vossignoria /vos:iɲo'ria/ s. f. [forma sincopata di vostra signoria], disus. - [allocutivo di rispetto usato con valore di pronome di terza persona: come vuole v. ch'io badi agli spropositi che posson [...] dire tanti urloni che parlan tutti insieme? (A. Manzoni)] ≈ la signoria vostra. ‖ vostra eccellenza. ...
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Fabio Rossi
scherzare. Finestra di approfondimento
Modi di scherzare - S. ha un sign. molto vicino a quello di giocare e divertirsi (v. scheda giocare), ma più incentrato sull’atto e l’effetto del dire, [...] (offesa in genere non grave: chi buttasse là una parola del pericolo, chi motivasse peste, veniva accolto con beffe incredule [A. Manzoni]), burla (benevola presa in giro, o scherzo, o cosa non seria, o cosa finta: vi sembra una burla anche questa ...
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Fabio Rossi
cameriera, cameriere. Finestra di approfondimento
Usi non dispregiativi - Collaboratrice familiare (o collaboratrice domestica), in sigla colf, è l’espressione meno marcata per designare una [...] il primo termine non ha sempre avuto accezione spreg.: era Perpetua, come ognun se n’avvede, la serva di don Abbondio (A. Manzoni). Chi è addetto ai lavori più umili e pesanti, per lo più in cucina, è detto, anche come insulto, sguattero o sguattera ...
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gente /'dʒɛnte/ s. f. [lat. gens gentis, affine a gignĕre "generare", genus, genĭtus, ecc.]. - 1. a. [gruppo di persone unite da un'origine comune: g. latina, germanica] ≈ ceppo, (lett.) nazione, popolo, [...] era altro che una, lasciatemi dire, accozzaglia di gente varia d’età e di sesso, che stava a vedere (A. Manzoni). banda, branco, mandria, orda e schiera, ancorché iron. o spreg., possono non designare necessariamente persone poco raccomandabili, ma ...
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Fabio Rossi
carattere. Finestra di approfondimento
In senso psicologico - Il termine c. è impiegato per lo più in accezione psicologica, come sinon. di animo, indole, natura, personalità, temperamento. [...] quel che ora si direbbe un uomo di c., rispondeva che i fornai s’erano avvantaggiati molto e poi molto nel passato [A. Manzoni]), ma anche di parola, orgoglioso, tutto d’un pezzo: per esser uomo di c., per non transigere, perde un patrimonio, e non ...
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Fabio Rossi
città. Finestra di approfondimento
Città e paese, centro e periferia - C. è il termine più generico per designare un centro abitato, per lo più esteso e di un certo rilievo sul piano amministrativo [...] ]), villano (dal lat. villa «tenuta di campagna»: escimi di tra’ piedi, villano temerario, poltrone incappucciato [A. Manzoni]), e ancora campagnolo, contadino, montanaro, villico, zotico, ecc., tutti possibili in accezione spreg. o scherz.: Paolino ...
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Fabio Rossi
cominciare. Finestra di approfondimento
Dare inizio - C., incominciare e iniziare sono i verbi più generici per esprimere il concetto di «dare principio a qualcosa». Più lett. (talora anche [...] finisce alle 6. Più formale è terminare e, ancora di più, cessare: con la messe finalmente cessò la carestia (A. Manzoni); cessate il fuoco! Soltanto come trans. si possono usare anche completare (nel senso di «portare al massimo grado») e concludere ...
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gioco /'dʒɔco/ (meno com. giuoco) s. m. [lat. iŏcus "scherzo, burla", poi "gioco"] (pl. -chi). - 1. a. [qualsiasi attività a cui si dedichino, da soli o in gruppo, bambini o adulti senza altro fine che [...] , oppure noiosa, o rischiosa: l'oste, vedendo che il g. andava in lungo, s'era accostato a Renzo (A. Manzoni); è un g. che può finire male] ≈ faccenda, garbuglio, imbroglio, intrico. ● Espressioni: entrare in gioco → □. b. [azione scherzosa: fare ...
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sogguardare v. tr. [der. di guardare, col pref. so-], lett. - [guardare con gli occhi socchiusi o con la coda dell'occhio, furtivamente, senza farsi scorgere: casa sogguardata tante volte alla sfuggita, [...] passando, e non senza rossore (A. Manzoni)] ≈ guardare (di) sottecchi, occhieggiare, sbirciare, (lett.) traguardare. ↑ spiare. ...
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giorno /'dʒorno/ s. m. [lat. tardo diurnum (tempus), dall'agg. diurnus "giornaliero", der. di dies "giorno"]. - 1. a. [spazio di 24 ore compreso tra una mezzanotte e l'altra: mese di ventotto g.; l'ultimo [...] [luce che il sole spande quand'è sopra l'orizzonte: avanti g., le strade erano di nuovo sparse di crocchi (A. Manzoni)] ● Espressioni: fig., chiaro come (o più chiaro che) la luce del giorno ≈ evidente, lampante, manifesto, palese. ↔ ambiguo, dubbio ...
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Scrittore italiano (Milano 7 marzo 1785 - ivi 22 maggio 1873). Autore tra i massimi della letteratura, con I promessi sposi realizzò, anche per l'uso di una lingua nazionale, un modello fondamentale per la successiva letteratura, che costituì inoltre l'esito...
Attrice (n. Padova 1745 circa), primeggiò in ogni genere per talento drammatico e intelligenza e fu acclamatissima a Livorno (1766) e a Venezia (1768-74). Si ritirò nel 1774; aveva sposato (1762) il comico G. B. Manzoni.