periurbano agg. 1. Che appartiene alla periferia di una città; periferico. 2. Per estensione, posto nell'area a ridosso di un grande centro abitato. ◆ Sviluppo, esigenze, comunità, parole grosse che il [...] ricolonizzato aree dove non erano più presenti fino a 20-30 anni fa. E quando la presenza dell'uomo si fa meno evidente, raggiungono anche aree periurbane o urbane. (Ansa.it, 31 marzo 2020, Ambiente & Energia/Animali) • La sfida per i prossimi ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] , in maggior numero (per un altro uso della locuz. in più, v. sopra, al n. 1 d). b. Né più né meno, per l’appunto, proprio così (v. meno, n. 4 b). c. Per lo più (anche in grafia unita, perlopiù), il più delle volte, nella maggioranza dei casi; nell ...
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allentare
v. tr. e intr. pron. [der. di lento] (io allènto, ecc.). – 1. a. Rendere più lento, cioè meno teso, meno tirato, meno stretto: a. il nodo, la cinghia; a. il freno, le redini, la stretta (anche [...] ; a. la mano, aprirla (fig., usare indulgenza, attenuare il rigore). Fam., a. un ceffone, uno schiaffo, darlo. b. Rendere meno rigido: a. la sorveglianza, il controllo, la disciplina. Mitigare, calmare: a. lo sdegno, l’ira; a. la tensione degli animi ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] 4/4 il primo tempo è forte, il secondo debole, il terzo mezzo forte, il quarto debole. d. Il termine è talora usato anche come sinon. meno com. di metro o misura o battuta (t. in 4/4, in 3/8, ecc.) o di ritmo (t. binario, ternario, quinario, ecc.). e ...
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mancare
v. intr. e tr. [der. di manco1] (io manco, tu manchi, ecc.). – 1. intr. (aus. essere) a. Essere in quantità o in numero insufficiente, essere meno di quanto sarebbe necessario o conveniente o [...] di cui si sente, si è sentita o si sentirà la lontananza, e quindi il desiderio e il rimpianto; in qualche caso, venire meno alla fiducia o alle speranze di qualcuno, non dargli l’aiuto o il conforto atteso: «Lucia», disse Renzo, «volete voi mancarmi ...
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passo2
passo2 s. m. [lat. passus -us, der. di pandĕre «aprire, stendere», part. pass. passus; in origine, quindi, «apertura delle gambe nel camminare; spazio compreso in questa apertura», da cui «passo» [...] s’accendeva il gran focolare della galleria, il quale era tanto grande che a saziarlo per una volta tanto non si richiedeva meno d’un mezzo p. di legna (I. Nievo). 7. Nella tecnica, in genere, la distanza costante fra due elementi di una successione ...
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minore
minóre agg. [lat. minor -ōris, che funge da compar. di parvus «piccolo»; cfr. meno e minimo] (al sing. masch. e femm., se premesso al sost., e in usi poetici anche al plur., o posposto al sost., [...] ), v. frate, n. 2. c. Con riferimento all’età di una persona, con valore relativo, indica chi, per esser nato più tardi, ha meno anni di un’altra persona: il figlio, il fratello m.; la m. delle tre sorelle. In senso assol., e per lo più sostantivato ...
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manco1
manco1 agg. e avv. [lat. mancus «monco, storpio, debole»]. – 1. agg. (pl. m. -chi) a. ant. o letter. Manchevole, che manca di qualche cosa, quindi difettoso, imperfetto, o incompleto, scarso, [...] e minor doglia (Lorenzo il Magnifico). b. Sono ancora vive nell’uso pop. e region. le locuz. far di m., fare a meno; al m., né m., e più spesso in grafia senza manco, senza dubbio, certamente, immancabilmente (dove manco potrebbe essere inteso come ...
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perdere
pèrdere v. tr. [lat. perdĕre, comp. di per-1, indicante deviazione, e dare «dare»] (pass. rem. pèrsi o perdètti [meno com. perdéi], perdésti, pèrse o perdètte [meno com. perdé], perdémmo, perdéste, [...] . un punto, due punti; p. la prima mano. Con uso assol., essere il perdente: avevo scommesso cento euro e ho perso; chi fa meno di dieci punti perde; Quando si parte il gioco de la zara, Colui che perde si riman dolente (Dante); devi imparare a p.; a ...
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non
nón avv. [lat. non]. – Avverbio di negazione; parola frequentissima nel discorso, serve a negare o escludere il concetto espresso dal vocabolo cui si premette (essere - non essere; andare - non andare; [...] , ci crediate o non ci crediate (frasi equivalenti a venga o no, voglia o no, ecc., rispetto alle quali hanno tono meno perentorio e più enfatico); anche con il verbo sottinteso: maestro o non maestro, in questo campo è un ignorante (sia egli maestro ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...