campana1
campana1 s. f. [lat. tardo campana, propr. agg. neutro pl., sottint. vasa, cioè «vasi (di bronzo) della Campania»]. – 1. a. Strumento di metallo, generalmente di bronzo, a forma di tazza rovesciata, [...] del clarinetto, della tromba; è detta anche padiglione, spec. quand’è molto espansa. 4. a. Accessorio campaniforme, di metallo, materiaplastica o vetro opaco, che si applica ai lumi, spec. quelli da tavolo, per riparare dalla luce diretta gli occhi ...
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bottone
bottóne s. m. [dal fr. ant. bouton «germoglio, bocciolo, bottone», der. di bouter «colpire, buttare, germogliare»; v. buttare]. – 1. Dischetto, di varie dimensioni e di materiale diverso (legno, [...] madreperla, metallo, osso, materiaplastica, ecc.), che, infilato nell’asola o nell’occhiello, serve a unire due lembi di un indumento e, un tempo, di una scarpa; talvolta ha solo funzione di ornamento: bottoni per giacca, per calzoni, per cappotto, ...
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pessario
pessàrio s. m. [dal lat. tardo pessarium, gr. πεσσάριον «ghianda; supposta», der. di πεσσός o πεσσόν (di origine sconosciuta), che aveva gli stessi sign.]. – 1. ant. Supposta. 2. Strumento ginecologico [...] di forma anulare o ovoidale, di gomma o di materiaplastica, che viene introdotto nella vagina per mantenere l’utero in posizione normale, in caso di prolasso o di deviazione dell’utero; p. antifecondativo, analogo strumento di forma varia che ...
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imbustinatrice
s. f. [der. di imbustinare]. – Macchina automatica usata per il dosaggio e la confezione in bustine sigillate (di carta o di materiaplastica) di sostanze in polvere o granulari. ...
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imbuto
s. m. [lat. *imbūtum, da imbutus part. pass. di imbuĕre «imbevere»]. – 1. Arnese di metallo, di vetro o di materiaplastica, a forma conica, terminante a cannello, usato per travasare liquidi [...] in bottiglie o altri recipienti a bocca stretta e, nella tecnica di laboratorio e in usi pratici, anche per filtrare. 2. a. Per estens., nome spesso assunto a indicare oggetti o, in genere, conformazioni, ...
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gradina1
gradina1 s. f. [prob. der. di grado1]. – 1. a. Nella lavorazione della pietra, arnese d’acciaio a foggia di scalpello a quattro o più denti, che viene impiegato dopo la subbia, e prima dello [...] scalpello e delle lime che ne cancellano le tracce. b. Anticam. il solco, la traccia lasciata dallo strumento, cioè la gradinatura: si va con lime torte levando le g. (Vasari). 2. Stecca per lavorare una materiaplastica. ...
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gradinatura
s. f. [der. di gradinare1]. – L’operazione di lavorare il marmo o una materiaplastica con la gradina; con sign. concr., il segno o i segni lasciati sull’opera gradinata. ...
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imitazione
imitazióne s. f. [dal lat. imitatio -onis]. – 1. L’atto o il fatto di imitare, di operare cioè o di produrre ispirandosi a un modello che si cerca di uguagliare: i bambini hanno l’istinto [...] dalla natura o dall’uomo, con particolare riferimento a pietre preziose artificiali, a tessuti che imitino la pelliccia, a materiaplastica che riproduca l’aspetto della pelle: una bellissima i. della ceramica antica; un’i. del marmo ben riuscita ...
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celluloide
cellulòide s. f. (ant. m.) [dall’ingl. celluloid, comp. di cellul(ose) «cellulosa» e -oid «-oide», nome brevettato dagli inventori, i fratelli statunitensi Hyatt, e attestato la prima volta [...] nel 1871]. – 1. Materiaplastica, dura, elastica, flessibile, trasparente e lucida, molto infiammabile, insolubile in acqua ma attaccabile da acidi, acetone, ecc., che si fabbrica miscelando nitrocellulosa con canfora e alcole etilico, filtrando e ...
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vaso
vaṡo s. m. [lat. pop. vasum (e vasus), per il lat. class. vas vasis (ma già nel lat. class. il plur. era della 2a decl., vasa -orum)] (pl. -i, ant. le vasa). – 1. a. Nome generico dato a recipienti [...] nell’uso com. tazza, e con nome ingl. water-closet o semplicem. water), è provvisto di tavoletta di legno o di materiaplastica ribaltabile (sedile, seggetta) di forma anulare con coperchio, sulla quale si siede la persona che ne fa uso. Diversi sono ...
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Materia plastica ottenuta da J.W. Hyatt (1868), la prima a essere prodotta industrialmente. Si prepara trattando una miscela di mono- e dinitrocellulosa con canfora e alcol etilico, come solvente, in apposite mescolatrici a palette: si ottiene...
Nome commerciale di una materia plastica ottenuta per polimerizzazione dell’isobutilene in presenza di cloruro di alluminio o di fluoruro di boro. L’o. si aggiunge al caucciù per migliorarne la resistenza agli acidi ed è impiegato per aumentare...