maschiomàschio (pop. tosc. màstio) agg. e s. m. [lat. mascŭlus, dim. di mas «maschio»]. – 1. a. agg. e s. m. Dal punto di vista biologico, negli organismi a sessi separati, l’individuo che elabora i [...] circostanti, contenente gli ambienti più importanti della fortezza, come l’abitazione del castellano, il tesoro, talora le prigioni: il Maschio Angioino; il Mastio di Volterra. ◆ Dim. maschiétto s. m., con accezioni partic. (v. la voce, e v. anche il ...
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maschio
1. MAPPA Dal punto di vista della biologia si definisce MASCHIO l’individuo di una specie che produce i gameti maschili, destinati a fecondare i gameti femminili con lo scopo di riprodursi (l’ultimo [...] si usa nel caso in cui ci siano due oggetti complementari fatti in modo che l’uno entri nell’altro; è detto maschio quello destinato a entrare in un alloggio corrispondente nell’altro pezzo, a sua volta detto femmina (muro a pietre m. e femmina ...
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femmina
1. MAPPA Dal punto di vista della biologia si definisce FEMMINA l’individuo di una specie che produce solo gameti femminili, cioè uova o ovocellule (l’ultimo nato della capra è una f.; il veterinario [...] fatti in modo che l’uno entri nell’altro; è detto femmina quello destinato a ricevere l’altro, a sua volta detto maschio (muro a pietre maschio e f.; la f. della vite). 5. In botanica, infine, femmina è la qualifica che si dà ad alcune piante per ...
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femmina
fémmina (ant. e poet. fémina) s. f. e agg. [lat. femĭna, della stessa radice di fecundus, quindi propr. «fruttifera»]. – 1. Dal punto di vista biologico si definisce femmina, e si indica col [...] l’ultimo nato della capra è una f.; da notarsi i costrutti: la f. della lepre o una lepre f.; aquila maschio e f.; merlo maschio e femmina (con questa funzione, è talora usato il sing. anche se riferito a nome plur.: due pappagalli femmina). 2. Donna ...
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maschiocentrico (maschio-centrico) agg. In senso ironico o polemico, che è caratterizzato dalla centralità della figura maschile. ◆ «Tra tutti i fattori che sono serviti a perpetuare la società maschiocentrica, [...] famiglia mafiosa era considerata una sfortuna ancora di più che in una famiglia non mafiosa: l'esigenza di avere figli maschi era infatti d'importanza vitale per gli appartenenti alla 'ndrangheta sia per aumentare la potenza fisica della famiglia che ...
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valvola
vàlvola (ant. vàlvula) s. f. [dal lat. valvŭlae -arum («i gusci di un baccello»), dim. di valvae: v. valva]. – 1. a. Nella tecnica, organo di chiusura o di regolazione posto sul percorso di una [...] a 4 tempi, così denominate con riferimento alla loro posizione nei cilindri), e le v. rotative, nelle quali l’otturatore, detto maschio, ruota nell’interno della sede ed è munito di un foro che in condizioni di apertura viene allineato con le bocche ...
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maschile
agg. [der. di maschio]. – 1. a. Di maschio, di uomo, che è caratteristico dell’uomo o riguarda soltanto gli uomini, cioè i maschi: abbigliamento m., abiti, indumenti m., moda m., eleganza maschile; [...] terzo metro, detta anche cesura pentemimera o semiquinaria (v. cesura); hemiepes m. (v. hemiepes). ◆ Avv. maschilménte, da maschio, da uomo; poco com., al modo maschile, secondo l’uso o la moda maschile: muoversi, camminare, comportarsi maschilmente ...
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papero
pàpero s. m. [voce onomatopeica]. – Oca giovane; può indicare il maschio soltanto, o genericam. il maschio e la femmina; talora indica addirittura l’oca adulta (spec. il maschio). Per il femm., [...] v. papera. Locuzioni e modi prov.: camminare a papero (o a papera), camminare con le punte dei piedi rivolte verso l’esterno e la pianta tutta appoggiata per terra, in un modo che ricorda l’andatura del ...
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felce
félce s. f. [lat. fĭlix (o fĭlex) -lĭcis]. – Nome con cui si indicano le varie piante di una classe delle pteridofite, che ha in ital. la denominazione di felci e in lat. scient. quella di Filicatae [...] ampî, spontanea in luoghi acquitrinosi e al margine di acque correnti, oltre che coltivata nei giardini; la f. maschio (Dryopteris filix-mas), a rizoma breve, obliquo, coperto dalle basi persistenti dei piccioli, con foglie a rosetta, doppiamente ...
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maschiezza
maschiézza s. f. [der. di maschio], non com. – L’essere maschio, in senso generico: ogni bontade propria in alcuna cosa, è amabile in quella: sì come ne la m. essere ben barbuto (Dante); e [...] con riferimento a quelle che sono ritenute tradizionalmente e idealmente le qualità proprie del maschio, in quanto mostri virilità, fermezza morale, vigoria fisica, ecc.: m. di caratteri, di propositi; alcune lagrime le sariano cadute dagli occhi, se ...
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Biologia
Negli organismi a sessi separati, si definisce m., e si indica con il simbolo ♂, l’individuo che produce i gameti maschili destinati a fecondare i gameti femminili in vista della riproduzione. In molti animali il m. è differente dalla...
maschio
Sostantivo; in senso proprio, con particolare forza avvicinato e contrapposto al suo contrario ‛ femmina ', in Cv I IX 5 questi nobili sono principi, baroni, cavalieri, e molt'altra nobile gente, non solamente maschi, ma femmine; in...