fidula
fìdula s. f. [dal lat. mediev. fidula, variante di vidula, che ha prob. lo stesso etimo di viola2 (v.); la f- forse per incrocio con fides -ium «cetra, lira»]. – Strumento musicale ad arco, diffuso [...] nel Medioevo e nel Rinascimento, considerato il progenitore del violino moderno: aveva cassa armonica piatta, mentre le corde, da tre a cinque, erano tese mediante piroli posti frontalmente sulla cavicchiera. ...
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tragedia
tragèdia (poet. ant. tragedìa) s. f. [dal lat. tragoedia, e questo dal gr. τραγῳδία, comp. di τράγος «capro» e ᾠδή «canto»]. – 1. a. Opera e rappresentazione drammatica che si caratterizza, [...] ; le t. romane, modellate su quelle greche, e le t. di Andronico, di Pacuvio, di Seneca; le t. del Medioevo; le t. del Rinascimento; le t. di Racine, le t. dell’Alfieri; una t. in cinque atti. Con valore collettivo, e riferimento alla produzione ...
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saccomanno
s. m. [dal medio alto ted. sackman, comp. di sack «sacco» e man «uomo»], ant. – 1. a. Chi era addetto ai servizî e alle salmerie degli eserciti del Medioevo e del Rinascimento (detto anche [...] saccardo). b. Il servitore del cavaliere, che, nelle battaglie, forniva armi di ricambio, con l’incarico del colpo di grazia o di catturare i prigionieri a scopo di riscatto. c. Brigante, predone, saccheggiatore: ...
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barbaro
bàrbaro agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. barbărus, gr. βάρβαρος]. – 1. Straniero, nel senso in cui i Greci e i Romani dicevano barbaro chiunque non fosse greco o romano, e nel senso in cui il Rinascimento [...] crudele: arte b.; musica b.; un b. spettacolo. Di linguaggio, stile e sim., pieno di barbarismi: la b. latinità del medioevo; o sgrammaticato, scorretto: parlare, scrivere in modo barbaro. Con accezione partic., poesia b., metrica b., nome dato da G ...
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scalco
s. m. [dal longob. skalk «servo»] (pl. -chi). – 1. Nel Medioevo e nel Rinascimento, servitore che, nei conviti signorili, aveva l’incarico di servire ai commensali le carni già tagliate dal trinciante: [...] posti che sono i convitati a sedere, entra lo s. col primo servizio (Magalotti). In epoche successive, maggiordomo, direttore di mensa. 2. S. segreto del papa, cameriere segreto, ecclesiastico o laico, ...
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transizione
transizióne s. f. [dal lat. transitio -onis, der. di transire «passare»]. – 1. a. Passaggio da un modo di essere o di vita a un altro, da una condizione o situazione a una nuova e diversa; [...] sociali e di costume, nuove concezioni e produzioni culturali, letterarie, artistiche: l’età di t. tra il Medioevo e il Rinascimento; l’inquietudine spirituale che caratterizza le epoche di transizione; zone, aree di t., per es., quelle intermedie ...
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scaligero
scalìgero agg. [dal lat. mediev. Scaligerus, forma latinizzata (propr. «che porta una scala») del nome dei signori Della Scala]. – 1. Appartenente o relativo alla famiglia Della Scala, che [...] ebbe signoria in Verona dalla fine del Medioevo all’inizio del Rinascimento, e portava nello stemma, come emblema araldico, la scala: la signoria s. o degli Scaligeri; le arche s., le tombe dei Della Scala. 2. Per estens., sinon. letter. di veronese: ...
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sgraffito
s. m. [rifacimento di graffito, secondo sgraffiare]. – Tecnica di decorazione architettonica utilizzata nel Medioevo e nel Rinascimento (in partic. tra il Quattrocento e il Cinquecento), ma [...] ripresa alla fine del sec. 19°: su uno strato d’intonaco scuro, una volta asciugato, se ne sovrappone un altro più chiaro, su cui si disegnano, mentre è ancora fresco, i motivi ornamentali, per farli risaltare ...
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trapunta
s. f. [uso sostantivato del part. pass. di trapungere]. – 1. Coperta a doppia fodera (detta anche imbottita o coltrone), ripiena di lana, ovatta, piume o materiale sintetico, trapassata da un [...] lato all’altro da lunghi punti regolari. 2. Indumento imbottito e trapuntato, indossato nel Medioevo e nel Rinascimento sotto la corazza. ...
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filosofo
filòṡofo s. m. (f. -a) [dal lat. philoṡŏphus, gr. ϕιλόσοϕος; v. filosofia]. – 1. Chi professa la filosofia; chi si dedica cioè abitualmente allo studio dei problemi che formano oggetto dell’attività [...] positivista, esistenzialista; scuole, sètte di filosofi; assol., il filosofo, Aristotele, così chiamato per antonomasia nel Medioevo e nel Rinascimento; genericam., chi si occupa di studî di filosofia, o anche chi, senza dedicarsi attivamente a tali ...
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ILLUMINISMO (ted. Aufklärung)
Federico Chabod
Con questo termine si suol designare quel movimento spirituale che s'inizia già nella prima metà del'sec. XVII, ma che giunge al suo pieno sviluppo nell'Europa centro-occidentale nel sec. XVIII....
storiografia Scienza e pratica dello scrivere opere relative a eventi storici del passato, in quanto si possano riconoscere in essa un’indagine critica e dei principi metodologici.
Il complesso delle opere storiche scritte in un determinato...