bourbakismo
‹bu-› s. m. [da N. Bourbaki, pseudonimo collettivo sotto il quale un gruppo di matematici francesi ha pubblicato gli Eléments de mathématiques]. – Movimento del pensiero matematico contemporaneo, [...] tendente alla ricerca di una unità della scienza matematica, cioè di una sintesi dei più diversi rami delle matematiche in poche «strutture» profondamente connesse. ...
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laplaciano
agg. – Che si riferisce all’astronomo e matematico fr. P.-S. de Laplace ‹laplàs› (1749-1827). Ipotesi cosmogonica l. (o di Laplace), ipotesi per la quale si suppone che il Sole fosse originariamente [...] , in linea di principio, prevederne gli stati futuri e inferirne quelli passati. Come s. m., in matematica e in fisica matematica, laplaciano (o operatore di Laplace o parametro differenziale secondo), operatore indicato con il simbolo ∆2 (detto ...
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pisano
agg. e s. m. (f. -a) [lat. Pisanus, der. di Pisae -arum «Pisa»]. – Di Pisa, relativo o appartenente alla città di Pisa, capoluogo di provincia della Toscana: il territorio p. (anche, come s. m. [...] Giovanni e Andrea Pisano, scultori e architetti (attivi nei sec. 13°-14°); Leonardo Pisano, nome con cui è anche noto il matematico Leonardo Fibonacci (c. 1175 - c. 1235); ecc. In partic.: punto p. (più com. pisano s. m.), punto di ricamo intagliato ...
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canale
s. m. [lat. canalis, der. di canna «canna»]. – 1. a. In senso lato, qualsiasi sede di scorrimento d’acqua, creata artificialmente (per servire all’irrigazione, al prosciugamento di terre, alla [...] di informazioni, soprattutto tra unità centrale e unità periferiche o viceversa; anche, in informatica, il modello matematico-statistico assunto per rappresentare il canale reale. b. In fisica, raggi canale, radiazioni corpuscolari costituite da ...
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triangolo
trïàngolo s. m. [dal lat. triangŭlum, comp. di tri- e angŭlus «angolo»]. – 1. a. Figura piana limitata da tre segmenti (lati del t.) che congiungono a due a due tre punti non allineati (vertici [...] zone delimitate da formazioni anatomiche così da ricordare la forma di un triangolo geometrico. h. In matematica, t. di Tartaglia (dal nome del matematico del 16° secolo che ne diede una descrizione), noto anche come t. di Pascal o t. aritmetico ...
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lasciare
v. tr. [lat. laxare «allargare, allentare, sciogliere», der. di laxus «largo, allentato»] (io làscio, ecc.). – 1. Smettere di tenere, o di stringere, di reggere, di premere: da subita paura [...] con altro senso, per indicare l’indiscutibile valore di una persona: nella fisica non è una cima, ma come matematico bisogna lasciarlo stare; lasciar stare qualcosa, smettere di toccarla: lascia stare quei fiori!; lasciar vivere, non molestare (anche ...
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nome
nóme s. m. [lat. nōmen, da una radice comune a molte altre lingue indoeuropee (sanscr. nā̆ma, armeno anum, ittita lāman, gr. ὄνομα, got. namo, paleoslavo imę, albanese emër, ecc., forme certamente [...] medicina, dell’arte, del commercio, ecc.); si fece un n. come avvocato, come giornalista. 5. Nel linguaggio fisico e matematico, si dicono di ugual nome (o omonime), con riferimento a una grandezza suscettibile di assumere valori positivi e negativi ...
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pseudosfera
pseudosfèra s. f. [comp. di pseudo- e sfera]. – In geometria, superficie avente curvatura gaussiana costante e negativa. P. di Beltrami (dal nome del matematico E. Beltrami, 1835-1900), la [...] superficie che si ottiene facendo ruotare una trattrice intorno al suo asintoto: tale superficie costituisce un modello, sia pure parziale, del piano iperbolico ...
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abaco
àbaco s. m. [dal lat. abăcus, gr. ἄβαξ -ακος «tavoletta»] (pl. -chi). – 1. a. Tavoletta rettangolare usata dagli antichi per eseguire i calcoli; quello dei Romani, per es., portava due serie di [...] , da «strumento per contare» a «arte del contare», è in relazione con il Liber abaci, opera (1202) del matematico pisano L. Fibonacci, una parte del quale è dedicata alle regole pratiche di aritmetica. c. Sinon. di nomogramma, rappresentazione ...
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pitagorismo
s. m. [dal gr. πυϑαγορισμός]. – La dottrina del matematico e filosofo greco Pitàgora di Samo (sec. 6° a. C.), la cui opera e il cui insegnamento non sono sempre distinguibili da quelli dei [...] (pari e dispari, determinato e indeterminato), fondamento dell’armonia della realtà: di qui lo sviluppo degli studî matematici concepiti anche come vie di purificazione spirituale. Il pitagorismo si delinea subito non solo come scuola filosofica, ma ...
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matematico
matemàtico [agg. (pl.m. -ci) Der. di matematica] [LSF] Che appartiene alla matematica (analisi m., ecc.) o che, pur appartenendo ad altri settori della scienza, si avvale dei metodi propri della matematica: fisica m., logica m.,...
matematico [femm. plur. matematice]
Michele Rak
Vincenzo Valente
Il termine occorre in D. sia come aggettivo, sia come sostantivo.
1. Come aggettivo, in Cv IV IX 5 operazioni sono che ella [la nostra ragione] solamente considera, e non fa...