nazareo
nażarèo (o nażorèo o naṡorèo) agg. e s. m. [dal lat. Nazaraeus, gr. Ναζωραῖος]. – Etnico ebraico connesso dalla tradizione con la città di Nazareth, e inteso quindi come sinon. di nazareno; nel [...] Nuovo Testamento (Matteo 2, 23) è riferito per antonomasia a Gesù: Ioseph ... habitavit in civitate quae vocatur Nazareth, ut adimpleretur quod dictum est per prophetas quoniam Nazareus vocabitur («Giuseppe ... abitò nella città chiamata Nazareth, ...
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contratto a progetto
loc. s.le m. Contratto di lavoro a tempo determinato che regola un rapporto di collaborazione finalizzato al raggiungimento di un obiettivo esplicitamente stabilito, indipendentemente [...] se si avviano delle collaborazioni per uno studio di marketing: in questo caso il contratto a progetto è ammesso. (Matteo Vercelli, Unione Sarda, 22 ottobre 2004, p. 11, Economia & Finanza) • [Il salario minimo] Dovrebbe essere fissato per legge ...
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irremissibile
irremissìbile agg. [dal lat. tardo irremissibĭlis, comp. di in-2 e remissibĭlis «remissibile»]. – Che non può avere remissione, che non può cioè essere perdonato o condonato: peccato i., [...] quello contro lo Spirito Santo (secondo Matteo 12, 31-32; Luca 12, 10); pena, condanna irremissibile. ◆ Avv. irremissibilménte, senza remissione, spesso con sign. estens., irrimediabilmente, irreparabilmente: era irremissibilmente condannato; si ...
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quotidiano
(letter. cotidiano) agg. e s. m. [dal lat. quotidianus, cotidianus, der. di quotidie o cotidie «ogni giorno», comp. di quot «quanti» e dies «giorno»]. – 1. agg. a. Di ogni giorno, che si fa [...] Pater noster (lat. cotidianus, con cui la Vulgata traduce nel Vangelo di Luca 11, 3, il gr. ἐπιούσιος che in Matteo 6, 11 è invece tradotto supersubstantialis, cioè «necessario a vivere»), parole intese spesso in un senso traslato, riferite cioè al ...
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tombolare
v. intr. [affine a tomare, all’ant. tombare e al fr. tomber «cadere»] (io tómbolo, ecc.; aus. essere). – 1. fam. o region. Cadere, ruzzolare, capitombolare: il bambino, facendo i salti, è tombolato [...] : Davvero è snello Questo Troiano: ve’ ve’ come ei tombola Con leggiadrìa! (V. Monti); più genericam., anche di cose: Don Matteo dové fare alcune flessioni acrobatiche per non far t. per terra i volumi del canto gregoriano (Jovine). Talora usato come ...
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stridore
stridóre s. m. [dal lat. stridor -oris, der. di stridēre «stridere»]. – 1. a. Rumore forte di cosa (o, anche, di animale) che stride: lo s. di una carrucola; Ma quali odo lamenti E stridor di [...] e stridor di denti, espressione evangelica spesso citata con riferimento alle pene dell’inferno o con altri usi estens. (cfr. Matteo 8, 12: Filii autem regni eicientur in tenebras exteriores: ibi erit fletus et stridor dentium). b. ant. o region ...
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guancia
guància s. f. [dal germ. *wankja, cfr. ted. Wange] (pl. -ce). – 1. Ciascuna delle due regioni laterali della faccia, compresa tra il margine inferiore dell’orbita, la linea d’impianto del naso, [...] gli si coprirono di rossore; se uno ti percuote sulla g. destra, porgigli anche la sinistra (Gesù, nel Discorso della montagna, Matteo 5, 39); mordersi la g., cioè la parete laterale interna della bocca. 2. estens., poet. Viso: E quante ne vedean di ...
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necesse est enim ut veniant scandala
‹... vèniant skàndala› (lat. «è necessario infatti che avvengano scandali»). – Frase del Vangelo, in Matteo 18, 7, che prosegue: verumtamen vae homini per quem scandalum [...] venit «guai però all’uomo per opera del quale avviene lo scandalo» (e Luca 17, 1: impossibile est ut non veniant scandala; vae autem illi per quem veniant «è impossibile che non avvengano scandali; ma ...
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fermento
ferménto s. m. [dal lat. fermentum, der. di una radice affine a fervēre «bollire, essere in moto»]. – 1. Termine che in passato indicava ogni microrganismo capace di indurre una fermentazione [...] in Italia era solo ... in alcune menti di pensatori e scrittori (Carducci). 3. Termine, di derivazione biblica (fermentum, in Matteo 13,33), con cui nei primi secoli cristiani era designata la particola dell’Eucaristia, che a Roma, almeno dal sec. 4 ...
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malatestiano
agg. – Della famiglia dei Malatèsta (o di uno dei suoi membri), che dalla metà del sec. 13° ebbe per due secoli la signoria di Rimini, e anche di altre terre della Romagna e delle Marche. [...] Cesena fra il 1447 e il 1452; tempio m., la chiesa di S. Francesco a Rimini, che Sigismondo Pandolfo Malatesta fece trasformare, su progetto di L. B. Alberti, da Matteo de’ Pasti nel 1450, per adattarla a sacrario di sé stesso e della moglie Isotta. ...
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MATTEO
Francesca Roversi Monaco
– Nacque intorno al 1085 a Laon, in Francia, da una famiglia ricca e nobile. M. studiò con Anselmo di Laon; divenuto chierico, dopo il 1106 ricevette una prebenda canonicale presso la cattedrale di Reims, dove...
Figlio (Invorio, Novara, 1250 - Crescenzago 1322) di Tebaldo e di Anastasia Pirovano. V. venne eletto capitano del popolo nel 1287, ed iniziò così la sua attività politica, nella quale si distinguono tre periodi: dall'elezione del 1287 alla...