zona
żòna s. f. [dal lat. zona «cintura, fascia» (gr. ζώνη, dal tema di ζώννυμι «cingere»)]. – 1. Come termine storico, la fascia usata nell’antica Grecia, spec. dalle donne, per tenere stretta e sostenuta [...] o di periferia; i negozî, gli uffici, gli autobus della nostra z.; cambiare zona, restare in zona (e determinando con più o meno precisione: la z. dell’EUR, la z. di Monte Mario, la z. di Piazza Venezia, ecc., a Roma); frequente nella terminologia e ...
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senso
sènso s. m. [lat. sēnsus -us, der. di sentire «percepire», part. pass. sensus]. – 1. a. La facoltà di ricevere impressioni da stimoli esterni o interni (affine quindi a sensibilità): gli animali [...] , per qualche rispetto: in un certo s. hai ragione tu; questo è vero, ma soltanto in un certo senso. c. Equivale più o meno a modo in alcune frasi tipiche, come: gli puoi scrivere in questo s.; m’ha risposto in questo s.; soprattutto quando ci sia un ...
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svelare
v. tr. [der. di velo1, col pref. s- (nel sign. 3)] (io svélo, ecc.). – 1. letter. o raro. Togliere il velo, liberare dal velo: s. una statua, una lapide, nella cerimonia d’inaugurazione; s. il [...] che non erano prima conosciuti (con sign. affine, e spesso meno proprio, a rivelare): in questo libro l’autore ha svelato intellettuale o morale (anche in questo uso, è meno com. e spesso meno proprio di rivelarsi): ti sei svelato per quello che ...
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stancare
v. tr. [der. di stanco] (io stanco, tu stanchi, ecc.). – 1. a. Logorare le forze, indebolire la capacità di resistenza fisica e psichica con affaticamento più o meno intenso e prolungato; affaticare: [...] scia fino al tramonto senza stancarsi mai; a leggere a lungo mi si stanca la vista. 2. estens. a. Far venire meno o rallentare la volontà, l’energia, l’impegno: ha cercato di stancarmi creandomi ostacoli e difficoltà d’ogni genere; s. l’avversario ...
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obiettore di crescita
loc. s.le m. Chi rifiuta uno stile di vita consumistico, una concezione che considera la crescita dei consumi come fattore basilare di sviluppo sociale. ◆ Vivono in campagna, ma [...] «sobria per scelta», come quella proposta dal movimento degli obiettori di crescita, si lavorerà di meno per vivere meglio; si consumerà meno ma meglio; si produrranno meno rifiuti e si riciclerà di più. Si tratta, in breve, di ritrovare il senso ...
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travagliare
v. tr. e intr. [dal fr. travailler, lat. *tripaliare «martirizzare», der. del lat. tardo tripalium «strumento di tortura fatto di tre pali» (cfr. l’agg. lat. tripalis «sostenuto da tre pali»)] [...] tr. Dare travaglio, cioè sofferenza fisica (e s’intende per lo più lunga, penosa): è travagliato dall’artrite, dalla sciatica; meno com. nella forma attiva: ha i reumatismi che lo travagliano. Recare molestia, tormentare: La sete natural che mai non ...
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terrazzo
s. m. [lat. *terraceus, der. di terra «terra»]. – 1. Negli edifici d’abitazione, ognuno dei ripiani, scoperti o anche coperti, che si aprono a livello dei piani d’abitazione (è detto t. a livello [...] di verde. 5. a. Tipo di pavimento, usato tra l’altro per terrazze e terrazzi, costituito da uno strato più o meno spesso di materiale impermeabile, come battuto di cemento, lastricati, con o senza sottostrato di asfalto, ecc. b. Tipo di pavimento ...
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ordinary people
loc. s.le f. inv. Gente comune. ◆ L’ordinary people selezionata da [Fabio] Fazio – però più compunta, meno caciarona rispetto a «Quelli che il calcio» – non è meno performante, rispetto [...] ) • La svolta arriva non dall’eccezione, ma da quella che sta diventando la regola: lo squilibrio anagrafico conta sempre meno. L’area vip dà il buon esempio all’«ordinary people». Così, Elisabetta Gregoraci aspetta gioiosamente di impalmare il non ...
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languire
v. intr. [dal lat. languēre] (io languisco o lànguo, tu languisci o làngui, ecc.; aus. avere). – 1. a. Essere privo di forze, essere in uno stato prolungato di abbattimento fisico: l. infermo [...] impera e l’altra langue (Dante). 2. fig. Venir meno, scemare, indebolirsi perdendo intensità: la fiamma, la luce languisce; il furor langue (Ariosto). Del colore, attenuarsi, farsi meno vivo: le nuvole rosseggiano, poi vanno languendo, e pallide ...
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concedere
concèdere v. tr. e intr. [dal lat. concedĕre «ritirarsi dinanzi a qualcuno, cedere, concedere», comp. di con- e cedĕre «cedere»] (pass. rem. io concèssi o concedéi o concedètti, tu concedésti, [...] di rientrare un’ora più tardi. b. Ammettere come cosa vera: concedo di aver torto; devi c. di avere esagerato (meno com. di ammettere o riconoscere). Con questo senso, è spesso usato il part. pass. concesso, in costruzione assoluta: anche concesso ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...