giarrettiera
giarrettièra s. f. [dal fr. jarretière, der. di jarret «garretto»]. – 1. a. Accessorio dell’abbigliamento, usato per sostenere le calze, fatto un tempo di tessuti preziosi e riccamente ornato [...] che, partendo dal busto o dal reggicalze, trattengono le calze all’altezza della coscia; in passato, nell’abbigliamento maschile, ognuno dei due nastri che sostenevano le calze all’altezza del ginocchio. b. Ordine della Giarrettiera (ingl. Order ...
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tout-de-meme
tout-de-même 〈tu dë mèm〉 locuz. fr. (propr. «tutto allo stesso modo»). – Espressione usata in Francia per lo più con il valore avv. di «tuttavia, nondimeno», ma che in Italia è stata adottata, [...] spec. nelle regioni nord-occid., con uso di s. m. (e quindi come voce pseudo-fr.) per indicare un abito completo maschile (ma anche femminile) tutto della stessa stoffa: l’arlecchino italiano buttò via la sua pelle a scacchi per indossare un «tout de ...
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zazzera
zàzzera s. f. [dal longob. *zazera]. – Capigliatura (soprattutto maschile) portata lunga fino a ricadere sul collo; per lo più scherz. o spreg. (e in questo senso riferito talora genericamente [...] a capigliatura lunga o scomposta, disordinata): si passava la mano sulla z. e gesticolava di soppiatto (Jovine); portare, avere la z.; z. lunga, arricciata, arruffata; non basta la z. per essere un artista. ...
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integrante
agg. [part. pres. di integrare]. – 1. Che serve a integrare, che entra come elemento costitutivo e fondamentale di un organismo o concorre in modo più o meno necessario alla sua efficienza, [...] parte i. (anche, ma meno com. e meno proprio, fare parte i.): il gilè è parte i., ma non necessaria, dell’abbigliamento maschile; questa clausola è parte i. del contratto; la vanità (o la modestia) è parte i. del suo carattere. 2. In matematica, con ...
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cuffia
cùffia (pop. scùffia) s. f. [lat. tardo cŏfea (in glosse cufia), prob. di origine germ.]. – 1. a. Copricapo leggero di lana, stoffa o tela, che scende fino al collo e viene assicurato sotto il [...] mento con due lacci; anticamente usata come indumento maschile e femminile, spec. nei sec. 13°-16°, rimase più tardi nell’uso come copricapo femminile per la notte; oggi è usata talvolta per i bambini lattanti. Locuzioni fig.: uscire, salvarsi per il ...
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collegio
collègio s. m. [dal lat. collegium, der. di collega; propr. «insieme di colleghi»]. – 1. Corpo di persone unite dall’esercizio di una medesima professione o dall’essere investite di una stessa [...] e solenni di tale esercizio sono i concilî ecumenici). 2. a. Istituto scolastico nel quale gli allievi convivono stabilmente: c. maschile, c. femminile (o educandato); professore, rettore di un c.; mettere, chiudere in c.; vivere, stare in c.; uscire ...
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polline
pòlline s. m. [dal lat. pollen -lĭnis, propr. «fior di farina» e per estens. «polvere finissima»]. – 1. In botanica, il complesso di granuli pollinici che si formano nelle sacche polliniche delle [...] , mentre dopo la differenziazione del nucleo iniziale negli elementi riproduttori, spermi o nuclei spermatici, corrispondono al gametofito maschile. I granuli pollinici, di colore per lo più giallo, hanno dimensione quanto mai varia e sono protetti ...
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ladra
s. f. [femm. di ladro]. – Oltre che riferito, nel sign. proprio, a donna che ruba (è una l.; e come agg., una commessa, una cassiera l.), ha, nell’uso toscano, i seguenti sign. estens.: a. Tasca [...] interna dell’abito maschile (o anche del soprabito e sim.), spec. quella dalla parte del petto dove generalmente si tiene il portafoglio. b. Tasca posteriore della giacca del cacciatore, spesso foderata di tela impermeabile, destinata a contenere la ...
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volemia
volemìa s. f. [comp. di vol(ume) e -emia]. – In fisiologia, il contenuto complessivo di sangue nell’organismo vivente; esso varia in relazione al peso e alla superficie corporea, oltre che al [...] sesso: in condizioni normali, negli adulti di sesso maschile e femminile, è rispettivam. di 0,77 e 0,66 litri per ogni 10 kg di peso corporeo. Un patologico aumento (ipervolemia) si osserva, per es., nelle policitemie, nelle quali la componente ...
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pollinodio
pollinòdio s. m. [der. di polline, con il suffisso gr. -ώδης (v. -ode)]. – In botanica, organo riproduttore maschile di tallofite incapace di produrre singoli gameti; in partic., sono così [...] chiamati i filamenti spermatogeni di ascomiceti le cui cellule fertili nelle forme più evolute non liberano spermazî, ma funzionano da cellule fecondatrici. Anche sinon. di pollinio ...
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maschile
" Di maschio ", " di uomo ": una sola occorrenza, in If XX 45 prima... ribatter li convenne / li duo serpenti avvolti, con la verga, / che rïavesse le maschili penne, " idest membra masculina, sicut barbam et alia discernentia sexum...
Il genere maschile è una delle due classi di genere presenti in italiano (l’altra è il ➔ femminile; ➔ genere) ed è uno dei cardini attorno a cui ruotano i sistemi di genere della quasi totalità delle lingue indoeuropee.
Nel panorama delle classi...