la strada [...] ., andare, venire a r.: boschi inospiti e selvaggi, Onde vanno a gran r. uomini e arme (Petrarca). Frequente la locuz. a rischio di (meno com. col r. di), rischiando di, anche a costo di: è voluto salire sul tetto a r. di rompersi l’osso del collo. b ...
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parola
paròla s. f. [lat. tardo parabŏla (v. parabola1), lat. pop. *paraula; l’evoluzione di sign. da «parabola» a «discorso, parola» si ha già nella Vulgata, in quanto le parabole di Gesù sono le parole [...] tutto; hai impegnato la tua p. e non puoi più ritirarti; mantenere la p., tenere o serbare fede alla p.; mancare di p., venir meno alla p.; essere di p., essere un uomo di p., tener fede ai proprî impegni; non ho che una sola p., non ritiro ciò che ...
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inferiore
inferióre agg. [dal lat. inferior -oris, comparativo di infer o infĕrus: v. infero]. – 1. a. Che si trova più in basso, che sta sotto: la parte i. di un edificio, di una colonna, di una pagina; [...] più vicina alla foce: il Danubio i. (o il corso i. del Danubio); Austria Inferiore. In geologia e in paletnologia, la parte meno recente di un periodo o di un’età: il cretacico i., il paleolitico inferiore. In codicologia, scrittura i., in un codice ...
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sdrucciolare
v. intr. [prob. lat. *exderoteolare «ruzzolare giù»: v. ruzzolare] (io sdrùcciolo, ecc.; aus. essere, nel sign. 1 e 2 a, avere nel sign. 2 b). – 1. Scivolare, cadendo, o rischiando di cadere, [...] per non s. sul terreno ancora bagnato (Jovine). Meno com., scivolare velocemente e leggermente su una superficie levigata, [dal carro dei monatti] quatto quatto (Manzoni). Come sinon. meno com. di scivolare, anche con riferimento a cose: ritirò la ...
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deliquio
delìquio s. m. [dal lat. deliquium, der. di delinquĕre «venire meno (coi sensi)»]. – Oscuramento passeggero e più o meno profondo della coscienza, accompagnato da senso di vertigine, offuscamento [...] della vista, indebolimento dell’azione cardiaca, pallore intenso, sudore freddo, perdita delle forze e rilasciamento muscolare più o meno gravi, fino all’abbandono completo del corpo e alla caduta: avere un d., cadere in deliquio. È parola dell’uso ...
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lusingare
luṡingare v. tr. [der. di lusinga] (io luṡingo, tu luṡinghi, ecc.). – 1. a. Attirare, allettare con lusinghe, con complimenti, lodi o false promesse: l’aveva lusingata a lungo facendole credere [...] de’ mortali (T. Tasso). In tutti questi usi estens. e fig., il verbo s’avvicina ai sign. di altri verbi più o meno affini, come allettare, accarezzare, blandire. b. Illudere, indurre a credere o a sperare cose che non possono essere o che non possono ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...