laplaciano
agg. – Che si riferisce all’astronomo e matematico fr. P.-S. de Laplace ‹laplàs› (1749-1827). Ipotesi cosmogonica l. (o di Laplace), ipotesi per la quale si suppone che il Sole fosse originariamente [...] , in linea di principio, prevederne gli stati futuri e inferirne quelli passati. Come s. m., in matematica e in fisica matematica, laplaciano (o operatore di Laplace o parametro differenziale secondo), operatore indicato con il simbolo ∆2 (detto ...
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nodo
nòdo s. m. [dal lat. nōdus]. – 1. a. Intreccio di uno o più tratti di corda (o filo o nastro o altro elemento flessibile e relativamente sottile), consistente in un avvolgimento del tratto su sé [...] , e che costituisce in genere anche un n. idrografico, convergendovi le finee di displuvio di varî bacini contermini. c. In matematica, punto doppio di una curva piana nel quale le tangenti principali sono reali e distinte; in senso più esteso, punto ...
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deduzione
deduzióne s. f. [dal lat. deductio -onis, der. di deducĕre «dedurre»]. – 1. Termine tecnico usato dai Romani per indicare la fondazione di una colonia. 2. L’atto o il processo tramite il quale [...] , per taluno) come il ragionamento che giunge a proposizioni particolari partendo da proposizioni generali. b. In logica matematica, l’operazione (detta anche derivazione o dimostrazione) con la quale, in un sistema deduttivo, si ottiene una ...
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circolo
cìrcolo (letter. ant. cìrculo) s. m. [dal lat. circŭlus, dim. di circus «circonferenza»]. – 1. In geometria, e nell’uso corrente, sinon. meno com. di circonferenza (e quindi anche di cerchio, [...] le cui proiezioni sulla sfera celeste costituiscono i due c. polari celesti, boreale e australe. 3. fig. a. In logica matematica, c. vizioso, definizione in cui un oggetto è definito (o dimostrazione in cui un enunciato è dimostrato) per mezzo di un ...
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analisi
anàliṡi s. f. [dal gr. ἀνάλυσις, der. di ἀναλύω «scomporre, risolvere nei suoi elementi»]. – 1. Scomposizione di un tutto, concreto o astratto, nelle parti che lo costituiscono, soprattutto a [...] psicanalisi, esame psichico condotto su un individuo con metodi psicanalitici. b. In psicometria, procedimento di elaborazione matematica dei risultati ottenuti nei test di intelligenza per la esatta identificazione dei fattori della personalità. 4 ...
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costante
agg. e s. f. [dal lat. constans -antis, part. pres. di constare «fermarsi, star fermo»]. – 1. agg. Stabile, durevole, continuo: volontà, desiderio c.; un dolore c. alla spalla; piogge c.; di [...] Nel linguaggio scient. e tecn., quantità o grandezza invariabile: per es., in matematica, il rapporto tra la lunghezza di una circonferenza e il suo diametro; in logica matematica, segno di un dato linguaggio che resta costante in un enunciato anche ...
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variabile
variàbile agg. e s. f. [dal lat. tardo variabĭlis, der. di variare «variare»]. – 1. agg. Che varia, che può variare, che è soggetto a variare: grandezza, valore, norma v.; il prezzo è v. secondo [...] , l’articolo, il pronome, il verbo. 2. s. f. a. In astronomia, equivalente di stella v. (v. stella1, n. 1). b. In matematica e nelle sue applicazioni, lettera (in genere una delle ultime dell’alfabeto: x, y, z) che indica un elemento qualunque, non ...
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normale
agg. [dal lat. normalis «perpendicolare», der. di norma (v. norma)]. – 1. Perpendicolare (sign. direttamente connesso a quello etimologico di norma «squadra»): retta n. ad altra retta, a un piano, [...] angolo di campo (circa 50°) che corrisponde all’incirca all’angolo di visione nitida dell’occhio umano. g. In matematica, forma n. di un’equazione, una delle infinite forme equivalenti che essa può assumere, definita caso per caso secondo opportuni ...
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matrice
s. f. [dal lat. matrix -icis «madre; utero»]. – 1. a. Sinon. non com. di madre, soltanto nell’espressione merid. chiesa m., o assol. matrice, lo stesso che chiesa madre (v. madre). b. Sinon. [...] di tutti gli estremi dell’assegno stesso, rimane in possesso del correntista o della banca emittente. 7. a. In matematica e nelle sue applicazioni, tabella rettangolare di simboli (detti elementi della m.), di solito rappresentativi di numeri reali o ...
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trifoglio
trifòglio s. m. [lat. trifŏlium, comp. di tri- «tre» e folium «foglia»]. – 1. a. Nome di piante leguminose papiglionacee delle regioni temperate e subtropicali, appartenenti al genere Trifolium, [...] è di verde, e il gambo ondeggiante lo distingue dalla terzifoglia priva di gambo; è comune nell’araldica francese. 3. In matematica: a. Curva piana, caso particolare di rodonea, che, in coordinate polari, ha equazione ρ = α sin 3 ϑ (dove α è ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla m. applicata compete l’elaborazione di...
matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose che riguardano la conoscenza), da cui,...