retorico
retòrico (ant. o raro rettòrico) agg. e s. m. [dal lat. rhetorĭcus, gr. ῥητορικός] (pl. m. -ci). – 1. agg. a. Di retorica, che riguarda la retorica: arte r.; scuola r.; la tradizione r. antica; [...] morale: un sentimentalismo, un nazionalismo r.; un discorso, un articolo politico, un gesto retorico. c. Nella storia della matematica, algebra r., la fase in cui i problemi di carattere algebrico e le relative risoluzioni venivano espressi a parole ...
Leggi Tutto
disfida
s. f. [der. di disfidare], letter. – Sfida (a un combattimento, a un duello, o anche a una gara, a un gioco): fare una d.; mandare, gettare la d.; La d. accettata hanno i cristiani (T. Tasso); [...] D’Azeglio, Ettore Fieramosca ossia La disfida di Barletta (1833). D. matematica, gara pubblica, in voga nel sec. 16°, nella quale un matematico sfidava un altro matematico a risolvere un dato problema, mediante un apposito cartello d’invito (cartello ...
Leggi Tutto
bicella
bicèlla s. f. [comp. di bi- e cella1]. – In matematica, insieme di punti omeomorfo all’insieme dei punti interni a una circonferenza di un piano euclideo; detto anche cella a due dimensioni. ...
Leggi Tutto
punto2
punto2 s. m. [lat. pŭnctum, lat. tardo pŭnctus, der. di pŭngĕre «pungere»: propr. «puntura, forellino»]. – 1. a. Nel cucito e nel ricamo, l’atto del passare il filo attraverso la stoffa e ripassarlo [...] ’oro (v. metallico, n. 1). d. Nel linguaggio economico e sindacale, p. di contingenza: v. contingenza, n. 3. 5. In matematica, insieme a retta e piano, uno degli enti fondamentali della geometria, la cui nozione intuitiva corrisponde all’idea di una ...
Leggi Tutto
cappio
càppio s. m. [lat. capŭlus o capŭlum «ciò che serve per afferrare», der. di capĕre «prendere»]. – 1. Annodatura fatta con due capi in modo che tirando l’uno il nodo si scioglie: fare, sciogliere [...] stesso con cui si fa il cappio per ornamento delle vesti o dei capelli; c. scorsoio, non com. per nodo scorsoio. 2. In matematica: a. Cappio di una curva algebrica piana reale, è un arco della curva finito, privo di singolarità e avente i due estremi ...
Leggi Tutto
puntuale
puntüale agg. [der. di punto2, in varî sign.]. – 1. Che arriva all’ora stabilita, alla data fissata, senza ritardare: essere p.; arrivare p. a un appuntamento, al lavoro; vieni a prendermi alle [...] puntuale. 3. In economia, elasticità p., elasticità in un punto della curva di domanda e offerta. 4. In matematica e nelle sue applicazioni, relativo al punto; trasformazione p., trasformazione che fa corrispondere punti a punti; valore p., valore ...
Leggi Tutto
maggiorare
v. tr. [der. di maggiore] (io maggióro, ecc.). – 1. Rendere maggiore, aumentare, soprattutto con riferimento a prezzi e sim. 2. In matematica, costruire un numero o un’espressione che sia [...] maggiore (o comunque non minore) di un numero o rispettivam. di un’espressione data; per es., il numero π è maggiorato da 3,15, e l’espressione x(x + 2) è maggiorata da (x + 1)2. Analogamente, più in generale, ...
Leggi Tutto
bicircolare
agg. [comp. di bi- e circolo]. – In matematica, curva b., curva piana avente due punti doppî nei punti ciclici del piano; superficie b., superficie avente come linea doppia il circolo all’infinito [...] delle sfere ...
Leggi Tutto
maggiorazione
maggiorazióne s. f. [der. di maggiorare]. – 1. Aumento, quasi esclus. con riferimento a fatti economici: m. del prezzo, dei prezzi, delle tariffe e sim. 2. In matematica, il procedimento [...] col quale si maggiora un numero, un’espressione, una successione, una serie, ecc.: m. dell’errore, m. di una serie ...
Leggi Tutto
nullo
agg. e pron. [dal lat. nullus «nessuno», comp. della negazione ne e ullus «alcuno»]. – 1. agg. a. letter. Nessuno: N. bel salutar tra noi si tacque (Dante); e poi che nullo Vivente aspetto gli [...] Qui posava l’austero (Foscolo). Nell’uso com., ma ormai raro, solo nella frase prov. nulla nuova buona nuova. b. In matematica, che vale zero: la somma algebrica di due numeri opposti è nulla. Anche nel senso generalizzato dell’algebra: l’elemento n ...
Leggi Tutto
Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla m. applicata compete l’elaborazione di...
matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose che riguardano la conoscenza), da cui,...