stridore
stridóre s. m. [dal lat. stridor -oris, der. di stridēre «stridere»]. – 1. a. Rumore forte di cosa (o, anche, di animale) che stride: lo s. di una carrucola; Ma quali odo lamenti E stridor di [...] e stridor di denti, espressione evangelica spesso citata con riferimento alle pene dell’inferno o con altri usi estens. (cfr. Matteo 8, 12: Filii autem regni eicientur in tenebras exteriores: ibi erit fletus et stridor dentium). b. ant. o region ...
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guancia
guància s. f. [dal germ. *wankja, cfr. ted. Wange] (pl. -ce). – 1. Ciascuna delle due regioni laterali della faccia, compresa tra il margine inferiore dell’orbita, la linea d’impianto del naso, [...] gli si coprirono di rossore; se uno ti percuote sulla g. destra, porgigli anche la sinistra (Gesù, nel Discorso della montagna, Matteo 5, 39); mordersi la g., cioè la parete laterale interna della bocca. 2. estens., poet. Viso: E quante ne vedean di ...
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necesse est enim ut veniant scandala
‹... vèniant skàndala› (lat. «è necessario infatti che avvengano scandali»). – Frase del Vangelo, in Matteo 18, 7, che prosegue: verumtamen vae homini per quem scandalum [...] venit «guai però all’uomo per opera del quale avviene lo scandalo» (e Luca 17, 1: impossibile est ut non veniant scandala; vae autem illi per quem veniant «è impossibile che non avvengano scandali; ma ...
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fermento
ferménto s. m. [dal lat. fermentum, der. di una radice affine a fervēre «bollire, essere in moto»]. – 1. Termine che in passato indicava ogni microrganismo capace di indurre una fermentazione [...] in Italia era solo ... in alcune menti di pensatori e scrittori (Carducci). 3. Termine, di derivazione biblica (fermentum, in Matteo 13,33), con cui nei primi secoli cristiani era designata la particola dell’Eucaristia, che a Roma, almeno dal sec. 4 ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. [...] Cesena fra il 1447 e il 1452; tempio m., la chiesa di S. Francesco a Rimini, che Sigismondo Pandolfo Malatesta fece trasformare, su progetto di L. B. Alberti, da Matteo de’ Pasti nel 1450, per adattarla a sacrario di sé stesso e della moglie Isotta. ...
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maledetto
maledétto (ant. o tosc. maladétto) agg. [part. pass. di maledire]. – 1. a. Colpito da maledizione: un uomo m. da Dio (cui spesso si aggiunge: e dagli uomini); le anime m. dell’Inferno; anche [...] come sost.: andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno (traduz. da Matteo 25, 41: discedite a me maledicti in ignem aeternum); popolo m., espressione con cui, nella tradizione antisemita, è stato indicato il popolo ebraico, perseguitato e disperso ...
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veste
vèste (ant. o pop. vèsta) s. f. [lat. vĕstis]. – 1. Indumento, o complesso di indumenti, che ricopre una persona, soprattutto esteriormente (è sinon. di abito e, talora, di vestito, rispetto ai [...] (con sign. particolare, stracciarsi le v., come gesto per manifestare grande dolore e costernazione, ricordo delle parole del Vangelo [Matteo 26, 65; Marco 14, 63] dove il sommo sacerdote si strappa le vesti all’affermazione di Gesù di essere il ...
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chiamare
v. tr. [lat. clamare «gridare, proclamare»]. – 1. ant. Gridare: la verace Scrittura divina chiama contra queste false meretrici [le ricchezze materiali] (Dante); con grande voce diceva e chiamava: [...] che non era chiamato a fare l’attore (con sign. non dissimile il part. pass. sostantivato, nella frase del Vangelo di Matteo: Molti sono i chiamati ma pochi gli eletti). h. fig. Attrarre, tirarsi dietro, volere dopo di sé, provocare: un’idea chiama ...
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moggio
mòggio s. m. [lat. mŏdius, prob. der. di modus «misura»; cfr. modio] (pl. le mòggia, meno com. i mòggi, ant. le mògge). – 1. a. Antica unità di misura di capacità per aridi, soprattutto per le [...] frasi fig. di origine biblica: mettere la fiaccola (o la lucerna) sotto il m., tacere una verità, nascondere una virtù (da Matteo 5, 15: neque accendunt lucernam et ponunt eam sub modio; Marco 4, 21; Luca 11, 33 e cfr. anche 8, 16); nascondersi ...
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nemo propheta in patria
‹... profèta im pàtria› (lat. «nessuno è profeta nella sua patria»). – Parole tratte dalla frase nemo propheta acceptus est in patria sua «nessun profeta è gradito in patria», [...] riferita dai Vangeli (Luca 4, 24; cfr. anche Matteo 13, 57, Marco 6, 4, Giovanni 4, 44) come pronunciata da Gesù in Nazareth per stigmatizzare la fredda accoglienza dei suoi conterranei; è di solito usata per significare che difficilmente si possono ...
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MATTEO
Francesca Roversi Monaco
– Nacque intorno al 1085 a Laon, in Francia, da una famiglia ricca e nobile. M. studiò con Anselmo di Laon; divenuto chierico, dopo il 1106 ricevette una prebenda canonicale presso la cattedrale di Reims, dove...
Figlio (Invorio, Novara, 1250 - Crescenzago 1322) di Tebaldo e di Anastasia Pirovano. V. venne eletto capitano del popolo nel 1287, ed iniziò così la sua attività politica, nella quale si distinguono tre periodi: dall'elezione del 1287 alla...