atomico
atòmico agg. [der. di atomo] (pl. m. -ci). – 1. Attinente all’atomo: calore a., massa a.; numero a., numero che esprime quanti sono i protoni esistenti nell’atomo di un dato elemento chimico, [...] contemporanee, è usato talora con il sign. generico di elementare, non riducibile a parti più semplici. b. Analogam., in logica matematica, è così detto un enunciato non riducibile a enunciati più semplici; per es., è un enunciato a. «Il triangolo è ...
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atomo
àtomo s. m. [dal lat. atŏmus, gr. ἄτομος «indivisibile», comp. di ἀ- priv. e tema di τέμνω «tagliare»]. – 1. a. Nella filosofia naturale dell’antichità, nell’àmbito delle dottrine della limitata [...] lo spazio e sede di movimenti ondulatorî o comunque di processi di propagazione continua: a. di Boscovich (dal nome del matematico e fisico dalmata R. G. Boscovich, 1711-1787), l’atomo concepito come punto materiale privo di estensione, circondato da ...
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euleriano
agg. – Relativo al matematico svizzero L. Euler 〈òülër〉 (1707-1783), cognome di solito italianizzato in Eulèro: triangolo sferico e. (o ordinario), ogni triangolo sferico i cui lati sono tutti [...] minori di una semicirconferenza massima; derivata e. (o locale), in fisica matematica, la derivata parziale, rispetto al tempo, di una funzione (scalare o vettoriale) del tempo e del «posto» (cioè delle coordinate del generico punto dello spazio, da ...
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rapporto
rappòrto s. m. [der. di rapportare]. – 1. a. Resoconto, per lo più scritto e steso in forma essenziale, di un fatto al quale la persona stessa abbia assistito o intorno al quale abbia indagato: [...] o enti analoghi; rapporto di lavoro, tra lavoratore e datore di lavoro; r. processuale, tra i soggetti del processo civile e penale. 3. a. In matematica, r. tra due numeri, il loro quoziente; per es., il r. tra 6 e 3 (si dice anche r. di 6 a 3) è 6 ...
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proprieta
proprietà (pop. propietà) s. f. [dal lat. propriĕtas -atis, der. di proprius «proprio»]. – 1. a. Qualità propria e particolare che un essere, un corpo, una sostanza (o anche una specie) ha [...] stesso, i cui frutti sono goduti non dal proprietario ma dall’usufruttuario: per es., ipoteca su una nuda p.); in matematica finanziaria, nuda p. di un’obbligazione è il suo valore attuale. P. commerciale, diritto del commerciante che ha in locazione ...
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proprio
pròprio (pop. pròpio) agg. e avv. [dal lat. proprius, prob. dalla locuz. pro privo «a titolo privato, personale»]. – 1. a. Che appartiene a una determinata persona, che è veramente suo e non [...] ., linguaggio p., quello in cui le parole sono adoperate ciascuna nel suo vero significato. c. Valori affini ha proprio in matematica, contrapponendosi per lo più a improprio o a in senso lato: in aritmetica elementare, divisore p. di un numero, un ...
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enneario
enneàrio (o ennàrio, o n-àrio) agg. [comp. di n, enne che in matematica indica un numero relativo indefinito, e la terminazione di binario1, ternario, ecc.]. – In matematica e nelle sue applicazioni, [...] generalizzazione, con valore indefinito, di termini come binario, ternario, ecc.; per es., operatore e., operazione e., rispettivam. un operatore, un’operazione a n termini ...
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attesa
attésa s. f. [der. di attendere]. – 1. L’attendere, e il tempo che si attende: l’a. del treno; sala d’a., d’aspetto; fare una lunga attesa. Anche, lo stato d’animo di chi attende, cioè il desiderio, [...] della quale può essere assegnata una probabilità di occorrenza, è il valore con probabilità maggiore, detto anche a. matematica, speranza matematica, valore di a., valore di aspettazione. È detta condizionata l’attesa di una variabile casuale se essa ...
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indeterminazione
indeterminazióne s. f. [dal lat. tardo indeterminatio -onis]. – 1. a. non com. Indeterminatezza, mancanza di determinazione: i. di un concetto. b. Riferito a persona, mancanza di decisione, [...] irresolutezza. 2. In matematica, con riferimento a una funzione o ad altro ente dipendente da certi parametri, l’impossibilità di far corrispondere a certi valori delle variabili o dei parametri un ben determinato valore della funzione o un ben ...
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trasformata
s. f. [dal part. pass. trasformato (v. la voce prec.), per ellissi di funzione]. – In analisi matematica, trasformata di una funzione f(x) è la funzione che, sotto certe condizioni, viene [...] di un opportuno integrale; l’introduzione delle trasformate (di Fourier, di Laplace, ecc.) è un utile strumento in matematica applicata perché permette, fra l’altro, di risolvere alcune equazioni differenziali riconducendole ad equazioni algebriche. ...
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Insieme delle scienze che studiano in modo ipotetico-deduttivo entità astratte come i numeri e le misure: la m. pura studia i problemi matematici indipendentemente dalla loro utilizzazione pratica; alla m. applicata compete l’elaborazione di...
matematica
matematica termine che deriva dal greco mathematiché (sottinteso téchne, dove máthema significa conoscenza, sapere) e dal corrispondente sostantivo neutro plurale latino mathematica (le cose che riguardano la conoscenza), da cui,...