rumore
rumóre (ant. o letter. romóre) s. m. [lat. rumor -ōris]. – 1. a. Qualsiasi perturbazione sonora che, emergendo dal silenzio (o anche da altri suoni), dia luogo a una sensazione acustica: il mondo [...] sono perciò perseguibili con le pene previste dal codice. b. Voce, o insieme di voci, in quanto percepite come un suono più o meno confuso o indistinto: non fate r., abbassate la voce: c’è il bambino che dorme; I fanciulli gridando Su la piazzuola in ...
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pompa1
pómpa1 s. f. [dal fr. pompe, che è dall’oland. pompe (o ingl. pump), di origine onomatopeica]. – 1. Genericamente, macchina operatrice destinata a sollevare o comunque a spostare liquidi o aeriformi, [...] chiuse e p. a condotti aperti a seconda che il fluido all’interno della pompa resti confinato per tempi più o meno lunghi entro volumi chiusi o percorra invece canalizzazioni aperte, cioè comunicanti con gli ambienti di presa e di mandata. Per gli ...
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spopolare
v. tr. e intr. [der. di popolare2, col pref. s- (nel sign. 1); cfr. lat. depopulari] (io spòpolo, ecc.). – 1. tr. Rendere privo o scarso di popolazione, allontanando o eliminando gli abitanti: [...] ha spopolato il paese; per estens., rendere meno frequentato, meno affollato: l’improvvisa ondata di maltempo ha spopolato pron., impoverirsi di abitanti, o di frequentatori; diventare meno popolato o frequentato: le campagne si vanno sempre più ...
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maniera
manièra (ant. manèra) s. f. [dal fr. ant. maniere, uso sostantivato dell’agg. manier, propr. «che si fa con le mani»]. – 1. a. Modo particolare di operare, di comportarsi: non tutte le operazioni [...] per nulla manera Eo posso la mia vita confortare (Ch. Davanzati); e così nelle locuz. in tal m., in qual m., in m. che (meno com. per m. che, di m. che); sarà meglio che ti facci fabbricare ... un altro pianeta ... che sia composto e abitato alla tua ...
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piega
pièga s. f. [der. di piegare]. – 1. a. L’effetto del piegare o del piegarsi, il punto in cui qualcosa si piega: una p. ad angolo acuto; una p. a U; la p. del braccio, del ginocchio; meno com.: [...] p. intorno agli occhi; aveva una p. amara sulle labbra. In anatomia, sinon. meno com. di plica: piega (o plica) mongolica, v. mongolico; anche, sinon. meno com. di solco: p. inguinale; p. nasogeniena; talora anche sinon. di circonvoluzione cerebrale ...
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per
pér prep. [lat. pĕr]. – Come le altre prep. proprie, può fondersi con l’articolo determinativo per dare luogo alle prep. articolate, raramente usate, pel (per il), pei o pe’ (per i), e ad altre, [...] : per l’amor di Dio, per l’amor del Cielo; per le anime sante del purgatorio. O, all’opposto, in esclamazioni più o meno blasfeme: per Dio (v. perdio), ecc.; e nei varî eufemismi (spesso con nomi di divinità pagane) da cui sono sostituite: per Giove ...
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sollevare
v. tr. [lat. sublevare, comp. di sub «sotto» e levare «alzare; alleviare»] (io sollèvo, ecc.). – 1. Alzare, spostare verso l’alto, rimuovendo da terra o da un altro piano di appoggio: s. un [...] ma ora con le cure e il riposo mi sono sollevato. e. Riferito a ciò che opprime, addolora o rattrista, alleviare, mitigare, rendere meno aspro e duro: s. le miserie, i dolori, le sofferenze dei nostri simili. 3. Con altri usi fig.: a. Fare insorgere ...
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uno
agg. num. card., pron. indef. e art. indet. [lat. ūnus]. – Come agg. e come art., uno ha al masch. sing. la variante apocopata un, l’uso della quale è regolato dalle stesse norme che regolano l’uso [...] di una via): il numero uno, a pagina uno, il giorno uno marzo. Nelle operazioni: sette per uno (7 × 1); otto meno uno (8 – 1), ecc.; ricominciando la sequenza dei numeri dopo ogni decina, uno si unisce, come secondo elemento, al numero che esprime ...
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tranquillare
v. tr. e intr. [dal lat. tranquillare, der. di tranquillus «tranquillo»]. – 1. a. tr. Rendere tranquillo, calmare, sedare (è forma sentita oggi come meno com. e più letter. di tranquillizzare): [...] le liti], e non ne traie mai a fine niuna (s. Bernardino). b. intr. pron. Mettersi tranquillo, rassicurarsi, calmarsi (meno com. di tranquillizzarsi): vedendo che non c’era più pericolo, si tranquillò; compresi che i miei timori erano infondati, e mi ...
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percuotere
percuòtere (pop. o poet. percòtere) v. tr. [lat. percŭtĕre, comp. di per-1 e quatĕre «scuotere»] (io percuòto, ecc.; pass. rem. percòssi [ant. o raro percotéi], percotésti, ecc.; part. pass. [...] di persona, battere, colpire un’altra persona con la mano, con i piedi o con un oggetto qualsiasi, con l’intenzione più o meno cosciente di far male, o per altro scopo: p. qualcuno con un potente manrovescio, con un pugno, con una serie di calci, con ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...