algoritmo
(ant. algorismo) s. m. [dal lat. mediev. algorithmus o algorismus, dal nome d’origine, al-Khuwārizmī, del matematico arabo Muḥammad ibn Mūsa del 9° sec. (così chiamato perché nativo di Khwarizm, [...] dopo un numero finito di operazioni, cioè di applicazioni delle regole. In partic., a. euclideo, metodo per determinare il massimo comune divisore di due numeri interi a e b, basato su divisioni successive. 2. In informatica, insieme di istruzioni ...
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mirino
s. m. [der. (propr. dim.) di mira]. – Dispositivo ottico destinato a facilitare la determinazione di una linea di mira. In partic.: 1. a. Piastrina metallica di forma triangolare, circolare o [...] m. dei terroristi; la banda dei truffatori era tenuta costantemente nel m. della polizia; con altro sign., meno com., costituire il massimo oggetto d’interesse, la più importante impresa da mettere in atto in un dato momento: nel m. dei sindacati c’è ...
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coda di topo
códa di tòpo locuz. usata come s. f. – 1. Nome comune di varie specie di graminacee del genere Phleum, e in partic. della specie Phleum pratense (v. fleo). 2. Tipo di lima a sezione circolare, [...] non è costante per tutta la sua lunghezza ma comincia, dopo 50-100 cm dall’estremità, a ingrossarsi raggiungendo il diametro massimo all’altra estremità (c. di t. semplice), oppure a metà della sua lunghezza tornando poi ad assottigliarsi in modo ...
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pecari
pècari s. m. [voce ispanoamer., dal guaranì pecarí]. – Nome comune delle due specie di mammiferi taiassuidi del genere Tayassu, diffusi nelle foreste tropicali dell’America centro-meridionale: [...] il p. dal collare (lat. scient. Tayassu tajacu), simile a un piccolo cinghiale, lungo al massimo 1 m, che vive in gruppi talvolta molto numerosi e ha pelame di colore rossastro, coda rudimentale, arti sottili, denti canini superiori (del maschio) ...
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accuratezza
accuratézza s. f. [der. di accurato]. – 1. Cura attenta e assidua nel compiere qualche cosa: parla e scrive con grande a.; un’a. che sfiora l’affettazione. Di un lavoro, di un’opera, esecuzione [...] metrologia, differenza tra il valore misurato e il valore presunto vero di una grandezza (il valore centrale della fascia dei valori misurati), lo stesso che errore assoluto massimo; il termine è talora usato, impropriam., come sinon. di precisione. ...
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sassofono
sassòfono (o saxòfono) s. m. [dal fr. saxophone, comp. del cognome dell’inventore dello strumento, il belga Adolphe Sax (che lo brevettò nel 1846) e -phone «-fono»]. – 1. Strumento musicale [...] in orchestre, spec. di jazz e di musica leggera; la famiglia comprende sette ambiti o tagli, chiamati, dal minimo al massimo, s. sopranino, s. soprano, s. contralto, s. tenore, s. baritono, s. basso e s. contrabbasso. 2. Per metonimia, il suonatore ...
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scosciare
v. tr. [der. di coscia, col pref. s- (nei vari sign.)] (io scòscio, ecc.). – 1. Causare, in una persona, lo slogamento dell’articolazione delle cosce con l’anca: quella brutta caduta per poco [...] coscia o le cosce di un animale cucinato intero: s. un pollo, un coniglio. 3. Nell’intr. pron. scosciarsi: a. Divaricare al massimo le gambe, spec. in alcune figure della danza, come la spaccata, l’arabesque e sim. b. Nell’uso fam., con riferimento a ...
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dislivello
dislivèllo s. m. [comp. di dis-1 e livello1]. – Differenza di livello tra due punti, situati o no sulla stessa linea verticale: un d. di 30 metri; superare un d. (per es. in montagna), salire [...] un d.; d. dei piani delle acque in una cascata; in oceanografia, d. di marea, la differenza, in un dato luogo, tra il livello massimo del mare durante l’alta marea e quello minimo durante la bassa marea. Anche estens. o fig.: d. di potenziale in due ...
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verticale
agg. e s. f. e m. [dal lat. tardo verticalis, agg., der. di vertex -ĭcis «vertice»]. – 1. agg. a. Termine che definisce, nel linguaggio scient. e tecn., la direzione della forza di gravità [...] occorrenti per dare forma esatta alle ossature. b. In astronomia, verticale (o anche cerchio v. o circolo v.), il semicircolo massimo compreso tra lo zenit e il nadir, normale quindi all’orizzonte dell’osservatore; l’arco di verticale compreso tra un ...
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insegna
inségna s. f. [lat. insĭgnia, pl. del sost. neutro insigne «segno, insegna», comp. di in-1 e signum «segno»]. – 1. In genere, qualsiasi segno o contrassegno visibile, che sia distintivo di una [...] aste, per indicare la sede di un comando retto da un ammiraglio o da un generale o la presenza delle massime autorità militari; l’individuazione del grado e della carica relativa all’insegna dipende dal numero di stelle disposte orizzontalmente sul ...
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màssimo In matematica, m. relativo di una funzione f(x) di variabile reale, definita in un dato intervallo, è il valore presentato dalla funzione in un punto x0 se in un suo intorno la funzione assume sempre valori minori o uguali al valore...
Famiglia romana. Non hanno documentazione certa le pretese origini dai Fabî Massimi di Roma antica richiamate anche dal motto di famiglia Cunctando restituit allusivo a Fabio Massimo "il temporeggiatore". Tuttavia, tracce della famiglia si riscontrano...