trasformatore
trasformatóre s. m. [der. di trasformare]. – 1. (f. -trice) Chi trasforma, chi, o che, ha la capacità e la funzione di trasformare: un t. di costumi; come agg.: avere unafunzione trasformatrice. [...] ; t. di adattamento, per trasferire energia col massimo rendimento tra due circuiti aventi impedenze diverse; t. una certa quantità di liquido di caratteristiche adatte; ha la funzione di effettuare un collegamento non rigido tra un motore e una ...
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portata
s. f. [der. di portare]. – 1. Ciascuna delle vivande che vengono servite in tavola durante un pranzo: due p. di carne; un luculliano banchetto di otto p.; ci hanno fatto aspettare troppo tra [...] ogni tipo di nave, consente di conoscere, in funzione delle varie immersioni dello scafo, il dislocamento e per l’equipaggio delle navi mercantili. 4. a. La massima distanza a cui una bocca da fuoco può lanciare il proiettile: cannoni a grandissima p ...
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potenziale
agg. e s. m. [dal lat. tardo potentialis, der. di potentia «potenza»]. – 1. agg. a. Nel linguaggio filos., che concerne la potenza, che è in potenza (nel senso partic. per cui potenza si contrappone [...] anche se non può essere ridotto in maniera univoca a unafunzione scalare per il fatto che il campo magnetico non è ossia tutti coloro che siano compresi tra un limite minimo e uno massimo di età; p. inflazionistico, la massa di mezzi di pagamento ...
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stazionario
stazionàrio agg. e s. m. [dal lat. tardo stationarius, der. di statio -onis «fermata, dimora, riposo»]. – 1. agg. Che sta fermo in un luogo, che non si allontana dal luogo in cui si trova. [...] punto nel quale si annullano la derivata prima o le derivate parziali prime della funzione (nel caso di unafunzione in una variabile, si tratta dei punti di minimo, di massimo e di flesso con tangente parallela all’asse x); il concetto è poi esteso ...
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spettro
spèttro s. m. [dal lat. spectrum «visione, fantasma» (der. di specĕre «guardare»); il sign. 2 risale al lat. scient. della fine del sec. 17°]. – 1. a. Immagine, visione soprannaturale di una [...] dove viene riportato il valore massimo dello spostamento, della velocità e dell’accelerazione, che una struttura elementare a un grado di libertà (per es., una pallina libera di scorrere dentro a un tubo) avrebbe subìto, in funzione del suo periodo d ...
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tavola
tàvola s. f. [lat. tabŭla]. – 1. Asse di legno di spessore sensibilmente minore della lunghezza e della larghezza: segare, piallare una t.; accatastare le t.; chiudere un’apertura con tre t. inchiodate; [...] costituisce una definizione del sign. logico di quel connettivo; v. anche funzione, n. 6); più in generale, t. di verità di una molto diversi (da un minimo di 4,353 m2 a Venezia a un massimo di 42,7978 m2 a Parma). b. L’autorità collegiale che sta ...
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ottimo
òttimo agg. [dal lat. optĭmus (der. di ops opis «ricchezza, forza»), usato come superl. di bonus]. – 1. Superl. di buono, in uso accanto alla forma regolare buonissimo, con cui in molti casi si [...] che possiede in alto grado le qualità richieste alla funzione che svolge, spec. come membro di una famiglia: un o. padre; un o. marito; da vicino le equivalenti latine) Giove O. Massimo, Dio O. Massimo, con le quali si riconosce alla divinità la ...
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innocuizzare
v. tr. Rendere innocuo. ◆ Ogni cultura ha elaborato ritualità per innocuizzare la violenza, non pretendendo però di eliminarla del tutto (cosa impossibile e anche pericolosa perché l’aggressività [...] vengono in qualche modo riassorbite o innocuizzate da tale contesto. (Massimo Fini, Tempo, 12 luglio 2002, p. 1, Prima pagina commesso ed una pena debba essere espiata, che possano essere commessi altri reati. Ha dunque unafunzione esclusivamente di ...
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minimax
mìnimax s. m. [tratto dal lat. scient. mini(mum)-max(imum) «minimo-massimo»]. – In matematica e nella teoria dei giochi, abbreviazione di mini-massimo: problemi di m., per es., in una certa classe [...] di funzioni, la ricerca di quella funzione il cui massimo è un minimo nei confronti dei massimi di tutte le funzioni della classe. ...
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visibilita
viṡibilità s. f. [dal lat. tardo visibilĭtas-atis]. – 1. a. Il fatto, la caratteristica di essere visibile; la condizione in cui si trova un oggetto che può essere percepito dall’occhio: la [...] occhio normale è stata fissata per convenzione internazionale (la massima sensibilità si ha nella zona del giallo). 3. Nelle sé stesse la loro ragione di essere e che rispetto al mondo esterno hanno piuttosto unafunzione conoscitiva che imitativa. ...
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