cappio
càppio s. m. [lat. capŭlus o capŭlum «ciò che serve per afferrare», der. di capĕre «prendere»]. – 1. Annodatura fatta con due capi in modo che tirando l’uno il nodo si scioglie: fare, sciogliere [...] stesso con cui si fa il cappio per ornamento delle vesti o dei capelli; c. scorsoio, non com. per nodo scorsoio. 2. In matematica: a. Cappio di una curva algebrica piana reale, è un arco della curva finito, privo di singolarità e avente i due estremi ...
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puntuale
puntüale agg. [der. di punto2, in varî sign.]. – 1. Che arriva all’ora stabilita, alla data fissata, senza ritardare: essere p.; arrivare p. a un appuntamento, al lavoro; vieni a prendermi alle [...] puntuale. 3. In economia, elasticità p., elasticità in un punto della curva di domanda e offerta. 4. In matematica e nelle sue applicazioni, relativo al punto; trasformazione p., trasformazione che fa corrispondere punti a punti; valore p., valore ...
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maggiorare
v. tr. [der. di maggiore] (io maggióro, ecc.). – 1. Rendere maggiore, aumentare, soprattutto con riferimento a prezzi e sim. 2. In matematica, costruire un numero o un’espressione che sia [...] maggiore (o comunque non minore) di un numero o rispettivam. di un’espressione data; per es., il numero π è maggiorato da 3,15, e l’espressione x(x + 2) è maggiorata da (x + 1)2. Analogamente, più in generale, ...
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bicircolare
agg. [comp. di bi- e circolo]. – In matematica, curva b., curva piana avente due punti doppî nei punti ciclici del piano; superficie b., superficie avente come linea doppia il circolo all’infinito [...] delle sfere ...
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maggiorazione
maggiorazióne s. f. [der. di maggiorare]. – 1. Aumento, quasi esclus. con riferimento a fatti economici: m. del prezzo, dei prezzi, delle tariffe e sim. 2. In matematica, il procedimento [...] col quale si maggiora un numero, un’espressione, una successione, una serie, ecc.: m. dell’errore, m. di una serie ...
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nullo
agg. e pron. [dal lat. nullus «nessuno», comp. della negazione ne e ullus «alcuno»]. – 1. agg. a. letter. Nessuno: N. bel salutar tra noi si tacque (Dante); e poi che nullo Vivente aspetto gli [...] Qui posava l’austero (Foscolo). Nell’uso com., ma ormai raro, solo nella frase prov. nulla nuova buona nuova. b. In matematica, che vale zero: la somma algebrica di due numeri opposti è nulla. Anche nel senso generalizzato dell’algebra: l’elemento n ...
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numerabile
numeràbile agg. e s. m. [dal lat. numerabĭlis]. – Che può essere numerato, cioè distinto con numeri, oppure calcolato esattamente: ci darà la quantità esatta delle ore e minuti ..., se la [...] frequenza fusse da noi n. (Galilei). In matematica, si dice di un insieme infinito che può essere posto in corrispondenza biunivoca con l’insieme dei numeri interi naturali. Potenza del n., il minimo «numero cardinale transfinito» (v.), che è quello ...
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numerabilita
numerabilità s. f. [der. di numerabile]. – L’essere numerabile; in matematica, proprietà degli insiemi numerabili: dimostrare la n. di un insieme. ...
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minorato
agg. e s. m. [part. pass. di minorare]. – 1. agg. e s. m. (f. -a) Di persona che, per cause patologiche, congenite o acquisite, o per mutilazioni, lesioni gravi dell’organismo e sim., è parzialmente [...] ed è stato pressoché abolito nel linguaggio ufficiale per essere sostituito con altri termini specifici. 2. agg. In matematica, successione o serie minorata, la successione o serie a partire dalla quale viene costruita la successione o serie ...
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minorazione
minorazióne s. f. [dal lat. tardo minoratio -onis]. – 1. a. Il rendere o il diventare minore; diminuzione, scadimento (ha in genere uso più ampio ed è più com. del corrispondente verbo minorare): [...] minorato: m. dovuta a ferite di guerra, a lesioni cerebrali; essere afflitto da grave m. fisica; soffrire della propria minorazione. 2. In matematica, il procedimento col quale si minora un numero, un’espressione, una successione, una serie. ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla m. applicata compete l’elaborazione di...
matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose che riguardano la conoscenza), da cui,...