antirazzo
(antirazzi, anti-razzo), agg. Che serve a difendersi da razzi nemici. ◆ L’Iraq dispone tuttora di alcune decine di razzi capaci di colpire Israele che dieci anni fa si difese con i Patriot, [...] missili anti-razzo. (Mattino, 17 settembre 2001, p. 8, Primo Piano) • Terzo rinforzo, ma rinviato a dopo l’estate, l’elicottero da combattimento «Mangusta». In queste settimane lo stanno ammodernando con sistemi antirazzo, visto che le milizie ...
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antislamico
(anti-islamico), agg. Che avversa l’Islam e i suoi seguaci; ostile all’Islam. ◆ La maggior parte dei cattolici [...] interpreta il rapporto con la religione in modo personalizzato, privatizzato, [...] anti-arabo e anti-islamico che si è creato nel mondo occidentale, per «chiudere i conti» con [Yasser] Arafat. (Mattino, 17 settembre 2001, p. 8, Primo piano) • Risolvendo tutto nel resoconto dell’inchiesta di Mariane, il film [«A Mighty ...
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antiterrore
(anti-terrore), agg. inv. Che si propone di combattere ogni forma di terrorismo, e la grave preoccupazione sociale che suscita. ◆ [tit.] Alleanza globale anti-terrore. (Mattino, 17 settembre [...] 2001, p. 2, Primo Piano) • Uomini dell’intelligence e ufficiali di molti paesi hanno affrontato la strategia anti-terrore nel corso di un seminario svoltosi dall’11 al 14 settembre a Herzliya, in Israele. ...
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pispigliare
v. intr. [voce onomatopeica] (io pispìglio, ecc.; aus. avere), non com. – 1. Parlare sommessamente o in modo indistinto, bisbigliare: Colui ... Toscana sonò tutta [= tutta la Toscana risuonò [...] del nome di colui]; E ora a pena in Siena sen pispiglia (Dante); di buon mattino, ... udivasi p. due voci sonnolente nel bugigattolo oscuro (Verga); ant., con la particella pron., ripensare, rimuginare: di ciò mentre seco si pispiglia, Nascosamente ...
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pispiglio
pispìglio s. m. [der. di pispigliare], non com. – Bisbiglio: il cuore gli batteva, con dentro tutta la luce, i pispigli, la letizia di quel mattino di festa (Deledda). ...
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attacco kamikaze
loc. s.le m. Attacco terroristico compiuto da un attentatore che vi perde volontariamente la vita. ◆ nel tacco vi era una quantità del potente esplosivo plastico militare C4, lo stesso [...] in ostaggio centinaia di spettatori / Il capo dei guerriglieri: «È un attacco kamikaze, pronti a morire per la libertà» (Mattino, 24 ottobre 2002, p. 1, Prima pagina) • il segretario generale della Nato, Jaap de Hoop Scheffer, ha assicurato che ...
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attentato-kamikaze
(attentato kamikaze), loc. s.le m. Azione terroristica compiuta da un attentatore che vi perde volontariamente la vita. ◆ Una «risposta durissima». Ariel Sharon, inflessibile premier [...] israeliano, lo aveva giurato a poche ore dall’attentato-kamikaze che ha insanguinato Gerusalemme. (Mattino, 11 agosto 2001, p. 2, Primo piano) • La delicatezza del momento è sottolineata proprio dalla difficile situazione irachena, dall’attentato ...
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attentatore suicida
loc. s.le m. Attentatore che perde volontariamente la vita nell’azione terroristica che compie. ◆ E a tarda sera emerge una notizia che sembra accreditare la pista del terrorismo [...] attentatore suicida (addirittura tre, secondo alcune fonti). Il kamikaze si sarebbe fatto esplodere in uno dei vagoni. (Paola Del Vecchio, Mattino, 12 marzo 2004, p. 3, Primo piano) • Al passaggio della prima auto, l’ordigno è esploso. Per fortuna se ...
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social house
loc. s.le f. Casa di edilizia sociale. ◆ «Sono iniziati i lavori di recupero di parte del patrimonio edilizio comunale. Saranno tredici i nuovi alloggi che potranno essere dati in affitto [...] favorite. Tutto all’insegna delle «social houses» come piace ricordare al ministro dell’Economia, Giulio Tremonti. (Alessandra Chello, Mattino, 7 agosto 2008, p. 3).
Espressione ingl. composta dall’agg. social (‘sociale’) e dal s. house (‘casa ...
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tempo
tèmpo s. m. [lat. tĕmpus -pŏris, voce d’incerta origine, che aveva solo il sign. cronologico, mentre quello atmosferico (cfr. al n. 8) era significato da tempestas -atis]. – 1. L’intuizione e la [...] dei colombacci, delle starne, e sim. Più raram. riferito a un momento o a una parte del giorno: Temp’era dal principio del mattino (Dante); Tempo era quando l’alba s’avicina, E divien fosca l’aria ove era bruna (Poliziano); (di) notte t. (più com. in ...
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Quotidiano di Napoli, fondato nel 1892 da E. Scarfoglio e da M. Serao; divenne ben presto il più diffuso quotidiano del Mezzogiorno e uno dei più importanti d’Italia. Alla morte di Scarfoglio (1918), la testata fu ceduta al gruppo siderurgico...
MATTINO O MATTINA?
Sono due parole di genere diverso che derivano dallo stesso aggettivo latino, matutinus: più precisamente, mattino viene da (tempus) matutinum, mattina da (horam) matutinam. Entrambe le parole indicano la parte della giornata...