osso
òsso s. m. [lat. ŏs ŏssis] (pl. -i; in senso proprio e con valore collettivo, le òssa). – 1. a. Ciascuno degli elementi, duri, resistenti, di colore biancastro, formati di un particolare tessuto [...] Si riferiscono al fatto che le ossa sono la parte più interna del corpo le frasi fig. o iperb.: bagnarsi, infradiciarsi fino all’o. (meno com., fino alle o.); il vizio (del bere, del gioco) ce l’ha ormai nelle o., è in lui radicato, inveterato; e con ...
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crisi
criṡi (ant. criṡe) s. f. [dal lat. crisis, gr. κρίσις «scelta, decisione, fase decisiva di una malattia», der. di κρίνω «distinguere, giudicare»]. – 1. Nel linguaggio medico: a. Repentina modificazione, [...] positivistiche, è invalso l’uso del termine per indicare uno squilibrio traumatico e poi, più in generale, uno stato più o meno permanente di disorganicità, di mancanza di uniformità e corrispondenza tra valori e modi di vita: la c. della società, la ...
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rettificazione
rettificazióne s. f. [dal lat. tardo rectificatio -onis, der. di rectificare «rettificare»]. – 1. L’azione e l’operazione di rettificare, il fatto di venire rettificato. Concorre con rettifica [...] (per l’impossibilità della soluzione del problema, v. quadratura); in elettrotecnica, sinon. meno com. di raddrizzamento, e in radiotecnica, sinon., meno com. e meno proprio, di rivelazione. È inoltre termine in uso nel linguaggio giur., in relazione ...
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grosso1
gròsso1 agg. [lat. tardo grŏssus]. – 1. In senso relativo, di oggetto che ha una certa grossezza (la quale è precisata da un’espressione numerica, o è genericamente determinata da un avverbio [...] , di molto, in frasi come sbagliare, ingannarsi di g. (anticam. aveva sign. più generico: in gran quantità, in gran numero, e sim.); meno com., a un di g. o a un digrosso, a un dipresso, all’incirca. c. non com. Alla grossa, superficialmente: se tu ...
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coalizione
coalizióne s. f. [dall’ingl. e fr. coalition, che è dal lat. mediev. coalitio -onis «riunione», der. di coalescĕre «unirsi insieme»]. – Accordo, unione, intesa, più o meno temporanea, fra [...] intese che le imprese concorrenti di qualsiasi tipo, appartenenti a uno o a più paesi, possono stipulare, vincolando più o meno ampiamente e durevolmente la propria attività al fine di conservare o accrescere il loro potere di mercato; c. del lavoro ...
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vernice
s. f. [lat. tardo veronīce «resina, albero resinoso» (lat. mediev. vernica, vernicium), dal gr. βερενίκη, βερονίκη e anche βερνίκη, βερενίκιον, che prob. derivano da una delle antiche città di [...] che nel ripassarlo con una punta o nel tracciarlo direttamente si eserciti una pressione più o meno forte, la vernice aderisce più o meno al verso della carta, lasciando scoperto il metallo in corrispondenza delle parti decalcate, con una imprimitura ...
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stretta
strétta s. f. [der. di stretto1]. – 1. a. Il fatto di stringere, o di venire stretto, premendo fortemente: tagliai il fil di ferro con una s. di pinze; la volpe tentava di liberarsi dalla s. [...] un accordo tra parti o tra contraenti, il perfezionamento di un contratto verbale, e sim. b. Il fatto di rendere, o di diventare, meno ampio o largo, di stringere o di stringersi: dare una s. alla cintola; la s. è stata troppo forte e il nodo non ...
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maiale
s. m. [lat. maialis, forse perché si sacrificava alla dea Maia, madre di Hermes (Mercurio)]. – 1. a. (f. -a) Mammifero domestico della famiglia suidi, detto comunem. anche porco (e, con intenzioni [...] carne dell’animale, sia macellata, sia salata o insaccata: braciole, zampone, àrista, fegato di maiale. Il femm. maiala è di uso meno com. rispetto a scrofa. b. M. d’acqua, altro nome del capibara, roditore caviomorfo del genere idrochero. 2. (f. -a ...
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paura
s. f. [rifacimento, col suff. -ura, del lat. pavor -oris «timore, paura», der. di pavere «aver paura»]. – 1. a. Stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di [...] ti ho fatto p.?; il mare era così agitato, il cielo era così scuro, la strada era così solitaria, che faceva p.; puoi fare a meno di gridare, perché tanto non mi fai p.; la morte fa p. a tutti; niente gli fa p. (non arretra dinanzi a nessun pericolo ...
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mercato
s. m. [lat. mercatus -us, der. di mercari «far commercio, trafficare»]. – 1. a. In senso concr., il luogo, per lo più all’aperto, dove avvengono le contrattazioni per la vendita e l’acquisto [...] fa in luoghi e giorni fissi per la vendita di beni o prodotti determinati, con il concorso di persone anche da centri più o meno vicini: m. bovino, equino; il m. del bestiame si fa da noi tutti gli anni per s. Lucia; m. settimanale; venerdì è giorno ...
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Il segno (−) che rappresenta l’operazione di sottrazione; per es., 5−3 rappresenta la differenza tra i numeri cinque e tre. Lo stesso segno si usa per indicare un numero negativo. Analogamente, l’opposto di un numero relativo n si rappresenta...
(ted. Main) Fiume della Germania meridionale (495 km di corso e 27.378 km2 di bacino), affluente di destra del Reno. Si forma dall’unione di due brevi rami sorgentiferi, il M. Bianco e il M. Rosso, che nascono rispettivamente dal Fichtelgebirge...