ocello
ocèllo s. m. [dal lat. ocellus, dim. di ocŭlus «occhio»]. – In zoologia: 1. Occhio semplice degli insetti e di altri artropodi, che consta di una lente e di uno strato cellulare sensibile (rètina); [...] , fra gli occhi composti. Lo stesso nome si usa anche per le macchie oculari di molti altri invertebrati (per es., delle meduse). 2. Ciascuna delle macchie di pigmento (dette anche macchie ocellari o, meno com., macchie oculiformi) che si trovano sul ...
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crisaora
criṡàora s. f. [lat. scient. Chrysaora, tratto dal nome mitologico gr. Χρυσάωρ, Crisàore, figlio di Medusa e Posidone (propr., «dalla spada d’oro»)]. – In zoologia, genere di meduse semeostomee, [...] provviste di 32 lobi marginali e 24 tentacoli, diffuse in tutti i mari ...
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esombrella
eṡombrèlla s. f. [dal lat. scient. exumbrella, comp. del lat. ex- e del lat. scient. umbrella]. – In zoologia, la superficie esterna dell’ombrella delle meduse, per lo più convessa. ...
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ropalio
ropàlio s. m. [der. del gr. ῥόπαλον «clava»]. – In zoologia, ciascuno degli organi di senso complessi, a forma di clava, delle meduse degli scifozoi, situati sul margine dell’ombrello in alternanza [...] con i tentacoli: nella loro cavità sono compresi, oltre le fossette sensoriali chemiorecettrici, l’organo di senso statico (statocisti) e un ocello visivo ...
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tentone2
tentóne2 s. m. [der. di tentare], ant. – Tentacolo: le meduse ..., cioè que’ vermi marini gelatinosi di figura piatta, forniti di tentoni, e che nella parte di sotto hanno la bocca (Spallanzani). ...
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obelia
obèlia s. f. [lat. scient. Obelia, der. del gr. ὀβελός «spiedo»]. – Genere di celenterati idrozoi a cui appartiene la specie Obelia geniculata, comune nel Mediterraneo, che forma colonie di polipi [...] i quali aderiscono a oggetti sommersi o anche ad alghe; le meduse, natanti, hanno un diametro di circa 4 mm. ...
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isogonismo
iṡogonismo s. m. [comp. di iso- e gono-]. – In biologia, fenomeno per cui colonie d’idrozoi appartenenti a specie o anche a famiglie differenti formano meduse (gli individui sessuati) assai [...] simili nella forma esterna e nella struttura ...
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pelagidi
pelàgidi s. m. pl. [lat. scient. Pelagiidae, dal nome del genere Pelagia «pelagia»]. – Famiglia di celenterati scifozoi che comprende alcune meduse comuni nel Mediterraneo, tra cui la specie [...] Pelagia noctiluca (v. pelagia) ...
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acraspedota
acraspedòta (o acràspeda) s. e agg. f. [comp. di a- priv. e del gr. κράσπεδον «craspedo»]. – In zoologia, nome dato alle meduse della classe degli scifozoi, caratterizzate dalla mancanza [...] del velo o craspedo; si contrappongono alle craspedote ...
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antimero
antìmero s. m. [comp. di anti-1 e del gr. μέρος «parte»]. – 1. In biologia, ognuna delle parti omotipiche e contrapposte del corpo animale, di cui determinano la simmetria: così, due sono gli [...] antimeri del corpo degli animali a simmetria bilaterale, quattro quelli del corpo della maggior parte delle meduse, cinque quelli degli echinodermi, ecc. 2. In chimica fisica, sinon. di antipode ottico. ...
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MEDUSE
. Organismi pelagici, natanti, appartenenti al mondo planctonico (v. plancton) e caratteristici del tipo dei Celenterati. Le meduse rappresentano o stadî liberi e sessuati degl'Idrozoi, originati per gemmazione dalle colonie di polipi,...
Superficie dell’ombrella delle Meduse che, nella posizione di quiete, è rivolta verso l’alto ed è per lo più convessa.
La superficie inferiore si chiama subombrella.