cicalecciocrazia
s. f. (iron.) Il potere del cicaleccio, malcostume politico italiano che tende a enfatizzare notizie e indiscrezioni diffuse dai mezzi d’informazione. ◆ «Cicalecciocrazia, ovvero l’arte [...] di giungere a una versione tutta italiana di democrazia, che oseremmo definire “cicalecciocrazia”». […] il saggio accusa i mass media di rendersi complici della cicalecciocrazia» (Messaggero, 13 gennaio 2002, p. 18, Cultura & Spettacoli) • [Luigi ...
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quinto
agg. num. ord. e s. m. [lat. quintus (o quinctus), der. di quinque «cinque»]. – 1. agg. Che, in una sequenza o in una successione ordinata, occupa il posto corrispondente al numero cinque, cioè [...] già al cinema e attualmente alla televisione (cfr. quarto potere in quarto, n. 1 a), per il ruolo preminente assunto come mass media nel campo culturale, politico e, più ampiamente, dell’informazione; per q. colonna, v. colonna, n. 6 c. 2. agg. Con ...
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pay per view
‹pèi pë vi̯ùu› (o pay-per-view) locuz. ingl. (propr. «pagamento per la visione»), usata in ital. come s. m. – Nel linguaggio dei mass media, sistema di trasmissione di programmi televisivi [...] a pagamento che consente a un utente di acquistare un certo tipo di prodotti (film, telefilm, gare sportive, ecc.), solitamente tramite una carta prepagata fornita dal venditore e la digitazione di un ...
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pay-tv
‹pèi tivì› (o pay-television ‹pèi telivìˇ∫ën›) locuz. ingl. (propr. «televisione a pagamento»), usata in ital. come s. f. (e per lo più con la pron. adattata ‹pèi tivvù›). – Nel linguaggio dei [...] mass media, servizio, offerto da alcuni enti televisivi (generalm. privati) dietro pagamento di un canone mensile, di diffusione di programmi (film recenti, cronache sportive, documentarî culturali, ecc.) del tutto esenti da interruzioni ...
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spettacolo
spettàcolo s. m. [dal lat. spectacŭlum, der. di spectare «guardare»]. – 1. a. Rappresentazione di opere teatrali, liriche, cinematografiche, d’arte varia; in senso ampio, qualsiasi esibizione [...] che, conferendo una forma spettacolare a ogni contenuto della comunicazione, esercitano un controllo sociale e pervasivo sulle masse. Nel linguaggio giornalistico, è frequente anche l’uso appositivo della parola, per connotare polemicamente realtà o ...
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videocrazia
videocrazìa s. f. [comp. di video- e -crazia]. – Termine, di uso soprattutto giornalistico, che, con il sinon. telecrazia, indica la tendenza o la possibilità che hanno i personaggi politici, [...] televisione di influenzare, con la scelta e il commento delle notizie trasmesse e con il suo altissimo indice di ascolto, larghi strati di telespettatori, collocandosi realmente come «quinto potere» accanto agli altri mass media (v. potere1, n. 2 g). ...
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omogeneizzare
omogeneiżżare v. tr. [der. di omogeneo]. – Rendere omogeneo: o. i varî elementi di un insieme; i mass media tendono ad o. i gusti e le abitudini del pubblico. In partic., con riferimento [...] a emulsioni, sospensioni, ecc., ridurne a piccolissime dimensioni le particelle sospese e, con opportuni accorgimenti, far sì che queste si distribuiscano uniformemente nel liquido e perdano o diminuiscano ...
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standardizzazione
standardiżżazióne s. f. [der. di standardizzare; ingl. standardization]. – L’azione, l’opera di standardizzare, il fatto di venire standardizzato, in senso proprio e negli usi estens. [...] e fig.: s. di una produzione o di un prodotto; s. del lavoro; s. di una variabile, in statistica; la s. del livello di vita; la s. dei consumi imposta dall’industria e dai mass media; lottare contro la s. delle idee, dell’arte. ...
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udienza
udiènza (letter. ant. udiènzia) s. f. [dal lat. audientia, der. di audire, rifatto su udire]. – 1. Il fatto di udire qualcuno, di dargli ascolto per rispondere e provvedere a quanto chiede o [...] mie parole extreme (Petrarca); in usi scherz.: se mi dai u. per qualche minuto ti spiego tutto. Usi partic.: a. Nella sociologia delle comunicazioni di massa, sul modello dell’ingl. e fr. audience, indica il pubblico raggiunto o raggiungibile dai ...
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comunicazione
comunicazióne s. f. [dal lat. communicatio -onis]. – 1. a. In senso ampio e generico, l’azione, il fatto di comunicare, cioè di trasmettere ad altro o ad altri: c. del movimento, alle parti [...] e simboli in maniera tale che la vera e propria cultura che ne risulta (cultura delle c. di massa, èra delle c. di massa) sembra fondarsi più sui modi di trasmissione utilizzati e sulla loro spettacolarità (tecnologia e forma espressiva impiegata ...
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mass shell
mass shell (o mass-shell) 〈màs sŠèl〉 [Locuz. ingl. "guscio di massa", in genere non tradotta in it.] [MCQ] Condizioni di m.: v. elettrodinamica quantistica: II 301 b.