nomografico
nomogràfico agg. [der. di nomografia, e, nel sign. 2, del gr. νομογραϕία (v. la voce prec.)] (pl. m. -ci). – 1. Che si riferisce alla nomografia come termine matematico: calcolo condotto [...] per via nomografica. 2. Sono dette talora scienze n. quelle che prescrivono e fissano norme, come la giurisprudenza e la grammatica normativa ...
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simbolico
simbòlico agg. [dal lat. tardo symbolĭcus, gr. συμβολικός, der. di σύμβολον «simbolo»] (pl. m. -ci). – 1. Che ha natura e valore di simbolo: numeri, segni s.; il linguaggio s. della matematica; [...] natura più semplice (un caso tipico è la trasformata di Laplace). In un’accezione più semplice, il calcolo simbolico in matematica si identifica con il calcolo letterale e, più in generale, con ogni procedimento che richiami il calcolo aritmetico e ...
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simbolismo
s. m. [der. di simbolo; nel sign. 4, dal fr. symbolisme]. – 1. a. Carattere di ciò che è simbolico, che ha valore di simbolo: il s. di un gesto, di un’azione. b. Uso di particolari simboli [...] suono di i richiama l’idea di qualcosa di piccolo, il suono di o quella di qualcosa di grosso). b. In logica matematica, il complesso dei segni usati in un linguaggio per rappresentare gli operatori logici e gli oggetti di cui si intende parlare; l ...
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cissoide
cissòide s. f. [dal gr. κισσοειδής, propr. agg. «simile a foglia di edera», comp. di κισσός «edera», e -ειδής «-oide»]. – In matematica, curva piana (detta anche c. di Diocle dal nome del matematico [...] greco del 2° sec. a. C. che per primo la costruì) che forma una cuspide in un punto dato di una circonferenza e i cui due rami si prolungano all’infinito: se si considera il solo tratto finito interno ...
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supporre
suppórre v. tr. [dal lat. supponĕre, comp. di sub- e ponĕre «porre», propr. «mettere sotto»; il sign. corrente risale al lat. tardo] (coniug. come pórre). – 1. Ammettere per congettura; immaginare [...] s. ch’egli avrebbe accettato; la polizia suppose che il movente del delitto fosse il furto; anche nel linguaggio matematico e scient., ammettere come ipotesi per trarne conseguenze: supponiamo che i due lati opposti siano paralleli, ne deriverà che ...
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piu
più (ant. o pop. tosc. piùe) avv. e agg. [lat. plūs, compar. neutro di multus «molto»]. – 1. avv. a. Come comparativo dell’avv. molto, significa «in maggior quantità, in maggior misura», contrapponendosi [...] più; non voglio più sentirne parlare (e con più forza, mai più); non poterne più, essere al limite della sopportazione. d. In matematica, indica l’addizione e si esprime con il simbolo + (che ha esso stesso il nome più, o segno più, o segno del più ...
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variazionale
agg. [der. di variazione]. – Nel linguaggio scient., relativo a una variazione o a variazioni. Per es., in fisica, induzione v., l’induzione elettromagnetica prodotta da variazioni di un [...] , che presenta molte analogie con il principio di minima azione, è, in ottica geometrica, il principio di Fermat, formulato dal matematico fr. Pierre de Fermat (1601-1665), il quale stabilisce che il percorso di un raggio luminoso, che va da un punto ...
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equazione
equazióne s. f. [dal lat. aequatio -onis, der. di aequare «uguagliare»]. – Propr., uguaglianza, uguagliamento, pareggiamento. Il termine, raro con uso generico (si adopera tuttavia, a volte, [...] . 2. In chimica, notazione rappresentante quantitativamente una reazione per mezzo di simboli chimici; in analogia con le equazioni matematiche, nel membro di sinistra si scrivono le formule delle sostanze che prendono parte alla reazione e in quello ...
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matematicamatemàtica (ant. e raro mattemàtica) s. f. [dal lat. mathematĭca (sottint. ars), gr. μαϑηματική (sottint. τέχνη); v. matematico]. – 1. a. Originariamente, la scienza razionale dei numeri (aritmetica, [...] considerazione di concetti statistico-probabilistici che, grazie a tali nuove tecniche di calcolo, hanno esteso il campo d’indagine della matematica al di là di ciò che è certo in senso deterministico; nel permanere di una pluralità di settori (per ...
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archimedeo
archimedèo agg. – Di Archimede, matematico e fisico siracusano (287-212 a. C.): spinta a., la spinta idrostatica; corpo a., corpo numerico ordinato nel quale, dati due qualunque elementi positivi, [...] esiste sempre un conveniente multiplo del primo che è maggiore del secondo (per es., il campo razionale); spazî lineari a., quelli costruiti sopra un corpo archimedeo; poliedro a. (v. poliedro). Non a., ...
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matematico
matemàtico [agg. (pl.m. -ci) Der. di matematica] [LSF] Che appartiene alla matematica (analisi m., ecc.) o che, pur appartenendo ad altri settori della scienza, si avvale dei metodi propri della matematica: fisica m., logica m.,...
matematico [femm. plur. matematice]
Michele Rak
Vincenzo Valente
Il termine occorre in D. sia come aggettivo, sia come sostantivo.
1. Come aggettivo, in Cv IV IX 5 operazioni sono che ella [la nostra ragione] solamente considera, e non fa...