matematicomatemàtico (ant. e raro mattemàtico) agg. e s. m. [dal lat. mathematĭcus, gr. μαϑηματικός, der. del tema μαϑ- di μανϑάνω «imparare»] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Che appartiene alla matematica [...] . -a) Chi professa lo studio e l’insegnamento delle scienze matematiche: un celebre m.; i matematici greci. ◆ Avv. matematicaménte, per mezzo del calcolo matematico: dimostrare, risultare matematicamente; con l’evidenza e il rigore proprî del calcolo ...
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fisico-matematico
fìṡico-matemàtico (o fiṡicomatemàtico) agg. (pl. fìṡico-matemàtici o fiṡicomatemàtici). – Che riguarda insieme la fisica e la matematica: ricerche fisico-matematiche. ...
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nònio s. m. [da Nonius, nome latinizzato del matematico e cosmografo port. Pedro Nunes (1492-1578), che per primo lo ideò]. – Dispositivo di cui sono dotati alcuni apparecchi e strumenti di misura (calibri [...] (rettilinea o circolare), che permette di apprezzare frazioni della distanza tra due tratti consecutivi della scala graduata; è detto anche verniero, dal nome del matematico fr. P. Vernier (1580-1637), ritenuto l’inventore del dispositivo attuale. ...
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disfida
s. f. [der. di disfidare], letter. – Sfida (a un combattimento, a un duello, o anche a una gara, a un gioco): fare una d.; mandare, gettare la d.; La d. accettata hanno i cristiani (T. Tasso); [...] D’Azeglio, Ettore Fieramosca ossia La disfida di Barletta (1833). D. matematica, gara pubblica, in voga nel sec. 16°, nella quale un matematico sfidava un altro matematico a risolvere un dato problema, mediante un apposito cartello d’invito (cartello ...
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spazio
spàzio s. m. [dal lat. spatium, forse der. di patēre «essere aperto»]. – 1. Con valore assol., il luogo indefinito e illimitato in cui si pensano contenute tutte le cose materiali, le quali, in [...] la struttura; fra le numerose strutture che generalizzano il concetto elementare di spazio, alcune vengono indicate con il nome del matematico che le ha introdotte: s. di Banach, s. di Hilbert, s. di Hausdorff, s. di Riemann, ecc.; s. di Minkowsky ...
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algoritmo
(ant. algorismo) s. m. [dal lat. mediev. algorithmus o algorismus, dal nome d’origine, al-Khuwārizmī, del matematico arabo Muḥammad ibn Mūsa del 9° sec. (così chiamato perché nativo di Khwarizm, [...] uso delle cifre arabiche. Nell’uso odierno, anche con riferimento all’uso dei calcolatori, qualunque schema o procedimento matematico di calcolo; più precisamente, un procedimento di calcolo esplicito e descrivibile con un numero finito di regole che ...
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caricamento
caricaménto s. m. [der. di caricare]. – 1. Operazione con la quale si carica un’arma da fuoco: meccanismo di c. e sparo, nel fucile. 2. Azione del caricare merci sul mezzo stabilito per il [...] viene aggiunta («caricata») alla parte strettamente necessaria, dal punto di vista matematico, a coprire il rischio dell’assicuratore (premio puro o matematico), destinata a sopperire alle spese amministrative e produttive dell’impresa, a procurare ...
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problema
problèma s. m. [dal lat. problema -ătis «questione proposta», gr. πρόβλημα -ατος, der. di προβάλλω «mettere avanti, proporre»] (pl. -i). – 1. Ogni quesito di cui si richieda ad altri o a sé [...] possano avere una loro soluzione in futuro (celebre problema aperto è il cosiddetto «ultimo teorema di Fermat» – dal nome del matematico fr. Pierre de Fermat, 1603-1665 –, così formulato: «esistono un numero intero n maggiore di 2 e tre numeri interi ...
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attuario2
attüàrio2 s. m. [dal lat. actuarius «scritturale1»; nel sign. 2, sul modello dell’ingl. actuary]. – 1. a. Ufficiale dell’esercito imperiale romano incaricato dell’approvvigionamento e della [...] , la cui attività consiste in prestazioni che implicano calcoli, revisioni, rilevazioni ed elaborazioni tecniche d’indole matematico-attuariale, che riguardano la previdenza sociale, le assicurazioni ovvero operazioni di carattere finanziario. Anche ...
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razionalismo
s. m. [der. di razionale1]. – 1. Atteggiamento o movimento che riconosce come fondamento della conoscenza, del giudizio e dell’operare pratico, la ragione e la razionalità: un individuo, [...] pensiero sviluppatasi nel sec. 17° con l’imporsi del metodo geometrico (Galileo) e più in generale del metodo matematico (Cartesio), e comunque grazie al generalizzarsi di un atteggiamento che, insofferente di ogni influenza di tipo dogmatico, morale ...
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matematico
matemàtico [agg. (pl.m. -ci) Der. di matematica] [LSF] Che appartiene alla matematica (analisi m., ecc.) o che, pur appartenendo ad altri settori della scienza, si avvale dei metodi propri della matematica: fisica m., logica m.,...
matematico [femm. plur. matematice]
Michele Rak
Vincenzo Valente
Il termine occorre in D. sia come aggettivo, sia come sostantivo.
1. Come aggettivo, in Cv IV IX 5 operazioni sono che ella [la nostra ragione] solamente considera, e non fa...